giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] martedì, ecc.; il g. del Signore, la domenica; g. festivo, g. feriale; con riferimento a ricorrenze: il g. di Natale, di Pasqua, il g. delle Ceneri, il primo g. di Quaresima. Per il g. liturgico, nella terminologia eccles., v. liturgico; per mezzo g ...
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alto1
alto1 agg. [lat. altus, propr. part. pass. passivo di alĕre «nutrire, far crescere»]. – 1. a. Che si eleva dal suolo, o da altro piano, con uno sviluppo verticale notevole in sé o rispetto ad altri [...] ), quotazioni a., rappresentate da numeri elevati; in a. grado; a. fedeltà (v. fedeltà). 4. Con riferimento al tempo: carnevale a., pasqua a., che cade tardi, in epoca avanzata; al contr., l’a. medioevo, il medioevo dei primi secoli (e così, più ...
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giovedi
giovedì s. m. [dal lat. I0vis dies «giorno di Giove»]. – Quarto giorno della settimana, il cui nome deriva, per antiche credenze astrologiche, da quello del pianeta Giove, che si pensava ne «governasse» [...] .: g. grasso, l’ultimo giovedì di carnevale; g. di passione, il giovedì della settimana di passione; g. santo, il giovedì che precede la Pasqua. Modo prov.: gli manca qualche giovedì, di persona che non è perfettamente in senno (più com. venerdì). ...
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pentolino
s. m. [dim. di pentola]. – 1. a. Pentola di piccole dimensioni per varî usi: il p. del sugo, del latte; tosc., accozzare i p. (o il pentolino), mangiare insieme con altri, portando ciascuno [...] o d’altro contenuta in un pentolino: questo p. di colla dovrebbe bastare; un pentolino Già lo sfamava il dì di pasqua, ed ora Al briccone putivano i fagiani (Chiabrera). 3. Al plur., pentolini, nome di due erbe bulbose liliacee appartenenti al genere ...
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tragittare
(ant. tragettare, traiettare) v. tr. [lat. tardo traiectare, der. di traiectus -us «tragitto, traghetto», che è da traicĕre, comp. di trans «oltre» e iacĕre «gettare»], letter. – Traghettare, [...] sponda all’altra attraverso un fiume, un canale, un braccio di mare: Scipione tragittò l’esercito dalla Sicilia in Africa; a Pasqua e a Natale s’aveva sempre una gran folla da tragittare (Verga); Luisa s’era fatta tragittare in barca per quel breve ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto [...] di superficie agraria in uso nel Piemonte (v. giornata, n. 8): l’unità di misura del terreno è la giornata p. di metri quadrati 3810 (Einaudi). Come sost., abitante, originario o nativo del Piemonte. Per le cosiddette pasque p., v. pasqua, n. 2 b. ...
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ciclo1
ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, [...] , c. pasquale o magno ciclo, nel calendario giuliano, periodo di 532 anni, dopo il quale le date in cui cade la Pasqua tornano ad essere le medesime; c. solare, periodo di 28 anni giuliani dopo il quale si ripetono gli stessi giorni della settimana ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] ebraico e che cadeva nell’equinozio di primavera, o immediatamente dopo: al Concilio di Nicea (325) fu stabilito che la Pasqua si celebrasse la domenica successiva al termine pasquale. 3. Il punto estremo di qualche cosa, o il momento in cui qualche ...
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basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un [...] alla caduta dell’Impero romano d’Occidente); b. medioevo (all’incirca dall’11° alla fine del 14° secolo). Al contrario, pasqua b., che cade presto. 5. fig. a. Moralmente vile, riprovevole: b. pensieri; b. voglie; una b. azione. b. Umile, modesto ...
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augure
àugure s. m. [dal lat. augur -ŭris, affine ad augere «accrescere»]. – 1. Presso le antiche popolazioni italiche e presso i Romani, interprete del volere degli dèi, che si manifestava per mezzo [...] di varî segni (fulmini e tuoni, volo degli uccelli, ecc.). 2. estens., letter. Profeta, indovino. Anche come agg., augurale, profetico: Volgasi intorno al capo tuo giovin, deh, l’a. suono De le campane ... di primavera e pasqua! (Carducci). ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione del «passare oltre» del Dio d’Israele,...
pasqua
Alessandro Niccoli
Due occorrenze in Rime XCIX 2 e 3 Messer Brunetto, questa pulzelletta / con esso voi si ven la pasqua a fare: / non intendete pasqua di mangiare, / ch'ella non mangia, anzi vuol esser letta.
Secondo l'uso del tempo,...