novenario
novenàrio agg. e s. m. [dal lat. novenarius «che consta di nove» (der. di novenus: v. novena)]. – Composto di nove parti: quasi esclusivam. nella locuz. verso n. (o assol. il n.), verso di [...] ., di nove «posizioni metriche»: v. endecasillabo), corrispondente per il ritmo a un decasillabo privo della prima sillaba, con accenti sulla 2a, 5a e 8a sillaba, usato in tempi recenti soprattutto da G. Pascoli (per es.: «Che vóli di róndini intórno ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] (più propriam., a. d’intensità) ha in italiano una funzione distintiva essenziale. Esso può cadere sull’ultima sillaba (e si hanno allora parole tronche: arrivò, caffè), sulla penultima (parole piane: lìbro, versaménto), sulla terzultima (parole ...
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iniziale
agg. e s. f. [dal lat. tardo initialis, der. di initium «inizio»]. – 1. agg. Che è all’inizio, o che costituisce l’inizio, o con cui s’inizia: la fase i. della partita; le frasi i. del discorso; [...] magnetizzazione di un corpo non precedentemente magnetizzato). 2. agg. e s. f. a. Di una parola, lettera i., sillaba i., la lettera o la sillaba con cui la parola comincia; e precisando: la vocale, la consonante i.; l’h iniziale, in francese, a volte ...
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sistole
sìstole s. f. [dal gr. συστολή «contrazione», der. di συστέλλω «restringere, contrarre»]. – 1. a. Nella metrica classica, il fenomeno per cui si abbrevia una sillaba lunga per natura (contrapp. [...] b. Nella metrica italiana, lo spostamento, per ragioni ritmiche, dell’accento di una parola, normalmente tronca, sulla penultima sillaba (per es., pièta, invece di pietà). 2. In fisiologia, la contrazione del miocardio, sia atriale sia ventricolare ...
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ossitono
ossìtono agg. [dal gr. ὀξύτονος, comp. di ὀξύς «acuto» e τόνος «accento»]. – Nella grammatica greca, di parola che ha l’accento acuto sulla vocale dell’ultima sillaba (anche come s. f., le ossitone, [...] o, non com., come s. m., gli ossitoni). Il termine è usato anche per lingue diverse dal greco, per indicare parole accentate sull’ultima sillaba. ...
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bifronte
bifrónte agg. [dal lat. bifrons -ontis, comp. di bi- «due» e frons «fronte»], letter. – 1. Che ha due fronti, due facce: un’erma b.; di solito come appellativo di Giano, antica divinità romana [...] la stessa o un’altra frase si ha la frase bifronte: è presa la serpe. Se il rovesciamento di una parola o di una frase avviene sillaba per sillaba, si ha il b. sillabico: co-mi-co; ca-ni-co-la = la-co-ni-ca; so-na-to-ri ve-ri = ri-ve-ri-to na-so. ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede [...] a curve, superfici, funzioni, ecc., che siano algebriche ma non razionali. 3. Nella metrica classica, è detta lunga i. la sillaba di quantità lunga che può sostituire una breve in determinate sedi di alcuni versi (come, per es., nel trimetro giambico ...
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protonia
protonìa s. f. [tratto da protonico2]. – In linguistica, posizione protonica, la condizione cioè della sillaba (o della vocale, del dittongo, della consonante) che nella parola viene prima della [...] sillaba accentata: un fenomeno fonetico che avviene soltanto in protonia. ...
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protonico2
protònico2 agg. [comp. di pro-2 e tonico] (pl. m. -ci). – In linguistica (anche pretonico), di fonema, vocale, sillaba che, in una parola, si trova prima della sillaba tonica, che precede [...] cioè (anche non immediatamente) la sede dell’accento tonico ...
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tautosillabico
tautosillàbico agg. [comp. di tauto- e sillaba] (pl. m. -ci). – In linguistica, di fonema (vocale o consonante) che appartiene a una stessa sillaba rispetto a uno o più altri fonemi considerati; [...] si contrappone a eterosillabico ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...