rivolgere
rivòlgere v. tr. [lat. revolvĕre, comp. di re- e volvĕre «volgere»] (coniug. come volgere). – 1. a. Volgere di nuovo: sentendosi chiamare di nuovo, rivolse gli occhi verso di lui. b. Volgere [...] e dubitosamente: varie cose fra sé rivolgendo intorno a questo fatto (Boccaccio); r. nella mente, nell’animo, nel cuore un pensiero, un’idea, un piano. Nell’intr. pron., soprattutto dei corpi celesti, girare nel cielo: il sole si rivolge con tutti ...
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tumultuare
tumultüare v. intr. [dal lat. tumultuare e tumultuari, der. di tumultus «tumulto»] (io tumùltuo, ecc.; aus. avere). – 1. Fare un tumulto, essere in tumulto, manifestare in modo clamoroso e [...] la folla, la platea cominciò a tumultuare. 2. fig. Affollarsi, sovrapporsi e scontrarsi in modo concitato e confuso, riferito a pensieri, sentimenti e stati d’animo: nella sua mente sconvolta tumultuavano le idee più disparate; non riusciva a dare un ...
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turbare
v. tr. [dal lat. turbare, der. di turba, v. turba1]. – 1. a. Agitare intorbidando o comunque alterando lo stato di ciò che è limpido, chiaro, tranquillo, sereno: Quale o trota o scaglion va giù [...] o comunque disturbare il regolare svolgimento di qualche cosa: t. una cerimonia, una funzione; t. una festa, uno spettacolo; nuovi pensieri sono venuti a t. i miei sonni. Sovvertire, alterare uno stato normale e tranquillo: t. la pace, l’ordine, la ...
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peccaminoso
peccaminóso agg. [der. del lat. tardo peccamen -mĭnis «peccato», der. di peccare «peccare»]. – Pieno di colpe, di peccati, o che costituisce colpa, peccato, soprattutto sotto l’aspetto morale [...] relazione p. (espressione oggi di raro uso), adulterina, o comunque extraconiugale; si rivoltava contro quei pensieri che lo assalivano, simili ai pensieri p. che un tempo lo avevano inquietato nel collegio dei preti proprio durante i suoi rapimenti ...
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allegro
allégro agg. [lat. *alĕcer àlĕcris (poi *alècris), dal lat. class. alăcer -cris: v. alacre]. – 1. a. Di persona, che prova allegrezza, e più com. che sente e dimostra allegria: che cos’è che [...] equivoca). b. Che dà piacere, soddisfazione: Non ne potrebbe aver vendetta a. (Dante). Per litote, pensieri poco a., tristi, neri; seco rivolgendo diversi pensieri, li quali non è possibile che sempre sieno allegri (Boccaccio). 3. In musica, come agg ...
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disordinato
diṡordinato agg. [in qualche sign. è part. pass. di disordinare, in altri è der. di disordine, o comp. di dis-1 e ordinato]. – 1. Che non è in ordine, che è collocato o si muove senz’ordine: [...] è un impiegato assai d.; anche come sost.: sei un gran disordinato. In senso intellettuale e morale, che non ha ordine nei pensieri, negli atti, nella volontà: che uomo disordinato! c. Sregolato, senza modo e misura: essere d. nel bere, nel mangiare ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] allo stato l., brado. Di cosa, lasciar l., non frenare, sprigionare: lasciare l. un gas; fig., lasciare l. corso ai proprî pensieri, alla fantasia, alla parola, alle passioni. 2. a. Che è padrone dei proprî atti e sentimenti, che ha piena facoltà di ...
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esternare
v. tr. [der. di esterno] (io estèrno, ecc.). – Manifestare, esprimere: e. i proprî sentimenti, i proprî pensieri; e. un desiderio, una volontà, la propria riconoscenza. Nel rifl. e intr. pron., [...] manifestarsi, esprimersi: pensieri che non riescono a esternarsi; meno com., confidarsi, aprirsi: non si esterna mai con nessuno. ...
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pensoso
pensóso agg. [der. di pensare]. – 1. Assorto in pensieri, immerso in qualche riflessione: se ne stava tutto p. in un angolo; s’incamminò con aria p. verso casa; Solo e p. i più deserti campi [...] O Dea! tu pur mi lasci alle pensose Membranze (Foscolo). 2. Seguito da complemento o da prop. subordinata, che ha il pensiero rivolto a qualche cosa: Deh peregrini che pensosi andate, Forse di cosa che non v’è presente (Dante); lungamente Mi sedetti ...
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cagionare
v. tr. [der. di cagione] (io cagióno, ecc.), tosc. o letter. – 1. Essere cagione di, produrre, provocare, procurare; si dice comunem. di cose non piacevoli: c. danno; c. dispiacere; c. la morte; [...] rifiuto mi ha cagionato profonda amarezza; riguardando ne la luce etterna, Li tuoi pensieri onde cagioni apprendo (Dante), apprendo da dove tu trai causa ai tuoi pensieri. 2. ant. Accusare, incolpare: io ne sarei cagionata, e sarei uccisa (Cavalca ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...