estatare
(o statare) v. intr. [der. di estate] (aus. avere), tosc. – Trascorrere l’estate in un luogo; si diceva soprattutto, nella Maremma, di chi andava a trascorrere il periodo estivo in luogo salubre, [...] in origine anche per sottrarsi alla malaria. Anche di animali: mandare le pecore a e. sul poggio, in montagna. ...
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rubare
v. tr. [dal germ. *raubôn]. – 1. a. Appropriarsi, impadronirsi con mezzi e in modi illeciti, di oggetti, valori e beni che appartengono ad altri; indica di norma un’azione compiuta senza ricorrere [...] dal contadino a r. l’uva nella vigna, scapparono a gambe levate; è la seconda volta che a quel pastore rubano le pecore di notte; non li rubo mica, io, i soldi!, per protestare contro richieste di denaro o spese eccessive. Con uso assol.: uno ...
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actinomicosi
actinomicòṡi s. f. [der. del nome del genere Actinomyces «actinomicete»]. – Malattia cronica, suppurativa e granulomatosa, provocata da un actinomicete (Actinomyces bovis), che attacca di [...] preferenza bovini, suini, cavalli e cani, più raram. i mammiferi selvaggi e le pecore; si riscontra anche nell’uomo. La malattia che in genere si contrae per abrasioni o ferite da steli o spighe di graminacee o di altre piante che contengono il ...
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cultore
cultóre s. m. (f. -trice) [dal lat. cultor -oris, der. di colĕre «coltivare» (e anche «abitare»), part. pass. cultus]. – 1. Chi coltiva un’arte, una scienza, ecc.: un c. della filosofia; essere [...] ancora, A’ tuoi cultor propizio (Manzoni); i c. degli idoli. 3. letter., ant. a. Coltivatore. b. Abitatore: distruggon non sol pecore e buoi, Ma ville e borghi e li c. suoi (Ariosto). ◆ Con i sign. di «allevatore» e «coltivatore» è usato anche ...
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proda
pròda s. f. [lat. prōra (v. prora; prua), con dissimilazione della -r-]. – 1. ant. Prora: verso Rodi dirizzaron la p. (Boccaccio). 2. letter. La parte della riva che confina con l’acqua: il barcaiolo, [...] era facile accorgersi che quella gente aveva camminato tutta notte digiuna e senza riposo (Bacchelli); camminavamo lenti ... perché le pecore brucassero l’erbetta magra delle p. (Jovine). In agraria, sistemazione a prode (o a rivale, o alla toscana ...
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zeccola
zéccola s. f. [der. di zecca2], non com. – 1. Lappola, o cosa simile, come spina, pagliuzza, piccolo stecco, che rimane impigliata nel pelame degli animali, e spec. nella lana delle pecore: il [...] cane è tornato a casa pieno di zeccole. 2. fig. Bazzecola, inezia: queste sono z., ci vuol altro per preoccuparsi ...
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caccola
càccola s. f. [der. di cacca], pop. – 1. Sterco che si attacca alla lana delle pecore. 2. Il muco che si rapprende entro le narici; anche, cispa degli occhi. 3. fig., non com. Ciarla, pettegolezzo; [...] in questo senso, solo al plur. (e per lo più al plur. anche nei sign. prec.). Nel gergo teatrale, ogni mezzo grossolano con cui l’attore di scarse capacità cerca di dar colore e rilievo alla sua azione ...
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cacherello
cacherèllo s. m. [der. di cacare]. – Sterco a pallottoline, di topi, conigli, lepri, pecore, capre. Fig., di bambino stento, piccolo piccolo: pare un cacherello! ...
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sbrancare2
sbrancare2 v. tr. [der. di branco, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbranco, tu sbranchi, ecc.). – 1. a. Fare uscire dal branco uno o più animali: i butteri cercavano di s. i puledri più giovani; [...] i lupi sbrancarono parecchie pecore e le dilaniarono. Anche, disperdere un branco, un gruppo di animali: il rumore degli spari sbrancò la mandria. b. In senso fig., non com., disperdere un gruppo, una compagnia, una società; isolandone i componenti: ...
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OVINI (dal lat. ovis)
Cesare GUGNONI
Albino MESSIERI
Denominazione con la quale comunemente si indicano la Capra e la Pecora.
I. La capra.
La capra (lat. Capra hircus L.; Ovis capra Sanson; fr. chèvre; sp. cabra; ted. Ziege; ingl. goat)...