allevamento
allevaménto s. m. [der. di allevare]. – 1. Insieme delle cure con cui si nutrono e si assistono nello sviluppo, nella loro prima età, bambini, animali, piante: norme per l’a. dei bambini; [...] di genetica agraria). 2. L’insieme di animali che si allevano, e anche l’impianto a ciò destinato: avere un a. di polli, di conigli; un a. di cincillà, di volpi argentate. Nell’ippica, il complesso dei soggetti equini prodotti in un determinato paese ...
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pollaio
pollàio s. m. [der. di pollo]. – 1. Luogo cintato e coperto, piccolo fabbricato rurale, o parte di un fabbricato, dove si allevano polli, galline ed eventualmente altri volatili di cortile, o [...] bastone da p., per antifrasi, essere molto sporco; saccheggiare, fare strage del p., mangiare molti polli; essere, andare a p., andare a dormire, con riferimento a polli, uccelli e, in senso fig., anche a uomini: vedi che vien gente da tutte le parti ...
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andaluso
andaluṡo agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Andalusìa, regione della Spagna merid.: i marmi a.; danze a.; come sost., abitante o nativo dell’Andalusia. Razza a., polli a., razza di polli a mantello [...] generalm. grigio reticolato di nero (tale colorazione non è stabile e si dissocia mendelianamente, poiché tutti i polli andalusi sono ibridi fra una razza bianca e una nera). ...
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leucemia
leucemìa s. f. [comp. di leuco- e -emia, adattam. del ted. Leukämie, coniato dal patologo ted. R. Virchow nel 1845]. – Malattia acuta, subacuta o cronica, di natura neoplastica, a carattere [...] ; ecc. Affezioni simili, provocate da virus, si manifestano anche negli animali, per es. nei polli e in altri gallinacei (l. infettiva dei polli); ha esito letale (anche perché induce immunodepressione) la l. dei felini, provocata da un retrovirus ...
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tripudio
tripùdio s. m. [dal lat. tripudium, comp. di tri- «tre» e pes pedis «piede»]. – 1. Presso gli antichi Romani, danza sacerdotale ritmica, che veniva forse eseguita battendo tre volte il piede [...] l’incanto delle speranze (Jovine). 3. Nell’antica divinazione dei Romani, l’auspicio tratto dal modo di mangiare dei polli: era ritenuto ottimo auspicio se i polli si affrettavano al cibo e ne lasciavano cadere per terra, dal becco, alcune briciole. ...
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alsaziano
agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Alsazia, regione compresa tra i Vosgi e il Reno, nella Francia di nord-est: la pianura a., la popolazione a.; abitante o nativo dell’Alsazia. Polli a., razza di [...] polli dell’Alsazia e della Renania; lupo a., o lupo d’Alsazia, o anche, sostantivato, un alsaziano, altro nome del cane da pastore tedesco. ...
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spollaiarsi
v. rifl. [der. di appollaiarsi, con sostituzione di prefisso] (io mi spollàio, ecc.) non com. – 1. a. Con riferimento a polli e altri volatili, smettere di stare appollaiato. b. In senso [...] tutto il pomeriggio; talvolta anche con uso trans.: proviamo a spollaiarlo da casa, a farlo uscire. 2. a. Con riferimento a polli, scuotere, ravviare le penne, spec. uscendo dal pollaio. b. In usi fig., fam. e scherz., darsi da fare per mettersi in ...
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difterite
s. f. [dal fr. dipht(h)érite, der. del gr. διϕϑέρα «membrana», col suff. -ite]. – 1. Malattia infettiva acuta, epidemica, contagiosa (un tempo mortale, oggi di facile guarigione), determinata [...] stato tossico, ecc., e colpisce di preferenza i bambini. 2. In veterinaria, d. aviaria (o d. dei polli), malattia infettiva dei polli, dovuta a un virus che attacca prevalentemente le mucose della cavità orale e delle prime vie respiratorie, causando ...
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amburghese
amburghése agg. e s. m. e f. – Della città di Amburgo, il principale porto della Germania, sulla riva destra dell’Elba, o del Land di Amburgo; abitante o nativo di Amburgo: gli a.; le amburghesi. [...] a., varietà domestica di gallinacei (Gallus gallus), selezionati in origine in Germania, nella regione amburghese: sono polli di piccola statura, caratterizzati da una cresta a doppia coppa, noti in gastronomia con il nome di galletti amburghesi ...
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raspare
v. tr. e intr. [dal germ. *raspōn]. – 1. tr. a. Lavorare un oggetto con la raspa, per sgrossarlo, pulimentarlo o levigarlo, liberarlo da materiali superflui o incrostazioni: r. le gambe di un [...] (T. Tasso); il cane sta raspando alla porta, aprigli; Senti raspar tra le macerie e i bronchi La derelitta cagna (Foscolo); i polli raspavano nell’orto in cerca di cibo; quel poveraccio stava raspando con le mani nel mucchio di rifiuti, in cerca di ...
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POLLI, Giovanni
Alessandro Lustig
Medico, nato a Milano il 1° ottobre del 1812, ivi morto il 14 giugno 1880. Compì gli studî nell'università di Pavia, dove si laureò in medicina e chirurgia nel 1837. Fu professore di chimica in Milano, nella...
POLLI e POLLICOLTURA
Anita Vecchi
. Col nome di polli si sogliono designare i Gallinacei domestici appartenenti alla famiglia dei Fasianidi (Phasianidae) e derivati dalle specie selvatiche del genere Gallus. Ai polli, col termine più generale...