nonviolenza /nonvjo'lɛntsa/ locuz. usata come s. f. - (polit.) [atteggiamento di chi rifiuta di ricorrere alla violenza per risolvere conflitti, spec. politici o sociali] ≈ ‖ pacifismo. ↔ ‖ bellicismo. ...
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violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, nonviolenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] con un grado intenso di cattiveria, e dunque sost. quali barbarie, ferocia, malvagità possono indicare anche una violenza (non solo fisica) particolarm. accanita: e da ogni parte sangue, vendette, rapine e barbarie spietate (G. Verga); la ...
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Fabio Rossi
violenza. Finestra di approfondimento
Tipi di violenza - Come già osservato nella scheda UCCIDERE, il lessico italiano possiede numerosi termini per indicare diversi tipi di violenza, fisica, [...] con un grado intenso di cattiveria, e dunque sost. quali barbarie, ferocia, malvagità possono indicare anche una violenza (non solo fisica) particolarm. accanita: e da ogni parte sangue, vendette, rapine e barbarie spietate (G. Verga); la ...
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non violento /nonvjo'lɛnto/ locuz. usata come agg. e s. m. - ■ agg. [che si ispira alla nonviolenza o la sostiene: gruppo, comportamento non violento] ≈ ‖ pacifista. ↔ ‖ bellicista, guerrafondaio. ■ s. [...] m. (f. -a) [chi professa la nonviolenza] ≈ e ↔ [→ NON VIOLENTO agg.]. ...
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usare /u'zare/ [lat. ✻usare, der. di usus, part. pass. di uti "usare"]. - ■ v. tr. 1. a. [fare funzionare un oggetto piegandolo agli scopi per i quali è stato costruito, ideato e sim.: sai u. il computer?] [...] di qualcuno: usatemi questa cortesia] ≈ fare. ● Espressioni: usare violenza (a qualcuno) → □. 3. (estens.) [fare valere: .: approfitta d’una assenza del marito [L. Pirandello]): non puoi non sfruttare l’opportunità che ti si offre. Approfittare (di) ...
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Fabio Rossi
rompere. Finestra di approfondimento
Divisioni intenzionali - Vi sono molti modi di ridurre un tutto in più parti. Dividere implica un sezionamento ordinato e per lo più finalizzato, per es. [...] esprime l’operare piccoli tagli per lo più irregolari, non necessari e anzi spesso dannosi: giocando con le forbici tutti i rami dell’albero. Un taglio radicale e inflitto con violenza (volontaria o accidentale) è un mozzare o troncare, usato per ...
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rompere /'rompere/ [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). - ■ v. tr. 1. a. [dividere qualche cosa in due o più parti: r. un ramo] ≈ spaccare, spezzare. b. [...] . tr. (2)]; eufem., fam., rompere le scatole (o le tasche o, non com., gli zebedei) ≈ [→ ROMPERE v. tr. (2)]. c. [provocare i rami dell’albero. Un taglio radicale e inflitto con violenza (volontaria o accidentale) è un mozzare o troncare, usato per ...
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ira s. f. [lat. īra]. - 1. [sentimento, per lo più improvviso e violento, che può tradursi in parole concitate, atti rabbiosi e incontrollati: essere in preda all'i.] ≈ bile, collera, rabbia, stizza. ↑ [...] ? (G. Verga). Una rabbia che si manifesti con particolare violenza è detta furia o furore: questa volta attaccava con tale furia a furia di «a forza di»: a furia di metter carne a fuoco, non s’avrà il pane a buon mercato (A. Manzoni). Un altro sign. ...
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uccidere /u'tʃ:idere/ [lat. occīdĕre] (pass. rem. uccisi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciso). - ■ v. tr. 1. a. [privare della vita in modo violento: u. qualcuno con una fucilata] ≈ (fam.) accoppare, [...] fucile] ≈ ammazzarsi, darsi la morte, (fam.) farla finita, (non com.) porre fine ai propri giorni, suicidarsi, togliersi la vita. 2 anche se il primo verbo, più del secondo, allude alla violenza e all’illegalità dell’atto: la giustizia cercava se era ...
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forza /'fɔrtsa/ [lat. tardo fortia, der. di fortis "forte¹"]. - ■ s. f. 1. [l'essere forte in senso fisico: la f. di un uomo, dei muscoli; essere, sentirsi in forze, nella pienezza delle f.] ≈ energia, [...] (o rimettersi in forze) ≈ guarire, rimettersi, (non com.) rinfiorarsi, riprendersi. ↔ ammalarsi, ricadere. ▲ vento, della passione] ≈ intensità, potenza. ↑ furia, impeto, impetuosità, violenza. ↔ debolezza, mitezza. 4. a. [capacità di obbligare o di ...
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Metodo di lotta politica consistente nel rifiuto di ogni atto che porti a ledere fisicamente i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone, limitando l’azione a forme di non collaborazione, di boicottaggio e simili. Teorizzato...
VIOLENZA
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Diritto privato. - Si dice violenza la minaccia esercitata contro qualcuno allo scopo di farlo addivenire a un negozio giuridico.
Il più antico diritto romano non conosceva rimedî contro siffatta violenza: non...