cenuro
s. m. [comp. di ceno-3 e -uro1; lat. scient. Taenia coenurus, sinon. Taenia multiceps]. – In zoologia, larva di tenia che, allo stato adulto, è parassita del cane e di canidi selvatici; allo stato [...] larvale, delle pecore, del coniglio, del cincillà e di altri animali, eccezionalmente dell’uomo ...
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erisife
erìṡife s. f. [lat. scient. Erysiphe, der. del gr. ἐρυσίβη «ruggine del grano»]. – Genere di funghi della famiglia erisifacee, con dieci specie cosmopolite; fra le più comuni, Erysiphe graminis, [...] agente della nebbia del frumento, e Erysiphe cichoracearum, parassita di molte piante, specialmente delle composite sia spontanee sia coltivate. ...
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platipsillidi
platipsìllidi s. m. pl. [lat. scient. Platypsyllidae, dal nome del genere Platypsyllus, comp. di platy- «plati-1» e gr. ψύλλος «pulce»]. – Famiglia di insetti coleotteri polifagi, a cui [...] appartiene un’unica specie, Platypsyllus castoris, parassita dei castori sia europei sia americani, con corpo depresso, privo di occhi e attero. ...
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angiostrongilosi
angiostrongilòṡi s. f. [der. del nome del genere Angiostrongylus, comp. di angio- (con riferimento alla localizzazione del parassita nelle arterie intestinali) e Strongylus (v. strongilidi), [...] , dovuta a nematodi del genere Angiostrongylus, che colpisce i roditori e anche l’uomo, nel quale i parassiti adulti possono localizzarsi nell’encefalo (a. cerebrale) o nelle piccole arterie intestinali (a. addominale); ospiti intermedî dei ...
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acariasi
acarìaṡi s. f. [der. di acaro, col suff. -iasi]. – Nome di varie malattie parassitarie dell’uomo e degli animali (mammiferi domestici e selvatici, uccelli, insetti), prodotte da acari e localizzate [...] cute. Tra le più comuni nell’uomo sono la scabbia e l’a. da grano, dovuta, quest’ultima, a Pediculoides ventricosus, parassita delle tignole dei cereali. L’a. delle api, che si manifesta particolarmente in primavera e in autunno, è dovuta all’acaro ...
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scolice
scòlice s. m. [dal lat. scolex -ēcis, gr. σκώληξ σκώληκος «verme»]. – In zoologia, l’estremità anteriore del corpo dei platelminti cestodi, in genere foggiata a clava, e dotata di formazioni [...] ghiandolari adesive (botrî o botridî o ventose) e uncini, con cui il parassita si attacca ai tessuti interni dell’ospite. Lo scolice può portare all’apice, come nella specie Taenia solium, il rostello, ed è in genere seguito dal collo, regione ...
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fasciola
fascìola s. f. [dal lat. fasciŏla, dim. di fascia «fascia»; lat. scient. Fasciola, come nome di genere]. – Verme della famiglia fasciolidi (lat. scient. Fasciola hepatica), cosmopolita, parassita [...] dei condotti biliari del fegato di bovini, ovini, equini, raramente suini, accidentalmente dell’uomo: è lungo circa 25 mm e largo 10, ha corpo biancastro, sottile, slargato a forma di foglia d’olivo ...
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argulo
àrgulo s. m. [lat. scient. Argulus, dim. del lat. Argus, nome del mostro mitologico Argo]. – Genere di crostacei copepodi notevolmente modificati in relazione con la vita parassitaria; le specie [...] più note sono il pidocchio delle carpe (Argulus foliaceus) dal corpo appiattito, simile a una foglia, di color verde gialliccio, e Argulus coregoni, parassita dei salmonidi. ...
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leccazampe
s. m. e f. [comp. di leccare e zampa], invar., non com. – Basso adulatore, parassita spregevole (cfr. leccapiedi, di cui è un rifacimento tra scherz. e spreg.). ...
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Condizione di vita di un organismo animale o vegetale che si nutre per un tempo più o meno lungo a spese di altro organismo vivente in una condizione di simbiosi disarmonica, dalla quale il parassita trae un beneficio alterando la biologia dell'ospite...
PARASSITA (gr. παράσιτος)
Gioacchino Mancini
In origine si designarono in Grecia, particolarmente nell'Attica, col nome di parassiti alcuni addetti al culto di varie divinità, la cui principale funzione era di fornire le granaglie da servire...