messetta1
messétta1 s. f. [forma femm. di messetta2], ant. – Mediatrice, ruffiana: datosi a sentire e vedere in che modo potrà il suo pensieri mettere in efetto, per una m. mandò dicendo il suo volere [...] (Sercambi) ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] e sim.: ho l’i. che non otterremo nulla; mi dà l’i. che stavolta va a finire male! c. L’attività del pensiero, e soprattutto il prodotto di tale attività, sinon. quindi di concetto in genere: l’associazione (v.), la concatenazione delle i.; seguire l ...
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divagare
v. intr. e tr. [dal lat. divagari, comp. di di(s)-1 e vagari «andar vagando»] (io divago, tu divaghi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Allontanarsi dalla via dritta vagando senza meta fissa; per [...] anche il part. pres. divagante, nell’espressione meandri divaganti: v. meandro). 2. tr. Distrarre la mente da un pensiero: basta un nonnulla per divagarlo; cercate un po’ di divagarlo; più com. al rifl., staccarsi dalle occupazioni consuete, fisiche ...
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riempire
(non com. rïémpiere, ant. o poet. rémpiere) v. tr. [comp. di ri- e empire (o empiere)] (io rïémpio, ecc.; coniug. come empire). – 1. Far pieno; è in genere lo stesso che empire, ma è più com. [...] di cibo; era così alto e grosso che riempiva con la sua persona il vano della porta. Spesso fig., di sentimenti e pensieri che occupino tutto l’animo: i progressi del figlio lo riempiono di orgoglio; il saperlo sano e salvo mi riempie di consolazione ...
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fresco1
frésco1 agg. e s. m. [dal germ. frisk] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Di clima, aria, acqua, ecc., che, per la temperatura alquanto bassa, danno al corpo la sensazione di un freddo moderato e per [...] , indica vivacità, naturalezza, spontaneità: linguaggio f.; stile agile e f.; immagini f.; F. come i bicchieri Furono i suoi pensieri. Per lei torni in onore La rima in cuore e amore (Giorgio Caproni). g. Recente: notizie f.; ricordo, lutto, dolore ...
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manifestabile
manifestàbile agg. [der. di manifestare]. – Che può essere manifestato: pensieri, sentimenti difficilmente m. senza vergogna. ...
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girare1
girare1 v. tr. e intr. [dal lat. tardo gyrare, der. di gyrus «giro»]. – 1. tr. a. Muovere in giro, far ruotare: g. la chiave nella toppa; g. una manovella; g. il compasso; Par di lungi un molin [...] Modi fig.: g. col discorso intorno a un argomento; gira e rigira, casca sempre lì; g. nella mente, per il capo, di pensieri che si affaccino con insistenza; o a proposito di idee strane, di capricci bizzarri: o che ti gira per la testa ora? c. estens ...
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ralluminare
v. tr. [der. del lat. lumen -mĭnis «lume», col pref. ra-] (io rallùmino, ecc.), ant. o letter. – Illuminare, rischiarare; anche fig.: Da poi che Iddio ralluminato t’ha (Pulci);... strani [...] e vividi bagliori ... gli ralluminavano d’un tratto, e senza connessione col resto dei suoi pensieri, luoghi e persone, brani di paesaggio e frammenti di conversazione (Saba). ...
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mesto
mèsto agg. [dal lat. maestus, propr. part. pass. di maerēre «essere afflitto»]. – 1. a. Che prova e rivela mestizia, in un determinato momento, o come sentimento abituale: che cos’hai che ti vedo [...] o effetto di uno stato d’animo mesto: volto, sguardo, atteggiamento m.; gli rivolse un’occhiata m., un m. sorriso; m. pensieri, m. accenti; una m. cantilena; con m. e flebil voce (Ariosto); un m. addio; gioia m., temperata da mestizia; Né da ...
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soliloquio
solilòquio s. m. [dal lat. tardo soliloquium, comp. di solus «solo» e -loquium der. di loqui «parlare»; propr. «il parlare a sé, tra sé stesso»]. – L’atto di parlare tra sé, di esprimere a [...] voce più o meno alta i proprî pensieri pur sapendo che non vi è nessun interlocutore o ascoltatore: fare un s., dei s.; abbandonarsi a lunghi s.; stava sempre sulla branda steso ai suoi soliloqui (Pavese). ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...