celestiale
agg. [der. di celeste1]. – 1. Del cielo, del paradiso, che scende dal cielo: ricchezze c.; dono c.; gioie c.; Da poppa stava il celestial nocchiero (Dante), l’angelo che accompagna le anime [...] al purgatorio. 2. Degno del cielo, sovrumano, ineffabile: le c. bellezze di madonna Lisetta (Boccaccio); voce c.; piacere celestiale. 3. estens. Ostentatamente ingenuo e innocente: con quell’aria c. riesce a ingannare tutti. ◆ Avv. celestialménte, ...
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pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. [...] del Palazzo Ducale. 3. Sempre con uso analogico nella locuz. P. di san Patrizio, con duplice sign.: a. Nome (anche purgatorio di san Patrizio) dato dalla tradizione popolare a una caverna di un isolotto del lago Derg (Irlanda nord-occid.) che ...
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penare
v. intr. [der. di pena] (io péno, ecc.; aus. avere). – 1. Soffrire dolore fisico o morale: stasera il malato è peggiorato e pena molto; mi dispiace tanto veder p. così quei poveretti; stare in [...] o chi pena, cioè soffre: Lui medesimo proclamò che tutto quanto si facesse ai poveri, ai fanciulli, ai penanti, ai piangenti, ai torturati, sarebbe fatto a Lui (Papini); in partic., i penanti, le anime penanti, le anime del purgatorio, i penitenti. ...
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regno
régno s. m. [dal lat. regnum, der. di rex regis «re»]. – 1. a. Stato retto a forma monarchica, assoluta o costituzionale, sotto la sovranità di un capo che ha il titolo di re (o di regina), e composto [...] , eterno, il Paradiso, a cui può contrapporsi il r. del male, delle tenebre, di Satana, l’Inferno, e talvolta anche il Purgatorio (E canterò di quel secondo regno Dove l’umano spirito si purga, Dante), onde la locuz. i tre r. dell’oltretomba. Più ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, [...] «il nodo Che ’l Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolce stil novo ...», XXIV, 55-57), di una tendenza poetica diffusa da Bologna in Toscana tra la seconda metà del Duecento e l’inizio del Trecento: ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] esporre, analizzare la c. di un’ode, di un poema; novella di c. difettosa; tracciare la c. morale del Purgatorio dantesco. 3. In grammatica: a. Disposizione dei varî sintagmi, o elementi sintattici, nella proposizione o nel periodo secondo un ordine ...
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deliberare2
deliberare2 (ant. diliberare e anche diliverare, dilivrare, ecc.) v. tr. [dal lat. tardo deliberare, comp. di de- e liberare; le forme con -v- dal fr. ant. delivrer], ant. – Liberare: Da [...] questa instanza può deliberarti Esperïenza (Dante); per la infinita misericordia di Dio io sono diliberato delle pene del purgatorio, e vònne a paradiso (Passavanti); dopo molto torneare, il conte d’Angioe e quello d’Universa fecero diliverare l’ ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione, l. di pena, rispettivam. il paradiso, il purgatorio, l’inferno. b. In geometria, si definisce l. geometrico, o assol. luogo, un insieme di punti del piano o dello spazio che soddisfano a certe ...
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sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] Manzoni). Più genericam., aprire una qualsiasi chiusura: chiedi Umilemente che ’l serrame scioglia (Dante), che apra la porta del Purgatorio. Nel linguaggio marin., sc. le vele (più com. mollare le vele), eseguire la manovra di apertura delle vele al ...
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lussurioso
lussurióso agg. [dal lat. luxuriosus]. – 1. a. Che ha il vizio della lussuria, che è dominato dalla lussuria: uomo l., donna l.; anche sost., un l., una l.; in partic., i l., i peccatori carnali [...] dell’Inferno e del Purgatorio dantesco (collocati rispettivam. nel 2° cerchio e nel 7° girone). b. Pieno di lussuria, caratterizzato da lussuria: sguardi, pensieri l.; vita l., trascorsa nella lussuria, abbandonandosi con intemperanza e viziosamente ...
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Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, non sono ancora perfettamente purificati e devono...
Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' omai al purgatorio giunto) risulta, nel...