risibile
risìbile agg. [dal lat. tardo risibĭlis, der. di ridēre «ridere», part. pass. risus]. – 1. ant. Atto, disposto al riso: le quali cose [il ridere e il parlare] paiono essere proprie de l’uomo, [...] : risibil gobba (Parini); impotente e sprezzabile e risibil nemico (Alfieri); ma per lo più di discorsi, pensieri, azioni, ecc.: parole, minacce, proposte, credenze r.; scuse, giustificazioni r.; contegno, comportamento risibile. ◆ Avv. risibilménte ...
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confessabile
confessàbile agg. [der. di confessare]. – Che può o deve essere confessato; più frequente con la negazione: pensieri, desiderî non c., che si ha riguardo o vergogna di confessare, nel senso [...] di esternare, dichiarare, far conoscere (cfr. il più com. inconfessabile) ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] dar l. alla riflessione, alla ragione; diamo l. a più nobili argomenti; esser seguito o sostituito da: i pensieri si affacciavano angosciosi alla sua mente dileguandosi poi per dar l. ad altri più confusi; talora, semplicem., dileguarsi, scomparire ...
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immedicabile
immedicàbile agg. [dal lat. immedicabĭlis], letter. – Che non si può medicare, quindi incurabile, insanabile: piaghe i.; male, ferita i. (anche fig., in senso morale); o che non ha sollievo: [...] dolori i.; Tu piaga immedicabile Gemi ne’ miei pensieri (Tommaseo). ...
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immensita
immensità s. f. [dal lat. immensĭtas -atis]. – 1. a. L’essere immenso; estensione smisurata, infinita grandezza: l’i. dello spazio, del creato; l’i. del suo genio; l’i. della misericordia divina. [...] b. Spazio immenso: contemplare l’i. del cielo; così tra questa Immensità s’annega il pensier mio (Leopardi). 2. Per iperbole, grandissima quantità (si dice di solito di cose che, oltre ad essere numerose, siano anche per sé stesse grandi, oppure non ...
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mistero
mistèro (ant. o poet. mistèrio) s. m. [dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (v. miste); nel medioevo mysterium ha assunto anche il sign. di «servizio, ufficio, cerimonia» per confusione [...] ., di un senso arcano, riposto; anche, di persona che, per il suo carattere o comportamento, o perché nasconde i suoi pensieri e le sue intenzioni, costituisce per gli altri un enigma, suscitando quindi interesse e curiosità: quella donna è un m. per ...
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immergere
immèrgere v. tr. [dal lat. immergĕre, comp. di in-1 e mergĕre «tuffare»] (io immèrgo, tu immèrgi, ecc.; pass. rem. immèrsi, immergésti, ecc.; part. pass. immèrso). – 1. a. Mettere un corpo [...] come agg.: scafo immerso nell’acqua; paese immerso nelle tenebre, nel silenzio; persona immersa nel sonno, nei proprî pensieri; giocatore immerso nei debiti fino ai capelli; sentivo però, con la voce misericordiosa della vita, che qualcosa, qualcosa ...
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delittuoso
delittüóso agg. [der. di delitto]. – Che costituisce delitto, che ha carattere di delitto (nel sign. giuridico del termine e più spesso in quello comune): fatti d.; in qualche caso, che tende [...] al delitto: pensieri, propositi d. (anche in senso iperbolico o ironico). ◆ Avv. delittuosaménte, in modo delittuoso: agire delittuosamente. ...
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confidare
v. intr. e tr. [rifacimento del lat. confidĕre secondo fidare e sim.]. – 1. intr. (aus. avere) Avere piena fiducia: c. in Dio, nella propria stella, nelle proprie capacità, nel tempo, nella [...] , di cui egli molto si confidava (Boccaccio). b. Seguito dalle prep. con o a, manifestare a qualcuno i proprî pensieri segreti, aprirgli il proprio cuore: si confidò col fratello; avrebbe voluto confidarsi al padre. 3. tr. a. Palesare, rivelare ...
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canto2
canto2 s. m. [lat. volg. cantus «cerchione; lato, angolo», voce di origine mediterranea come il gr. κανϑός (da cui il lat. canthus) «angolo palpebrale» (cfr. sign. 3)]. – 1. Angolo formato da [...] quasi sempre unito, v. accanto), presso, vicino, a fianco; da canto, da parte, anche fig.: mettere, lasciare da c. (i pensieri, le preoccupazioni, il ritegno, ecc.); La vergogna alla fin messe da c. (Berni); con altro sign., metter da c., mettere in ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...