sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] parità monetaria intrinseca fra due paesi. f. In alcune espressioni temporali, indica prossimità, imminenza: s. le feste, s. Natale, s. Pasqua; s. gli esami (che può significare anche durante gli esami); s. la raccolta, s. la vendemmia. Ant., s. il ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i [...] ad ogni anno nel ciclo metonico (e che costituisce uno degli elementi con cui si calcola il giorno in cui cade la Pasqua), così chiamato perché nell’antichità veniva scritto ogni anno a lettere d’oro nel Partenone. Regola d’o., nel linguaggio scient ...
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sessagesima
sessagèṡima s. f. [uso sostantivato dell’agg. sessagesimo]. – Nella liturgia cattolica, la domenica (Dominica in sexagesima) prima di Pasqua che precedeva di due settimane la prima domenica [...] di quaresima; con l’abolizione (1969) del tempo di settuagesima (v.), tale denominazione non ha più valore: secondo il nuovo ordinamento dell’anno liturgico questa domenica fa parte delle domeniche per ...
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scampanio
scampanìo s. m. [der. di scampanare]. – Un suonare insistente e prolungato di campane: sente un altro s. più vicino, anche quello a festa (Manzoni); Lo s. d’un sabato giocondo Annuncia Pasqua [...] con la Primavera (F. M. Martini) ...
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benedetto
benedétto agg. [part. pass. di benedire]. – 1. a. Che ha avuto la benedizione divina: acqua b.; l’ulivo b., nella ricorrenza della Pasqua. b. estens. Che ha avuto la benedizione del cielo, [...] quindi ricco di doni, ben dotato e sim.: quella è una terra b., fertile, assai produttiva; ha le mani b., di persona che riesce bene in ogni cosa che fa. c. Più genericamente, di cosa fausta, che ha recato ...
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benedire
v. tr. [lat. benedicĕre, comp. di bene e dicĕre, propr. «dir bene» e nel lat. eccles. (come traduz. del gr. εὐλογέω) «benedire»] (coniug. come dire; nell’imperf. indic. ha anche, come forma [...] ; o consacrare con cerimonia religiosa: b. le palme, le ceneri, le candele, le uova, ecc.; b. le nozze; b. le case, per Pasqua; b. la nuova chiesa, consacrarla al culto. 4. Per antifrasi: andare o mandare a farsi b., alla malora, all’inferno; di cose ...
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lunare
agg. [dal lat. lunaris]. – 1. a. Della luna: il disco l., la superficie l.; i raggi l.; la luce l.; un chiarore l.; macchie l., o macchie della luna, le zone più oscure della sua superficie, in [...] l., nel computo del calendario, sistema ideato dai cronologi medievali per ritrovare l’età della luna (e conseguentemente fare il computo della Pasqua e delle altre feste mobili), mediante tre serie di lettere, 20 da A a V, 20 da A. a V., 19 da ...
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lunazione
lunazióne s. f. [dal lat. tardo lunatio -onis, der. di luna «luna»]. – Il tempo (29 giorni, 12 ore, 44 minuti primi e 2,8 minuti secondi) intercorrente tra due successive congiunzioni della [...] l’intervallo di tempo tra due fasi consecutive dello stesso nome; nel computo ecclesiastico (soprattutto per la determinazione della Pasqua), la lunazione ha invece inizio nel momento in cui si comincia a vedere il filetto luminoso della falce lunare ...
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pizza
s. f. [voce già presente nel lat. mediev., forse der. da un ant. alto-ted. bizzo, pizzo «boccone, pezzo di pane, focaccia», diffusa in epoca recente attraverso il napoletano]. – 1. Preparazione [...] l’aggiunta di ingredienti varî e cotta in forno, generalm. in forme rotonde e basse: p. dolce, salata; p. pasquale (o di Pasqua); p. rustica, diversa nelle varie regioni, e consistente, per es., in Umbria e in Toscana in una focaccia di farina, uova ...
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sakkos
sàkkos s. m. [traslitt. del gr. σάκκος: v. sacco]. – In ambiente bizantino, abito solenne, nero, portato insieme al diadema da imperatori e imperatrici d’Oriente. Anche, veste particolarmente [...] sontuosa (purpurea), indossata, fino al sec. 13°, dai patriarchi nelle tre solennità religiose di Natale, Pasqua e Pentecoste; attualmente, veste liturgica in uso nel rito greco, corrispondente alla dalmatica del vescovo. ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione del «passare oltre» del Dio d’Israele,...
pasqua
Alessandro Niccoli
Due occorrenze in Rime XCIX 2 e 3 Messer Brunetto, questa pulzelletta / con esso voi si ven la pasqua a fare: / non intendete pasqua di mangiare, / ch'ella non mangia, anzi vuol esser letta.
Secondo l'uso del tempo,...