z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] o dolce, più raram. lene o molle) con le corde vocali in vibrazione (per es. zona). Si tratta in realtà di due suoni composti (seppure sentiti come semplici), risultando la z sorda dall’unione dell’occlusiva alveolare t e della spirante s sorda, la z ...
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ascoltare
v. tr. [lat. volg. *ascŭltare per il class. auscŭltare] (io ascólto, ecc.). – 1. Udire con attenzione, stare a udire; può avere come compl. le parole, le cose che si dicono, oppure la persona [...] parlare; parla poco ma ascolta con attenzione; spesso, porgere attentamente l’orecchio a quanto altri dice, o a un rumore, un suono, e sim.: Attento si fermò com’uom ch’ascolta (Dante); frequente con quest’uso nella forma dell’imperativo: ascolta! ti ...
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rotacizzare
rotaciżżare v. tr. [tratto dal nome della lettera gr. ῥ (rho), ma ricalcato sul gr. ῥωτακίζω «pronunciare male la r» (v. rotacismo)]. – In linguistica, causare il rotacismo, il passaggio [...] al suono r di un altro suono; con la particella pron., subire il rotacismo: la «s» intervocalica, in latino, tende a rotacizzarsi. ◆ Part. pass. rotaciżżato, anche come agg.: suoni rotacizzati; la «l» rotacizzata del ligure. ...
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smorzare
v. tr. [lat. *exmortiare, der. di mŏrtuus «morto» (part. pass. di mŏri «morire»); cfr. ammorzare] (io smòrzo, ecc.). – 1. region. Spegnere: s. il fuoco, le fiamme; s. la luce; s. la calce; fig., [...] estinguere, far passare: s. la sete, l’ira. 2. Attenuare, far diminuire di forza o d’intensità: s. il suono, i suoni; smorzate un po’ il tono della voce!; creare un’intercapedine nelle pareti per s. i rumori esterni; le tendine alle finestre hanno la ...
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strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e [...] guerreschi come trombe e tamburi. Gli strumenti musicali sono in genere classificati secondo il corpo che, entrando in vibrazione, produce il suono, o secondo il modo in cui la vibrazione è prodotta: s. a corda, suddivisi a loro volta in s. ad arco ...
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trisonico
trisònico agg. [comp. di tri- e suono] (pl. m. -ci). – In aeronautica, di aeromobile capace di raggiungere una velocità tripla di quella del suono. ...
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modulare2
modulare2 v. tr. [dal lat. modulari o modulare, der. di modŭlus: v. modulo] (io mòdulo, ecc.). – 1. In musica: a. Far passare la voce o i suoni da una tonalità a un’altra. b. Regolare l’intensità [...] dello strumento, in modo da ottenere effetti gradevoli: m. la voce, il suono. c. ant. Comporre musica, mettere in musica. 2. Nel linguaggio architettonico, non com., proporzionare (la pianta di un edificio, le forme e le dimensioni di determinate ...
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modulazione
modulazióne s. f. [dal lat. modulatio -onis]. – 1. a. In musica, passaggio della voce o del suono da una tonalità a un’altra: può essere stabile o passeggera, secondo che nella nuova tonalità [...] sempre più vicine a quelle della nuova tonalità. b. La regolazione dell’intensità e del timbro nel canto e nel suono di uno strumento: muovere la voce con gradevoli m.; m. agili, dolci, stentate. c. ant. Composizione musicale. 2. In architettura ...
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hamza
‹hàm∫a› s. f. [voce araba, propr. «compressione»]. – Nome dato dagli Arabi a un caratteristico suono, profondamente gutturale, rappresentato con apposita lettera nel loro alfabeto: è propriam. [...] francese di coup de glotte, da cui anche l’ital. colpo di glottide: v. colpo, n. 3 a), ed è interpretata, più che come suono a sé, come attacco o stacco duro di una vocale; non è peraltro esclusiva dell’arabo: in tedesco, per es., è di regola l ...
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vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, [...] di consonante, v. semiconsonante e semivocale; per le consonanti in funzione di v., v. sonante; per la v. indistinta o neutra, o di timbro indistinto o neutro, v. neutro (nel sign. 3 b) e scevà. 2. Il segno grafico che rappresenta un suono vocalico. ...
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La sensazione uditiva e le vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque) che possono produrre tale sensazione. Per estensione, tutte le vibrazioni propagantisi in un mezzo, anche se non udibili per frequenza o...
suono (sono)
Domenico Consoli
Anche se il s. non ha, nel sistema espressivo della poesia dantesca, la posizione privilegiata della luce (v.) e del colore (v.), la sua funzione si rivela in definitiva non meno essenziale, specie per quanto...