lago
(ant. e poet. laco) s. m. [lat. lacus -us] (pl. -ghi). – 1. Qualsiasi affossamento terrestre naturale di una certa estensione, nel quale le acque permangono: il l. di Garda, il l. Trasimeno; le [...] . di cisterna nel sign. 3: l. cerebellare, l. linfatico. 4. poet. Lago del cuore, la cavità del cuore dove si raccoglie il sangue, ciascuno dei due ventricoli: Allor fu la paura un poco queta Che nel l. del cor m’era durata (Dante). ◆ Dim. laghétto ...
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sputare
v. intr. e tr. [lat. spūtare, der. di spūtum: v. sputo]. – 1. intr. (aus. avere) Espellere con forza dalla bocca un getto di saliva, anche misto a catarro e muco: è proibito s. per terra; s. [...] fuori La zeppola d’acciaio (Pascoli); non com., trasudare: il muro sputa umidità. ◆ Part. pass. sputato, con valore verbale: sangue, veleno sputato; com. anche come agg. nella locuz. fig. essere qualcuno (il padre, il nonno, ecc.) nato (e) sputato ...
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caldo
agg. e s. m. [lat. caldus, forma sincopata pop. per calĭdus, der. di calēre «esser caldo»]. – 1. agg. Che dà la sensazione del calore; più propriam., si dice calda una cosa che abbia temperatura [...] carceri (Manzoni). Di parti del corpo: avere le mani c.; il bimbo ha la fronte c., deve avere la febbre; animali a sangue c., gli omeotermi. 2. fig. a. Riferito a persone, a sentimenti, a espressioni e sim., infiammato di ardore, di passione, pieno ...
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rapprendere
rapprèndere v. tr. [der. di prendere, col pref. ra-] (coniug. come prendere). – 1. Fare assumere a una sostanza liquida una maggiore consistenza e densità, fino a renderla solida o semisolida: [...] rapprendeva (Maurizio Maggiani). Più spesso, come intr. pron., coagularsi, indurirsi: la cera liquefatta si rapprende se viene lasciata raffreddare; il sangue si rapprende facilmente; e con iperbole: orror mi scosse Le membra tutte, e di paura il ...
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rimescolio
rimescolìo s. m. [der. di rimescolare]. – 1. Un rimescolare o rimescolarsi intenso o continuato; soprattutto di persone, anche assol.: sulla piazza c’era un gran r.; mi sentivo sperduto tra [...] da una forte emozione: quelle battute [di musica] gli mettevano nel sangue un r. di gioventù (Quarantotti Gambini); quelle malignità gratuite gli provocavano un r. del sangue che lo faceva arrossire visibilmente (Moravia); sentiva dentro un r. che ...
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siero
sièro s. m. [lat. sĕrum «parte acquosa del latte»]. – 1. La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione. In partic.: a. S. del latte, la parte del latte che residua dopo [...] può essere usato come substrato carbonioso per la produzione di proteine per via fermentativa. b. S. del sangue, la parte non corpuscolata del sangue che si separa da questo dopo la coagulazione: è un liquido di colore variabile dal giallo pallido al ...
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exsanguino-trasfusione
exsànguino-trasfuṡióne s. f. [comp. del lat. ex «fuori», sanguis -ĭnis «sangue» e di trasfusione]. – Pratica medica, detta anche salasso-trasfusione, che mira a sostituire la maggior [...] individuo con quella di diversi donatori mediante un prolungato salasso e contemporanea trasfusione di uguale quantità di sangue, oppure mediante ripetuti salassi alternati ad altrettante trasfusioni (è indicata nell’eritroblastosi del neonato, nelle ...
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goccia
góccia s. f. [der. di gocciare] (pl. -ce). – 1. a. Piccolissima quantità di liquido, di forma tondeggiante, che si distacca dalla massa del liquido stesso o si forma per lenta aggregazione di [...] o in piogge (seminate): gocce d’acqua o lacrime, se di smalto d’argento, gocce di pece, se di smalto nero, gocce di sangue, se di smalto rosso. 2. a. Per iperbole, scarsa, esigua quantità di liquido: versami una g. di vino; aggiungi una g. d’olio ...
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pisciare
v. intr. [prob. voce onomatopeica] (io pìscio, ecc.; aus. avere), pop. – Urinare: p. a letto; mi scappa di p.; vado a p.; pisciarsi addosso; e, talora, seguito da agg. in funzione avverbiale: [...] in frasi volg., riferito a persona: io ci piscio sopra!). Con uso trans., emettere per le vie urinarie: p. sangue, emettere urina mista a sangue (anche in senso fig., con riferimento a lavoro o cosa che è costata fatica, sacrifici e sim.: ha dovuto p ...
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corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai [...] nasce in Falterona, E cento miglia di c. nol sazia (Dante). b. ant. Lo scorrere del sangue nelle arterie e nelle vene: il c. del sangue; anche flusso di sangue, nell’espressione c. mestruale, o con uso assol. al plur., i corsi, le mestruazioni: avere ...
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Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso che, sotto l’impulso dell’attività cardiaca, circola nell’apparato cardiovascolare (cuore, arterie, capillari, vene), distribuendosi in tutti i distretti dell’organismo ed esplicando fondamentali...
sangue
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere meno che nella Vita Nuova, con il significato e in usi estensivi tuttora comuni; due esempi nel Fiore, nessuno nel Detto.
In Pg V 74 Iacopo del Cassero, alludendo alla propria morte, ricorda...