poligono1
polìgono1 s. m. e agg. [dal gr. πολύγωνον, comp. di πολυ- «poli-» e -γωνον «-gono», lat. tardo polygōnum]. – 1. Figura geometrica piana limitata da tre o più segmenti che formino una poligonale [...] confluenza delle arterie carotidi interne e delle cerebrali posteriori. 3. agg., non com. Poligonale: le cupole si possono fare a base circolare, ovale o poligona (Mascheroni); il palazzo tocca il sole e le nubi con la fronte poligona (E. Cecchi). ...
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severo
sevèro agg. [dal lat. severus]. – 1. a. Che esercita la propria autorità o il proprio ufficio con rigore, senza indulgenza e senza debolezza: giudice, esaminatore, critico s.; padre, maestro s.; [...] persona, per lo più a donna: una bellezza s.; un volto dai lineamenti severi. e. poet. Oscuro, minaccioso: le severe Nubi su la cerulea alpe sedenti (Foscolo). 3. Ingente, sempre riferito a sost. astratti e indicanti cosa spiacevole e dannosa (quindi ...
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grandine
gràndine s. f. [lat. grando -dĭnis]. – 1. Precipitazione atmosferica di acqua congelata in masse di forma pressoché sferica e dimensioni che variano da quelle di un pisello a quelle, eccezionali, [...] di un’arancia; cade durante le perturbazioni atmosferiche, in prevalenza nelle regioni temperate, da nubi del tipo dei cumuli-nembi: g. fitta, battente; chicchi di g. grossi come noci; è caduta la g.; viti rovinate dalla g.; G. grossa, acqua tinta e ...
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grandinifugo
grandinìfugo agg. [comp. di grandine e -fugo] (pl. m. -ghi). – Di qualsiasi mezzo usato allo scopo di evitare la caduta della grandine (sinon. quindi di antigrandine); in partic., razzi [...] g., razzi speciali, regolati in modo che deflagrino in seno alle nubi grandinigene verso le quali vengono scagliati, così da impedire (modificando l’ambiente fisico-chimico) la formazione e la caduta della grandine, a difesa delle coltivazioni e ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] non dal tramonto del sole ma da altri fenomeni naturali, e in genere mancanza di luce e di visibilità: Stendon le nubi un tenebroso velo ... E la n. più sempre si diffonde (Ariosto); la n. dei sotterranei, delle miniere; nella galleria era n ...
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pendolo1
pèndolo1 agg. – Variante ant. o rara di pendulo: appesa l’ambra ad un filo in modo ch’ella stia pendola in aria (Magalotti); ride tra le nubi il sole E ne le gocce pendole si frange (Carducci). ...
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infrarosso
infrarósso agg. e s. m. [comp. di infra- e rosso]. – 1. agg. In fisica, radiazioni i. (e più com. raggi i., meno com. radiazioni termiche), radiazioni elettromagnetiche, invisibili all’occhio [...] emessa da astri (pianeti, Sole, stelle, ammassi stellari, ecc.) e dalla materia interstellare diffusa (polvere, nubi, ecc.); fotografia nell’i., con emulsioni sensibili alle radiazioni infrarosse, impiegata soprattutto nel campo della ricerca ...
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oscuro
agg. [dal lat. obscurus]. – 1. a. Privo o scarso di luce, non illuminato (è in genere il contrario di chiaro): un cielo o. e nuvoloso; vicoli o.; in un o. corridoio; una stanza molto o. (più com. [...] più com. scuro, mentre oscuro si usa quando, oltre alla cupezza del colore, è inclusa anche l’idea di mancanza di luce: o. nubi avanzavano nel cielo; Que’ duo bei lumi assai più che ’l sol chiari Chi pensò mai veder far terra o.? (Petrarca). 2. fig ...
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tinta
s. f. [der. di tingere, part. pass. tinto]. – 1. a. Il colore che si dà a un oggetto tingendolo, o che un oggetto assume o ha assunto nella tintura: la t. di un filato, di un tessuto o di una stoffa; [...] maggiore o minore grado di luminosità. b. Il colore che le cose hanno naturalmente: la t. del cielo, del mare; lucide nubi Gareggianti di tinte (Foscolo); capelli di t. rossiccia; ha la pelle di t. un po’ scura. Nel linguaggio delle arti figurative ...
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radiazione1
radiazióne1 s. f. [dal lat. radiatio -onis «emissione di raggi», der. di radiare (v. radiare1)]. – 1. In fisica, fenomeno di emissione e propagazione di energia secondo raggi che costituiscono [...] di 6000 kelvin: nell’investire la Terra, in parte viene riflessa, diffusa e assorbita dall’atmosfera e dalle nubi, in parte (circa il 50%) raggiunge la superficie terrestre; r. atmosferiche, il complesso delle radiazioni elettromagnetiche di varia ...
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NUBE (fr. nuage; sp. nube; ted. Wolke; ingl. cloud)
Filippo Eredia
Le nubi sono formate di cristalli di ghiaccio o di gocce d'acqua, o di aggregati molecolari globali o nucleari molto piccoli per essere chiamati cristalli, ma costituite sempre...
. Nubi a forte spessore; la loro sommità è a forma di cupola con protuberanze, mentre la base è quasi orizzontale. Nei periodi di bel tempo, allo staccarsi della colonna d'aria ascendente da cui hanno avuto origine, vagano in seno alla corrente...