nimbifero
nimbìfero agg. [dal lat. nimbĭfer -ĕri, comp. di nimbus «nembo» e -fer «-fero»], letter. – Addensatore di nembi, di nubi tempestose (come attributo tradizionale di Giove): tuona Il nimbifero [...] Giove e mugghian l’acque (Arici) ...
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uscio
ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica [...] su l’uscio (Leopardi); mettersi sull’u., stare sull’u.; Sta il cacciator fischiando Su l’u. a rimirar Tra le rossastre nubi Stormi d’uccelli neri (Carducci). Fig., poet., passaggio, luogo d’uscita: aperta la via per gli occhi al core, Che di lagrime ...
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perlato
agg. [der. di perla]. – 1. Ornato di perle. In araldica, attributo delle figure e spec. delle corone e delle croci ornate di perle. 2. Che ha l’aspetto, il colore, la lucentezza della perla: [...] Nel mattin p. e freddo De le stelle al muto albor Snelle vengono le fate Su moventi nubi d’or (Carducci); non com., detto del viso, del colore della carnagione: era d’un pallore perlato. Aggiunto a un agg. denotante colore, ne indica una tonalità ...
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augello
augèllo s. m. [dal provenz. ant. auzel; v. uccello], ant. e poet. – Uccello: Gittansi di quel lito ad una ad una, Per cenni come augel per suo richiamo (Dante); in su’ rami fra novelle fronde [...] Cantano i loro amor soavi a. (Poliziano); Fosche con volo di sinistri augelli Vengon le nubi (Carducci). ◆ Dim. augellétto, augellino, frequenti in poesia: Vago augelletto che cantando vai, Over piangendo, il tuo tempo passato (Petrarca); tu, solingo ...
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apportatore
apportatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di apportare], letter. – Chi o che apporta: un a. di liete novelle; nubi apportatrici di tempesta. ...
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schiarire
v. tr. e intr. [der. di chiaro, chiarire, col pref. s- (nel sign. 5)] (io schiarisco, tu schiarisci, ecc.). – 1. tr. Rendere chiaro, più chiaro, con riguardo al colore: questo rosso è troppo [...] schiarisce, con uso impers., del cielo che si fa chiaro all’alba o ritorna sereno per l’aprirsi e il diradarsi delle nubi. In usi fig.: a quella notizia, vidi la sua fronte, o il suo sguardo, schiarirsi, rasserenarsi; finalmente mi si sono schiarite ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] neve, di sabbia, di terra franate dalle montagne; le m. liquide che la marea spinge nell’estuario del fiume; m. di nubi avvolgevano la cima della montagna; massa d’aria, in meteorologia, porzione d’aria, generalmente abbastanza estesa, che, per aver ...
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corteggiare
v. tr. [der. di corte nel sign. 3] (io cortéggio, ecc.). – 1. letter. Mettersi al seguito, per cerimonia, di un principe o di un personaggio potente, fargli corteggio; anche fig.: a me sì [...] cara vieni O sera! e quando ti corteggian liete Le nubi estive e i zeffiri sereni ... (Foscolo). 2. estens. a. Stare intorno a una persona cercando, con lodi, lusinghe, dimostrazioni di riverenza, di ottenere da lei protezione e favori. Fare la corte ...
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supergalassia
supergalàssia s. f. [comp. di super- e galassia]. – In astronomia, gruppo di galassie, dell’ordine di qualche decina, tra loro relativamente vicine; appartengono alla stessa supergalassia, [...] per es., la nostra Galassia, la nebulosa di Andròmeda, le nubi di Magellano, ecc. ...
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parelio2
parèlio2 s. m. [dal lat. parelion, gr. παρήλιον, neutro sostantivato dell’agg. παρήλιος (v. la voce prec.)]. – In ottica atmosferica, ciascuno dei dischi luminosi che appaiono ai lati del Sole, [...] nelle intersezioni del cerchio parelio con gli aloni, dovuti a rifrazione di raggi luminosi entro nubi formate da cristalli di ghiaccio. ...
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NUBE (fr. nuage; sp. nube; ted. Wolke; ingl. cloud)
Filippo Eredia
Le nubi sono formate di cristalli di ghiaccio o di gocce d'acqua, o di aggregati molecolari globali o nucleari molto piccoli per essere chiamati cristalli, ma costituite sempre...
. Nubi a forte spessore; la loro sommità è a forma di cupola con protuberanze, mentre la base è quasi orizzontale. Nei periodi di bel tempo, allo staccarsi della colonna d'aria ascendente da cui hanno avuto origine, vagano in seno alla corrente...