occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella [...] risultante dalla divisione di questo in due parti avvenuta dopo la morte di Teodosio (395) e durata sino alla deposizione di Romolo Augustolo (476); lo scisma d’o., o grande scisma (1378-1417), così detto in contrapp. allo scisma d’oriente (1054) di ...
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redimire
v. tr. [dal lat. redimire, di etimo incerto], letter. – Incoronare, cingere; è usato quasi soltanto il part. pass. redimito e i tempi da esso composti: Di seconda corona redimita Fu per Onorio [...] da l’Etterno Spiro La santa voglia d’esto archimandrita (Dante); redimito di fior purpurei April te vide su ’l colle emergere Dal solco di Romolo ..., o Roma (Carducci); O Verità redimita Di quercia (D’Annunzio). ...
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celere
cèlere agg. e s. m. e f. [dal lat. celer -ĕris -ĕre]. – 1. agg. a. Svelto, rapido, veloce, che si muove con prestezza: una persona, un cavallo, un treno c.; linee c., di navigazione, di autobus [...] . s. m. pl. Nella Roma antica, le truppe formate da 300 uomini a cavallo (istituite, secondo la tradizione, da Romolo). 3. s. f. La Celere, denominazione comune, in Italia, dei «reparti celeri» autotrasportati della polizia (istituiti dopo la seconda ...
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tettare
v. intr. [der. di tetta] (io tétto, ecc.; aus. avere), ant. o region. – Succhiare il latte, poppare. Anticam. anche con uso trans. (per es., Romolo e Remo tettavano la lupa). ...
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fama
s. f. [dal lat. fama, affine al verbo fari «parlare»]. – 1. Notizia, spesso incontrollata, di larga e rapida diffusione: corse la f. di queste cose per la contrada (Boccaccio); è f. (o vuole la [...] f.) che Roma fosse fondata da Romolo e Remo; testimone di f., che ha avuto notizia del fatto, pur non avendovi assistito di persona; conoscere qualcuno di f., o per f.; noto di f., famoso: l’anime che son di f. note (Dante). Nel mondo classico, fu ...
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lupa
s. f. [lat. lŭpa]. – 1. a. La femmina del lupo. L. capitolina, la lupa che, secondo la tradizione, avrebbe allattato Romolo e Remo, assunta a emblema e simbolo della città di Roma, di solito raffigurata [...] nell’atto di allattare i due gemelli. La lupa è anche simbolo della città di Siena, e nome di una delle sue contrade. Durante il regime fascista, figli della l., i bambini della prima e seconda classe ...
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lupercale
agg. e s. m. o f. [dal lat. lupercalis agg., Lupercal -alis s. neutro]. – Relativo a Luperco, antico dio latino, inizialmente identificato con il lupo sacro a Marte, poi considerato come epiteto [...] propiziare la fecondità femminile; la festa si svolgeva davanti a una grotta (detta anch’essa Lupercale), alle pendici nord-occidentali del Palatino, dove, secondo la tradizione, Faustolo avrebbe trovato i gemelli Romolo e Remo allattati da una lupa. ...
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angiporto
angipòrto s. m. [dal lat. angiportus -us, forse comp. di *angus «angusto» (affine ad angustus) e portus «passaggio»]. – 1. Nome col quale i Romani designavano gli stretti vicoli che correvano [...] tra due file di case: Mentr’ella [Lesbia] stancava pe’ neri a. le reni A i nepoti di Romolo (Carducci; è traduz. di Catullo, carme 58,5). 2. a. Passaggio coperto risultante dal collegamento mediante voltoni di due fabbricati vicini. b. Più genericam ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore di Roma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità (Tito Livio, Dionisio d’Alicarnasso,...
Bugaro, Romolo. - Scrittore italiano (n. Padova 1962). Laureato in giurisprudenza e in scienze politiche, avvocato, nel 1993 ha pubblicato la raccolta di racconti Indianapolis. Del 1998 è il romanzo d’esordio La buona e brava gente della nazione,...