vagante
agg. [part. pres. di vagare]. – Che vaga, che erra, che va qua e là: cani v.; mucche v., scritta che si legge spesso su cartelli stradali posti in strade di campagna per avvertimento agli automobilisti; [...] n. 3 b); pallottole v., dirette su un altro bersaglio, e deviate o disperse, o senza un preciso bersaglio; ombre v.; pensieri v. sulle ali della fantasia; sguardo v., che scorre sopra gli oggetti senza soffermarsi su nessuno di essi, come quando si è ...
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consegnare
v. tr. [dal lat. consignare «sottoscrivere, contrassegnare, assegnare», der. di signum «segno, contrassegno», col pref. con-] (io conségno, ecc.; v. segnare). – 1. a. Dare una persona o una [...] : c. i proprî beni a un amministratore; la chiave la consegno a te; ti consegno questi documenti; letter., fig., c. i pensieri, le proprie intenzioni alla carta, mettere in iscritto; c. alla memoria, all’immortalità, tramandare ai posteri. b. Dare in ...
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tiranno
s. m. [dal lat. tyrannus, gr. τύραννος]. – 1. a. Chi governa in modo dispotico e crudele, accentrando in sé tutti i poteri statuali e politici, e spesso anche militari, legislativi e giudiziarî. [...] il core (T. Tasso); quella paura di dar sospetto, cresciuta allora oltremodo, e fatta tiranna di tutti i suoi pensieri, l’aveva tenuto sempre inchiodato sulla panca (Manzoni). 2. Nelle compagnie drammatiche del passato, ruolo che comprendeva le parti ...
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ingombrare
(ant. ingomberare) v. tr. [der. di un celtico *combŏros; cfr. fr. encombrer] (io ingómbro, ecc.). – 1. a. Riempire, occupare un luogo o uno spazio, costituendo un impedimento al passaggio, [...] ; L’anima tua è da viltade offesa; La qual molte fiate l’omo ingombra (Dante); obblivïone ingombra I tuoi pensieri, e gli avviluppa il sonno (Leopardi). Con accezione più partic., poet., interporsi creando ostacolo al passaggio di qualche cosa ...
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leggieri
leggièri (o leggèri) agg. – Variante ant. di leggiero o leggero: se fia cosa leggeri, seguiterà in parte il suo corso (Leonardo); sono divenuto più mobile e leggieri di quello ch’io soleva essere [...] uso nella locuz. avverbiale, letter. o dial., di leggieri «facilmente, agevolmente»: Natura umana, ... Come i più degni tuoi moti e pensieri Son così di leggeri Da sì basse cagioni e desti e spenti (Leopardi); in antichi testi la locuzione si trova ...
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riverente
riverènte (meno com. reverènte) agg. [dal lat. revĕrens -entis, part. pres. di revereri (v. riverire)]. – Che sente o mostra riverenza: discepolo r. al maestro; il discorso del pontefice fu [...] commosso. Anche di sentimenti, atteggiamenti, espressioni e manifestazioni: affetto, ammirazione, gratitudine, ossequio r.; un atto di r. omaggio; pensieri, parole r.; la cerimonia si svolse in mezzo a un r. silenzio; per farle onore Mossi con fronte ...
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biascicatore
biascicatóre (e biasciatóre) s. m. (f. -trice) [der. di biasci(c)are], non com. – Chi ha l’abitudine di biascicare, biascicone: questi adunque tutti, ingluviatori, ingurgitatori, ... biasciatori [...] ... sono vòti di pensieri laudevoli (Boccaccio). ...
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accavallare
v. tr. [der. di cavallo]. – 1. ant. Mettere, porre a cavallo. 2. estens. Mettere una cosa sopra un’altra, sovrapporre: a. le gambe; a. una maglia, un filo, nella tessitura o nel far la calza, [...] catene delle ancore si sono accavallate, si sono imbrogliate a vicenda per il movimento della nave ancorata; fig.: i pensieri mi si accavallano nella testa; è tutto un accavallarsi di problemi, di difficoltà. 4. Come termine venatorio, avvicinare la ...
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nubiloso
nubilóso agg. [dal lat. nubilosus, der. di nubĭlus (v. nubilo)], letter. – Nuvoloso, pieno di nubi, coperto di nubi: un cielo n.; una notte n.; Là sotto i giorni n. e brevi (Petrarca). In usi [...] fig., dubbioso, incerto, o annebbiato, poco chiaro: concetti, pensieri n. (cfr. il più com. nebuloso); poet., turbato, rattristato: Con viso n. e ciglio basso (Ariosto); Serenò allora i n. rai [= occhi] Armida (T. Tasso). ...
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meditabondo
meditabóndo agg. [dal lat. meditabundus]. – Che sta in atto di meditare o che ha l’aspetto, l’atteggiamento di chi medita: lo trovai m.; faccia, fronte m.; spesso scherz., di persona raccolta [...] nei suoi pensieri: come mai sei così m. oggi? Più raro, di chi sia per abitudine portato alla meditazione o, in genere, a estraniarsi dalla realtà contingente: un giovane meditabondo. ...
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inferenza
Ricavare pensieri o enunciati da altri pensieri ed enunciati, partendo da premesse e arrivando a una conclusione. Un’i. può essere deduttiva o induttiva: si ha una deduzione quando le premesse posseggono un grado di universalità...
gelosia
Insieme di emozioni, pensieri e comportamenti finalizzati, derivanti dal timore, reale o immaginario, di perdere l’amore e le attenzioni della persona amata. Nel suo scritto Alcuni meccanismi nevrotici nella gelosia, paranoia e omosessualità...