doppione
doppióne s. m. [der. di doppio]. – 1. Cosa in tutto uguale a un’altra (per es., una seconda copia di un libro, presso una biblioteca, o di un francobollo, di una figurina, di altro oggetto di [...] ) o di formazione (come incivilire e civilizzare, raccendere e riaccendere), non differiscono fondamentalmente nel significato. D. sintattici, parole in cui la varietà della forma è determinata dalla posizione ch’esse occupano nella frase (per es ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione [...] contemporanee, che vorrebbero o inserire lo studio dei problemi morfologici nel quadro della sintassi e della lessicologia, o, al contr., comprendere nella morfologia anche lo studio dei rapporti sintattici e della semantica delle parole. ...
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obsoleto
obsolèto agg. [dal lat. obsoletus, part. pass. di obsolescĕre «logorarsi, andare in disuso»]. – 1. a. Disusato, antiquato, passato di moda, riferito a vocaboli, locuzioni, costrutti sintattici [...] e sim.: imparare i vocaboli ..., colle debite discriminazioni fra i più usati e i meno usati, fra i moderni e gli o., fra i prosaici e i poetici (Baretti). b. Nel linguaggio tecn., di apparecchi, impianti ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. [...] il numero e il genere; ma per estens. si parla di declinazione anche per indicare il mutamento dei rapporti sintattici realizzato mediante l’accoppiamento di una preposizione e del nome (per cui si qualifica talvolta anche in italiano come ...
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correlazione
correlazióne s. f. [dal lat. mediev. correlatio -onis, comp. di con- e relatio -onis «relazione»]. – Relazione reciproca, intima corrispondenza tra due termini, tra due (o anche tra più) [...] piano è la polarità rispetto ad una conica). 4. In grammatica, il rapporto a distanza che si stabilisce tra elementi sintattici correlativi (v. correlativo); c. dei tempi, espressione con cui è talora tradotta la locuz. lat. dei grammatici consecutio ...
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facile
fàcile agg. [dal lat. facĭlis, der. di facĕre «fare»]. – 1. Che si può fare agevolmente, senza grande abilità o sforzo (fisico o mentale) e in genere senza stento: un lavoro, un mestiere f.; tema, [...] il grilletto, lo schiaffo f.; produttore dall’assegno f., un vigile dalla multa f., bevitori dal bicchiere f., tipi sintattici che hanno avuto la loro maggiore diffusione negli anni ’60 del Novecento (e gli esempî citati provengono in genere dalla ...
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analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio [...] a., v. filosofia e psicologia. 3. In linguistica, si dicono analitiche le lingue che per esprimere rapporti sintattici ricorrono di preferenza a particelle, verbi ausiliarî, ecc., mentre le lingue sintetiche usano esprimere tali rapporti per mezzo ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] ; tracciare la c. morale del Purgatorio dantesco. 3. In grammatica: a. Disposizione dei varî sintagmi, o elementi sintattici, nella proposizione o nel periodo secondo un ordine determinato: c. diretta, quando le parole sono disposte secondo un ordine ...
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nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni [...] e i sign. espressi da nostro e i suoi usi grammaticali e sintattici sono analoghi, eccetto casi particolari, a quelli degli altri agg. possessivi (per i quali v. mio); in contesti in cui noi sia usato al posto di io, con funzione di plurale di maestà ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] troncamento, così come la collocazione dell’aggettivo prima o dopo il nome, non sono fatti puramente morfologici o sintattici, ma influiscono notevolmente sull’efficacia e talora anche sul significato delle singole locuzioni (vi è, per es., sensibile ...
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In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso o introdotta con adattamenti da altra lingua oppure formata con elementi greci o latini (sono...