martire
màrtire s. m. e f. [dal lat. tardo (eccles.) martyr -y̆ris; gr. μάρτυς -υρος, propr. «testimone»]. – 1. Nel cristianesimo primitivo, parola che designò in un primo tempo gli apostoli, cioè i [...] Tudor, nella seconda metà del Cinquecento. 2. Per estens., nell’uso mod., chi si sacrifica volontariamente, con piena coscienza delle pene o dei pericoli cui va incontro, per un motivo religioso, un alto ideale, una generosa causa e sim.: i martiri ...
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martirio
martìrio (ant. o poet. martìre, martìro) s. m. [dal lat. tardo martyrium, gr. μαρτύριον, propr. «testimonianza»; v. màrtire]. – 1. In senso stretto, la morte violenta o le sofferenze subìte [...] anime dell’inferno o del purgatorio: Francesca, i tuoi martìri A lagrimar mi fanno tristo e pio (Dante); o con riferimento alle pene d’amore: quel giorno Che fu principio a sì lunghi martìri (Petrarca). Nell’uso com. ha spesso valore iperb. o scherz ...
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nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene [...] ; rari l’accr. fam. nobilóne, e il pegg. nobilàccio. ◆ Avv. nobilménte, con nobiltà d’animo, dando prova di generosità e di sentimenti elevati: agire, comportarsi, perdonare nobilmente; una vita nobilmente spesa per alleviare le pene di chi soffre. ...
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perpetuo
perpètuo agg. [dal lat. perpetuus, propr. «che procede in modo continuo», der. di petĕre «dirigersi», col pref. per-1 indicante continuità]. – 1. Che non avrà mai fine, che durerà sempre, che [...] è destinato a durare in eterno: o perpetüi fiori De l’etterna letizia (Dante); la p. pace dei cieli; le pene p. dell’inferno; la luce p. risplenda per loro (traduz. del lat. lux perpetua luceat eis, parole della preghiera di invocazione per i defunti ...
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cazzo
s. m. [di etimo incerto], volg. – 1. Membro virile, pene. 2. fig. È frequente in molte locuz. col sign. di cosa di nessuna importanza o di niente: non capire, non sapere, non importare, non contare, [...] non combinare un c.; com. anche come rafforzativo nelle domande: che c. dici?; che c. fate?; dove c. vai?; in espressioni ironicamente affermative, sostituisce o rafforza la negazione: col c. che ci torno!; ...
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decretare
v. tr. [dal lat. mediev. decretare, der. di decretus, part. pass. di decernĕre «deliberare»] (io decréto, ecc.). – Ordinare, provvedere, stabilire con decreto o con forza di legge: così ha [...] il Consiglio dei ministri; d. il blocco degli affitti; il governo ha decretato di rinviare i termini; le sole leggi posson decretar le pene su i delitti (Beccaria); d. onori, d. solenni onoranze, ecc. (anche nel sign. più generico di tributare). ...
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posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] sentinelle; i p. di combattimento; difendere il proprio p.; lasciare, abbandonare il proprio p., reato che può comportare pene detentive, o, in tempo di guerra, persino la fucilazione. Analogam., in marina, luogo destinato a ogni componente dell ...
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penale
agg. e s. f. [dal lat. poenalis «che concerne la pena, il castigo», der. di poena «pena»]. – 1. agg. a. Che riguarda le pene giudiziarie, o le norme che le prevedono, o i fatti giuridici da cui [...] possono conseguire: diritto p., il complesso di norme giuridiche con le quali lo stato proibisce, mediante la minaccia di una pena (sanzione p.), determinati comportamenti umani; codice p., la fonte per ...
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correzionale
agg. e s. m. [dal lat. mediev. correctionalis, der. di correctio -onis «castigo, punizione»]. – 1. agg. Nel codice penale sardo-italiano del 1859, erano dette pene c. il carcere, la custodia, [...] il confino, l’esilio locale, la sospensione dall’esercizio dei pubblici uffici, la multa. 2. s. m. Riformatorio, casa di rieducazione per minorenni ...
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sostanziale
(ant. sustanziale) agg. [dal lat. tardo, eccles., substantialis, der. di substantia «sostanza»]. – Che è relativo alla sostanza: a. In filosofia, specificatamente, detto di ciò che dà sostanza [...] del sostanziale. Nel linguaggio giur., diritto penale s. (o sostantivo) è quello che prevede i reati con le relative pene, e le cause che condizionano, escludono o modificano la punibilità; l’espressione è usata in contrapp. a diritto penale formale ...
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Organo esterno dell’apparato urogenitale maschile. È costituito essenzialmente da corpi composti di tessuto erettile e da un sistema di involucri: i primi (i due corpi cavernosi del p. e il corpo cavernoso dell’uretra) col loro inturgidimento...
pene-
pene- [Lat. paene- "quasi"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali indica una natura, una struttura o una condizione simile a quella del secondo elemento: penisola, penepiano, penombra, ecc.