morfematico /morfe'matiko/ agg. [der. di morfema, sull'es. del fr. morphématique] (pl. m. -ci). - (ling.) [che riguarda i morfemi: analisi m.] ≈ morfemico. ...
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stringa s. f. [prob. der. di stringere; nel sign. 2, calco dell'ingl. string]. - 1. (abbigl.) [cordoncino o sottile nastro usato per allacciare scarpe oppure busti e corsetti] ≈ laccio, legaccio. 2. a. [...] (ling.) [successione lineare di elementi di un determinato tipo (fonemi, morfemi, sintagmi, ecc.)] ≈ sequenza. b. (inform.) [successione finita di caratteri alfanumerici registrata in memoria o in un altro supporto (nastro, disco, ecc.): s. binaria] ...
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In linguistica, si dicono a. i morfemi adoperati nella formazione delle parole, distinti in prefissi, infissi e suffissi, secondo che compaiano dinanzi, nell’interno o dopo la radice o il tema; per es.: s- in sbattere; -n- nel lat. linquo (perf....
Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo di auto-, bio-, ipno-, pseudo-, ecc....