violacciocca
violacciòcca (meno com. violaciòcca, raro 'vïòla a ciòcca') s. f. [comp. di viola1 e ciocca1]. – Pianta perenne delle crocifere (Matthiola incana), del Mediterraneo, coltivata estesamente [...] per il commercio dei fiori (chiamati anch’essi violacciocche, e regionalmente viole di Pasqua), bianchi, rosei, violacei, semplici o stradoppî, disposti a grappoli profumati. V. gialla, nome di una pianta della stessa famiglia, coltivata per i fiori ...
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rinnovazione
rinnovazióne s. f. [dal lat. renovatio -onis]. – 1. L’azione, l’operazione di rinnovare, soprattutto nel senso di fare o dire di nuovo, ripetere: r. di una proposta; r. di un contratto, [...] , di titoli di rendita; r. delle promesse battesimali, dei voti religiosi, nella liturgia cattolica, fatte la notte di Pasqua e, rispettivamente, durante la messa, subito dopo la liturgia della parola; r. del dibattimento, nel giudizio penale d ...
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veronese
veronése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Veróna, nel Veneto; appartenente o relativo a Verona: i colli v., i vini v.; il dialetto v. (o, come s. m., il v.), il dialetto veneto [...] , Padova, Venezia, con a capo Verona, contro il Barbarossa; per la sommossa del 1797 contro i Francesi nota come Pasque v., v. pasqua. Come sost., abitante, originario o nativo di Verona; per antonomasia, il Veronese, nome con cui è noto il pittore ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di [...] 8 endecasillabi, di cui i primi 6 a rima alternata e i 2 ultimi a rima baciata: derivata secondo alcuni dallo strambotto siciliano, secondo altri dalla stanza della ballata o della canzone, comparve nella ...
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vespro
vèspro s. m. [lat. vĕsper -ĕri, affine al gr. ἕσπερος; v. anche vespero1]. – 1. a. ant. o letter. L’ora tarda del giorno verso il tramonto, cioè il crepuscolo serale: presa una sua fanticella, [...] (meno com. Vespro siciliano), l’insurrezione della Sicilia contro il dominio angioino, che ebbe inizio il 31 marzo 1282, lunedì di Pasqua, all’ora dei Vespri, sul piazzale della chiesa di S. Spirito a Palermo, e che, diffusasi in tutta l’isola e ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] formule d’augurio: buon giorno, b. sera, b. notte (v. buongiorno, ecc.); buon riposo; buon appetito; buon Natale; b. Pasqua; buon Capodanno; buon viaggio; b. permanenza; buon lavoro; b. vacanze; buon divertimento; b. fortuna; b. lezione, ecc.; buon ...
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ascensione
ascensióne s. f. [dal lat. ascensio -onis, der. di ascendĕre «salire»]. – 1. L’ascendere, salita: a. con aerostati; a. alpinistica, compimento di una scalata per giungere alla cima di una [...] , e anche la festa religiosa che la celebra, e il giorno in cui ricorre (cioè il sesto giovedì dopo la Pasqua). 3. A. retta, in astronomia, una delle coordinate equatoriali che serve, insieme alla declinazione, per determinare la posizione di un ...
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maleopolinesiano
maleopolineṡiano agg. [comp. di maleo- e polinesiano]. – Lingue m.: famiglia linguistica molto vasta parlata in un’area delimitata a occidente dal Madagascar, a nord dalle isole Hawaii, [...] a oriente dall’isola di Pasqua e a sud dalla Nuova Zelanda, cui appartengono, fra le altre, il giavanese, il malese, il samoano e il maori: piuttosto unitarie nella morfologia e nel lessico, queste lingue hanno un sistema fonetico e morfologico ...
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torta
tórta s. f. [lat. tardo tōrta, voce di formazione ignota, in quanto la quantità lunga della ō sembra escludere una connessione con il participio tŏrtus di torquēre «torcere» (v. tòrta)]. – 1. Denominazione [...] , zucchero, burro, uova e varie aggiunte: t. di cioccolato, t. di mandorle, t. di mele, t. di ricotta, t. di Pasqua, t. svizzera, t. tedesca, ecc.; la tradizionale t. di nozze, o di compleanno; il termine può anche indicare analoghe preparazioni di ...
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memoriale
agg. e s. m. [dal lat. tardo memorialis agg. «che serve di memoria»; come s. neutro, memoriale (per lo più usato al plur., memorialia) «libro di memorie; monumento per ricordo»]. – 1. agg. [...] ant. o letter. a. Che ha per fine di ricordare o di commemorare: la Pasqua, per gli Ebrei, non è che la festa m. della fuga in Egitto (Papini). b. Che raccoglie notizie e documenti di determinati fatti storici o comunque di rilievo, oppure ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione del «passare oltre» del Dio d’Israele,...
pasqua
Alessandro Niccoli
Due occorrenze in Rime XCIX 2 e 3 Messer Brunetto, questa pulzelletta / con esso voi si ven la pasqua a fare: / non intendete pasqua di mangiare, / ch'ella non mangia, anzi vuol esser letta.
Secondo l'uso del tempo,...