importuno
agg. [dal lat. importunus, tratto da opportunus con sostituzione del pref. in-2 a ob-]. – Di persona, che dà noia, che reca molestia, disturbo, soprattutto con la sua insistenza nel chiedere, [...] un i.; ma sa che lei è un bell’importuno! Per estens., delle cose stesse, degli atti che recano molestia: domande, preghiere, profferte i.; un lamento, un chiacchiericcio i.; canti i.; insistenza, ostinazione importuna. Con senso più generico, noioso ...
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gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora [...] , non robusta: è di complessione g.; un ragazzo un po’ gentilino. b. Talvolta, riferito a cose, fine, delicato, di qualità pregiata: sapore g., profumo g.; comincierai con una lima g. a limare il niello (Cellini); detto di pianta, coltivata e di buon ...
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porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma [...] A le gravi tempeste mie diurne (Petrarca); Sento gli avversi Numi, e le secrete Cure che al viver tuo furon tempesta, E prego anch’io nel tuo p. quïete (Foscolo, qui con riferimento alla morte); p. di salvezza, di salute (spec. in senso spirituale ...
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offertorio
offertòrio s. m. [dal lat. tardo, eccles., offertorium, der. di offerre «offrire»]. – 1. Il primo momento della seconda parte della messa (cioè della «liturgia eucaristica»), in cui il sacerdote, [...] con gesti e preghiere rituali, offre a Dio il pane e il vino che, al momento della consacrazione, si trasformeranno nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo. 2. Il canto che, nella messa, accompagna talora la processione dei fedeli che recano all’altare ...
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acemeta
acemèta s. m. [dal gr. ἀκοίμητος «insonne», comp. di ἀ- priv. e tema di κοιμάω «dormire»] (pl. -i). – Nella storia della religione, nome di quegli asceti che ininterrottamente si alternavano [...] nella recita delle preghiere liturgiche; istituiti (sec. 5°) da s. Alessandro l’Acemeta, con sede prima nell’Irenàion (ora Cibukli), poi a Costantinopoli, nel monastero di Stùdion, ebbero una parte importante nelle controversie teologiche dei secoli ...
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insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] , ha spesso il sign. particolare di far conoscere o far apprendere a memoria parole, frasi, brani di prosa o di poesia, preghiere, pezzi musicali e sim.: mio fratello mi ha insegnato qualche parola di francese; la mamma gli insegnava le arie d’opera ...
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fermaglio
fermàglio s. m. [dal provenz. fermalh, che è il lat. *firmacŭlum, der. di firmare «fermare, saldare»]. – Nome generico di oggetti che servono a tenere strette due o più cose staccate. In partic.: [...] i due piatti della coperta di un libro rilegato (usato sin dal medioevo soprattutto per libri liturgici e libriccini di preghiere); fibbia che trattiene una ciocca di capelli. ◆ Dim. fermaglino (anche, pinzetta a molla per capelli), fermagliétto. ...
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insensibile
insensìbile agg. [dal lat. insensibĭlis, comp. di in-2 e sensibĭlis «sensibile»]. – 1. Con sign. passivo, che sfugge alla percezione dei sensi, impercettibile; per lo più in senso estens., [...] e morale, o estetica, che non si lascia smuovere o commuovere, che si mostra impenetrabile a qualche sentimento: essere i. alle preghiere, ai rimproveri, all’amore, alla pietà, alla bellezza, o di fronte all’arte, alla poesia; un uomo i. alle grazie ...
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esorcistico
eṡorcìstico agg. [der. di esorcismo, esorcista] (pl. m. -ci). – Che concerne l’esorcismo, che serve a esorcizzare: rito e.; cerimonie, formule, preghiere esorcistiche. ...
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esorcizzare
eṡorciżżare v. tr. [dal lat. tardo exorcizare, gr. ἐξορκίζω «scongiurare» (in origine la divinità, poi il diavolo), der. di ὅρκος «giuramento»]. – Fare esorcismi; si può riferire sia allo [...] animi ascetici non hanno torto di e. poesia, pittura e ogni sorta di bellezza, tentazioni del diavolo (B. Croce). ◆ Part. pres. eṡorciżżante, anche come agg. e sost.: il sacerdote, il chierico esorcizzante; le preghiere recitate dall’esorcizzante. ...
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PREGHIERE COMUNI, Libro delle (Book of Common Prayer)
Alberto Pincherle
È il libro liturgico ufficiale della Chiesa anglicana, che corrisponde al Messale, al Breviario, al Rituale e al Pontificale cattolici, e deve il nome al fatto che, nell'intenzione...
Preghiere e formule religiose
Maria Monteleone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella religione romana è estrema l’attenzione all’esattezza esecutiva dei riti, in particolare...