rubagalline
s. m. e f. [comp. di ruba(re) e gallina], spreg., invar. – Chi ruba piccole cose, chi compie piccoli furti, per incapacità o paura (sinon. delle espressioni fig. ladro di galline, di polli, [...] v. ladro, n. 1 a): quello è un r., non è stato certo lui a svaligiare la gioielleria ...
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volatile
volàtile agg. e s. m. [dal lat. volatĭlis, der. di volare «volare2»; le accezioni tecniche dell’uso fig. sono esemplate sull’ingl. volatile]. – 1. agg. a. non com. Che vola, atto a volare: cento [...] la selvaggina volante: andare a caccia di volatili; nelle gare di tiro, i piccioni che fanno da bersaglio; in usi scherz., riferito a polli, galline e altri animali da cortile, soprattutto in quanto destinati alla mensa: c’è brodo di volatile, oggi! ...
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pollicoltore
pollicoltóre (o pollicultóre) s. m. (f. -trice) [comp. di pollo e -coltore (o -cultore)]. – Allevatore di polli; chi esercita la pollicoltura. ...
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pollina
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. pollino]. – Lo sterco di polli, concime ricco di azoto e fosforo, particolarmente efficace per la concimazione degli orti. ...
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ladro
s. m. (f. -a) [lat. latro (-onis)]. – 1. a. Chi ruba, chi si appropria indebitamente di beni altrui, violando con astuzia, o col ricorso all’inganno, alla frode, e di solito agendo di nascosto [...] Con determinazioni: l. di strada, brigante, grassatore; l. di campagna, chi si dedica al furto di prodotti campestri; l. di polli, di galline (anche in senso fig. e spreg., ladruncolo che si dedica a piccoli furti, soprattutto notturni, quando è più ...
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pollino1
pollino1 agg. [dal lat. pullinus, der. di pullus «pollo»]. – Di pollo, dei polli; usato solo in poche locuz.: pidocchio p. (v. pidocchio); sterco p. (v. pollina); occhio p., nome pop. di un [...] tipo di callo che si forma tra dito e dito del piede ...
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trabocchetto
trabocchétto s. m. [dal provenz. trabuquet, der. di trabuquer (v. traboccare1), o dal fr. trébuchet, der. di trébucher «traboccare1»]. – 1. a. Nei castelli dell’epoca feudale, opera di difesa [...] del campo che veniva in punta di piedi a vedere se qualcuna di quelle faine, che gli mangiavano di nottetempo i polli, fosse rimasta presa al t. della tagliuola (Collodi); cadere in un t.; preparare, tendere un t.; fare una domanda a trabocchetto ...
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pollivendolo
pollivéndolo s. m. (f. -a) [comp. di pollo e tema di vendere]. – Pollaiolo (spec. chi vende polli, pollame e uova al mercato). ...
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pollopóllo s. m. [lat. pŭllus «animale giovane» in genere]. – 1. a. Nome generico dei gallinacei domestici (lat. scient. Gallus gallus), cioè del gallo e della gallina, derivati dalle specie selvatiche [...] diavola; p. ripieno, farcito; brodo di p.; petto, cosce di p.; un’ala di p.; le rigaglie del p.; risotto con fegatini di pollo. b. Locuzioni: andare a letto con i p. o come i p., coricarsi prestissimo; meno com., alzarsi con i p., alzarsi all’alba ...
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spiumare
v. tr. [der. di piuma, col pref. s- (nel sign. 4)], non com. – Togliere le piume: c’era gente che ... stendeva panni, che spiumava polli, che accudiva bambini (Sebastiano Vassalli); in senso [...] fig., sfruttare qualcuno, carpirgli o fargli spendere molto denaro (cfr. il più com. e pop. spennare): la cantatrice che spiumava con tanto garbo il loro anfitrione (D’Annunzio). Raro come intr. (aus. ...
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POLLI, Giovanni
Alessandro Lustig
Medico, nato a Milano il 1° ottobre del 1812, ivi morto il 14 giugno 1880. Compì gli studî nell'università di Pavia, dove si laureò in medicina e chirurgia nel 1837. Fu professore di chimica in Milano, nella...
POLLI e POLLICOLTURA
Anita Vecchi
. Col nome di polli si sogliono designare i Gallinacei domestici appartenenti alla famiglia dei Fasianidi (Phasianidae) e derivati dalle specie selvatiche del genere Gallus. Ai polli, col termine più generale...