presura
s. f. [der. di preso; cfr. fr. présure], ant. – 1. Il prendere o l’essere preso, cattura, arresto: Martellino rispondea motteggiando, quasi per niente avesse quella p. (Boccaccio), il fatto cioè [...] a la sua p. mangiato cosa alcuna, ... (Bandello); il perdono del misfatto commesso [da Filippo il Bello] nella p. di papa Bonifazio (Muratori). Anche, con valore concr., la cosa presa, preda, bottino: Le belle navi ... Sembran sazie di corsa e di ...
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inquieto
inquièto (raro inquèto) agg. [dal lat. inquietus, comp. di in-2 e quietus «quieto»]. – 1. a. Non tranquillo, irrequieto, in uno stato di agitazione per turbamento dell’equilibrio fisico o psichico: [...] i. con me? che t’ho fatto?; la mamma è i. con te perché sei uscita senza prima avvertirla; ho avuto cattivi voti, e papà è molto i. con me. ◆ Avv. inquietaménte, in modo inquieto, agitato: l’ammalato ha trascorso inquietamente la notte; l’attendevo ...
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tassa
s. f. [dal lat. mediev. taxa, deverbale di taxare «tassare1»]. – 1. a. Il compenso, talora inferiore al costo, pagato dal privato a un ente pubblico per un servizio a lui reso dall’ente stesso [...] di prezzo fissato dall’autorità, retribuzione di ufficiale pubblico, e sim.; indicò anche, in partic., l’elemosina stabilita dal papa in occasione di giubilei, pagando la quale si poteva essere esentati dal viaggio a Roma senza rinunciare ai benefici ...
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prete
prète s. m. [lat. tardo presby̆ter (nel lat. parlato anche preby̆ter), che è dal gr. πρεσβύτερος, propr. «più anziano»: cfr. presbitero]. – 1. Il ministro del culto cattolico: farsi p.; aveva quindi, [...] il p.; ha chiesto il p.; non ha voluto il prete. Per antonomasia ma in tono di condanna, il gran prete, in Dante, il papa, con diretta allusione a Bonifacio VIII: Se non fosse il gran prete, a cui mal prenda!, Che mi rimise ne le prime colpe (Inf ...
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scaparsi
v. rifl. [der. di capo, col pref. s- (nel sign. 4)], fam. tosc. – Rompersi la testa, scervellarsi, affannarsi a risolvere problemi difficili, a fare cose complicate: Ognuno si scapa A far de’ [...] lunari, Guastando gli affari Del Trono e del Papa (Giusti); i materialisti si scapano a dimostrare ... l’impossibilità della creazione mondiale dal nulla (Faldella). ...
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cristianofobia
s. f. Avversione pregiudiziale nei confronti del cristianesimo. ◆ Fu Papa Giovanni Paolo II nel dicembre 2004 a lanciare l’allarme verso una pericolosa distrazione dell’Onu – che citava [...] solo «antisemitismo e islamofobia» – perché aggiungesse «cristianofobia». Lo stesso pontefice che denunciava incessantemente l’errore tragico dello «scontro di civiltà». E che mai avrebbe permesso che ...
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culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, [...] a sua volta particolare di pagine inedite, ma tra «male» e «necessario» viene eliminato tout court «in qualche modo»: un intermezzo che dice parecchio. Prove di egemonia culturosa? (Dino Basili, Gazzetta ...
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tata
s. f. e m. [duplicazione della sillaba ta, consueta nel balbettio e nel richiamo dei bambini, già presente nel lat. tata (masch., «papà» e «balio»), nel gr. τάτα, τατᾶ e τέττα (con usi analoghi [...] all’ital. tata e tato) e fin nel sanscr. tatah] (pl. m. -i). – Voce infantile, usata con sign. diversi nelle varie parti d’Italia: a. Al femm., per indicare la balia, la bambinaia, la governante, la sorella ...
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elezione
elezióne s. f. [dal lat. electio -onis, der. di eligĕre «eleggere», part. pass. electus]. – 1. Scelta compiuta per un libero atto della volontà: l’ho fatto di mia e., di piena e., di libera [...] e. dei vescovi, dei cardinali. Più particolarm., scelta e nomina fatta per mezzo di suffragi: l’e. del papa, del sindaco, ecc.; annullare, convalidare un’elezione. Al plur., elezioni, designazione mediante voto delle persone chiamate a rappresentare ...
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gerarca
s. m. [dal gr. tardo ἱεράρχης, comp. di ἱερός «sacro» e ἄρχω «essere a capo»; propr. «capo delle funzioni sacre»] (pl. -chi). – 1. In origine, persona che occupava una posizione preminente in [...] un àmbito sacro; in partic., il sommo sacerdote, il vescovo, il papa. 2. Nel regime fascista, dirigente del partito. Per estens., per lo più in tono spreg. o scherz., personaggio politicamente (o per altri motivi) autorevole che fa pesare la propria ...
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Titolo con il quale viene designato il vescovo di Roma, capo della Chiesa cattolica. L’uso di cambiare nome all’atto di salire al trono pontificio sembra risalga a Giovanni II. Il nome del p. è seguito negli atti ufficiali dall’abbreviazione...
La grande dea della Terra nella mitologia dei Maori, nella quale è tra i protagonisti del racconto cosmogonico che fa derivare l’ordine attuale del mondo dalla separazione violenta, operata dai figli, tra P. e Rangi, il Cielo divino, al quale...