oscurare [dal lat. obscurare, der. di obscurus "oscuro"]. - ■ v. tr. 1. [rendere oscuro o meno luminoso qualcosa: dense nuvole oscuravano il sole] ≈ abbuiare, offuscare, scurire. ↑ ottenebrare. ↓ adombrare, [...] o delle facoltà mentali, perdere efficienza o lucidità: improvvisamente la vista si oscurò; sentiva i suoi pensieri confondersi e o.] ≈ annebbiarsi, appannarsi, (lett.) obnubilarsi, offuscarsi, [della vista] velarsi. ↑ ottenebrarsi. ↔ [delle facoltà ...
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svagare [lat. ✻exvagare "andare vagando"] (io svago, tu svaghi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [allontanare da pensieri, preoccupazioni e ansie: il cinema mi svaga] ≈ distrarre, divagare, divertire, (non com.) ninnolare, [...] ricreare, (non com.) svariare. ↔ annoiare, tediare. 2. [far perdere la concentrazione: non mi s. mentre lavoro] ≈ deconcentrare, distogliere, distrarre, sconcentrare. ■ svagarsi v. rifl. 1. [prendersi ...
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Fabio Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola dall’area semantica molto estesa, è quello temporale di «stadio terminale di un evento o momento preciso [...] o quantomeno la fine così come la si poteva dedurre dallo svolgimento di una situazione, ed è spesso riferito a discorsi, pensieri e sim.: tentiamo di stringere l’argomento per venire alla conclusione (C. Goldoni). Con cessazione si indica per lo più ...
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ingombro¹ /in'gombro/ agg. [part. pass. di ingombrare, senza suff.]. - 1. [di spazio, occupato da una quantità di cose che costituiscono impedimento, con la prep. di: un corridoio i. di scatole] ≈ impedito [...] (di), sovraccarico (di), zeppo (di). ↔ libero (di), sgombro (di). 2. (fig.) [di mente, animo e sim., occupati da pensieri, nozioni e sim. che costituiscono ostacolo, con la prep. di: una testa i. di pregiudizi] ≈ oberato, occupato, pieno. ‖ gravato ...
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instabile /in'stabile/ agg. [dal lat. instabĭlis, der. di stabĭlis "stabile", col pref. in- "in-²"]. - 1. [che è soggetto a variare: situazione i.; tempo i.] ≈ altalenante, incerto, mutabile, mutevole, [...] ↔ costante, duraturo, durevole, stabile, stazionario. ↑ immutabile, inalterabile, invariabile. 2. [di persona, che muta facilmente pensieri, affetti, comportamenti: essere i. di carattere, di umore; essere i. nei propositi] ≈ capriccioso, incostante ...
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rodere /'rodere/ [lat. rodĕre] (io ródo, ecc.; pass. rem. rósi, rodésti, ecc.; part. pass. róso). - ■ v. tr. 1. a. [staccare con i denti minuti frammenti da un corpo solido: r. un tozzo di pane secco; [...] ruggine rode il metallo] ≈ corrodere, erodere, intaccare, (fam.) mangiare, (non com.) smangiare. 2. (fig.) [di sentimento, pensiero e sim., produrre un tormento interiore e continuo: lo rode il rimorso, l'invidia] ≈ affliggere, angustiare, consumare ...
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interpretare v. tr. [dal lat. interpretari] (io intèrpreto, ecc.). - 1. a. [raggiungere la comprensione di qualcosa che è oscuro o dà luogo a dubbi: i. un testo, un'iscrizione, la legge] ≈ capire, chiarire, [...] , illustrare, leggere. 2. a. [attribuire un significato a determinati atti o fatti, dedurre da indizi o da parole i pensieri e le intenzioni di una persona: non saprei come i. il suo gesto] ≈ giudicare, intendere, leggere, spiegare, stimare, valutare ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...