riduzioneriduzióne (ant. reduzióne) s. f. [dal lat. reductio -onis «il ricondurre», der. di reducĕre: v. ridurre]. – 1. L’azione, l’operazione di ricondurre, di ricollocare o far tornare al luogo o [...] ; in filosofia, r. all’assurdo (o dimostrazione per assurdo), tipo di argomentazione: v. assurdo, n. 2. 3. un verticillo fiorale; così le specie del genere salvia presentano riduzione dell’androceo, perché hanno solo due stami, mentre quasi tutte ...
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assurdo
agg. e s. m. [dal lat. absurdus, propr. «stonato», der. di surdus «sordo»]. – 1. agg. Che è contrario alla ragione, all’evidenza, al buon senso; che è in sé stesso una contraddizione: un’affermazione, [...] ., in logica matematica, primo e secondo principio della riduzioneall’a., principî secondo i quali un enunciato è falso se implica la propria negazione o, rispettivam., una contraddizione. Teatro dell’assurdo, espressione con la quale si indica la ...
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reductio ad absurdum
〈redùkzio ...〉 locuz. lat. (propr. «riduzioneall’assurdo»), usata in ital. come s. f. – In logica, locuzione (anche reductio ad impossibile) equivalente all’ital. dimostrazione [...] per assurdo (v. assurdo). ...
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apagoge
apagòge (raro apagogìa) s. f. [dal gr. ἀπαγωγή «deduzione», der. di ἀπάγω «dedurre»]. – Nella logica aristotelica: 1. Sinon. di abduzione (nel sign. 2). 2. Metodo di dimostrazione indiretta, [...] che procede accertando, in base alle sue conseguenze, la falsità di una tesi, per poter dedurre la verità della tesi contraddittoria (coincide con la dimostrazione per assurdo e con la riduzioneall’assurdo). ...
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esaustione
eṡaustióne s. f. [dal lat. tardo exhaustio -onis «atto di esaurire», der. di exhaustus, part. pass. di exhaurire «esaurire»]. – Propr., l’esaurire, esaurimento. Più in partic., riduzioneall’assurdo, [...] nella locuz. metodo di e., schema di ragionamento matematico di tipo indiretto, che evita l’uso di procedimenti infinitesimali nelle questioni relative alle aree e ai volumi, basato sulla successiva esclusione di ipotesi che risultano assurde. ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] un’illusione e, per Zenone, un assurdo, come il movimento stesso, essendo l’ tempo e una sua riduzione a «estensione dell’anima tempo): durante il t. del noviziato; nel t. della sua permanenza all’estero. Con agg. possessivo: il mio t., il suo t., il ...
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reduction ad absurdum
Locuz. lat. (propr. «riduzione all’assurdo»). Genere di argomentazione indiretta, usata in logica o in matematica, la quale consiste nel dimostrare una certa proposizione mostrando la contraddittorietà che deriva assumendone...
reductio ad absurdum
reductio ad absurdum 〈redùkzio ad absùrdum〉 [Locuz. lat. "riduzione all'assurdo"] [FAF] Nella logica, locuz. (anche reductio ad impossibile) equivalente all'it. dimostrazione per assurdo.