ricordo
ricòrdo s. m. [der. di ricordare]. – È in genere sinon. di memoria, ma con accezioni più limitate (solo memoria, infatti, indica la funzione psichica, la facoltà, la capacità di ricordare). Quindi: [...] rimasta incompiuta e pubblicata postuma (1867), Ricordi di gioventù di G. Visconti Venosta (1904); oppure di raccolte di pensieri, massime, norme di vita morale e pratica: Ricordi politici e civili di F. Guicciardini. ◆ Dim. ricordino, sempre in ...
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vigilare
v. intr. e tr. [dal lat. vigilare, der. di vigil -ĭlis «vigile»] (io vìgilo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. letter. Vegliare, stare sveglio: vigilate Così sempre, o miei figli, e non si lasci [...] esca senza il lasciapassare; dovrà v. personalmente al buon andamento dell’affare. Nel rifl., raro, controllare attentamente i proprî pensieri, sentimenti, atti: egli se ne accorgeva e ne provava terrore: ma in fondo si vigilava; sentiva la sua ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] extraconiugali, o sim.); Era già l’ora che volge il desio Ai navicanti e ’ntenerisce il core (Dante). b. L’intimità stessa del pensiero e del sentimento: aprire il c.; parlare col c., col c. in mano, sinceramente; fare una cosa col c., con tutto il c ...
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pensatoio
pensatóio s. m. [der. di pensare]. – Termine con cui si traduce usualmente il greco ϕροντιστήριον (v. frontisterio), con cui Aristofane nelle Nuvole indica scherz. la casa dove Socrate filosofeggia [...] del musicista, le montagne di rulli che ingombravano il suo p. (Montale). In passato indicò anche, talvolta, l’attività del pensiero, da cui le frasi entrare nel p., cominciare ad avere serie preoccupazioni, e mettere qualcuno nel p., procurargli dei ...
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pensierosita
pensierosità s. f. [der. di pensieroso]. – L’essere pensieroso, atteggiamento pensieroso, tendenza a chiudersi tacitamente nei proprî pensieri: la sua p. mi preoccupa. ...
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tradire
v. tr. [lat. tradĕre «consegnare», attraverso il sign. di «consegnare ai nemici», «consegnare con tradimento»; cfr. soprattutto l’uso assoluto del verbo tradĕre nel passo del Vangelo di Luca [...] di sé, della propria reputazione; t. la verità, occultarla o falsarla; t. un autore, un testo, interpretarlo o tradurlo in modo da falsarne il pensiero. Con sogg. di cosa: se la memoria non mi tradisce, se non mi inganna; la parola ha tradito il suo ...
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pensierosopensieróso agg. [der. di pensiero]. – Assorto silenziosamente in pensieri, per lo più serî e preoccupanti: essere, starsene, divenire, farsi p.; come mai sei così p.?; stava zitto e p. in [...] , alla meditazione, al raccoglimento interiore: il portamento [del cardinal Federigo] era naturalmente composto, ... la fronte serena e p. (Manzoni). ◆ Avv. pensierosaménte, con atteggiamento pensieroso: fissava pensierosamente lo sguardo nel vuoto. ...
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distrarre
(ant. distràere) v. tr. [dal lat. distrahĕre, propr. «tirare in varie direzioni, tirare qua e là», comp. di dis-1 e trahĕre «trarre»] (coniug. come trarre). – 1. Propr. (ma raro), tirare in [...] dallo studio, dai proprî doveri; usato assol.: come posso scrivere se mi distrai continuamente con le tue chiacchiere?; anche da pensieri dolorosi o sgradevoli: l’ho veduto assai triste e ho cercato di distrarlo; è ancora ossessionato da quell’idea e ...
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profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario [...] loro. b. Che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi: storia p.; poesia p.; musica p.; discutere di argomenti p.; pensieri profani. 2. estens. a. Che è indegno di toccare, sentire o vedere persone o cose sacre: mani, occhi, orecchie p ...
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mondezza
mondézza (roman. monnézza) s. f. [lat. mundĭtia, der. di mundus «mondo, pulito»]. – 1. L’essere mondo, nettezza; per lo più col senso fig. di purezza: m. di pensieri, m. di parole, m. di opere [...] (Segneri). 2. roman. Spazzatura, immondizia (sign. svoltosi dal precedente, inteso come «ciò che si porta via spazzando, facendo pulizia») ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...