presbite1
prèsbite1 agg. e s. m. e f. [dal gr. πρεσβύτης «vecchio», per il fatto che la presbiopia è una condizione tipica dell’età avanzata]. – Di occhio affetto da presbiopia; più com., di persona [...] . In senso fig., letter., di chi (o di ciò che) non è capace di percepire e comprendere eventi vicini, o ha scarsa memoria di fatti recenti: l’occhio della scienza, miope e p. nel medesimo tempo, non poteva andare al di là del microscopio e del ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] , come l’avemmaria, a menadito, per filo e per segno, averla imparata molto bene ed esser capace di ripeterla a memoria o con grande scioltezza. b. Seguito da un compl. partitivo, conoscere in modo non approfondito, non sistematico, o più genericam ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] in visibilio, riempire di ammirazione stupefatta; m. a vuoto, far rimanere senza effetto; m. a mente, m. a memoria, imparare a memoria (con sign. vicino a quello originario di «affidare»). M. qualcuno da Erode a Pilato, farlo peregrinare da un luogo ...
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tenace
agg. [dal lat. tenax -acis, der. di tenere «tenere»]. – 1. a. Propriam., che tiene, detto di sostanza che ha molta forza adesiva e che pertanto ha presa su altri corpi e li trattiene: una colla [...] della segale, ecc.; in agraria, terreno t., dotato di tenacità. 2. fig. a. Memoria t., che trattiene a lungo e fedelmente il ricordo di qualche cosa: O t. memoria, o fero ardore (Petrarca). b. Fermo, costante, ostinato: il traea l’insuperabil forza ...
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miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] meraviglia: L’alto e novo miracol ch’a’ dì nostri Apparve al mondo (Petrarca, di Laura); è un m. di bellezza, di memoria, d’ingegno, di bontà, di pazienza (ma anche un m. di bruttezza, di stupidità, di sfacciataggine); fu un bambino così precoce che ...
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virtuale
virtüale agg. [dal lat. mediev. (dei filosofi scolastici) virtualis, der. di virtus «virtù; facoltà; potenza»: v. virtù]. – 1. a. In filosofia, sinon. di potenziale, cioè «esistente in potenza» [...] dei bosoni intermedî. Per immagine v. e fuoco v. in ottica, si vedano le relative voci. c. In informatica, memoria v., particolare modalità di gestione delle risorse di memoria di un calcolatore attraverso la quale i programmi possono utilizzare le ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. [...] di visus); memoria v. (v. memoria, n. 1 a); porpora v. (sinon. di rodopsina), in fisiologia; disturbi v., allucinazioni v., in medicina; Come sùbito lampo che discetti [=disgreghi] Li spiriti v. (Dante). In partic.: 1. Campo v., in ottica, lo spazio ...
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proustiano
〈prust-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Relativo allo scrittore fr. Marcel Proust 〈prust〉 (1871-1922), alla sua opera, ai modi stilistici (in cui la ricercatezza formale si accompagna a una complessa [...] recherche du temps perdu»; talora anche tradotto in ital., la «Ricerca»); eleganza, raffinatezza p.; la concezione p. della memoria; che riguarda Proust e la sua opera: critica, bibliografia p.; studî proustiani. Anche come sost., seguace, ammiratore ...
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vestigio
vestìgio s. m. [dal lat. vestigium, di origine sconosciuta, come il verbo affine vestigare «seguire le tracce» (da cui investigare)] (pl. i vestigi o le vestigia, e ant. le vestigie o vestige). [...] impressi segni (T. Tasso); sul suo volto non c’era più alcun v. di collera. c. Ricordo, memoria, o atto, opera, monumento che rimane a documento e memoria: Sanza la qual [fama] chi sua vita consuma, Cotal vestigio in terra di sé lascia, Qual fummo in ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso di ulteriori occasioni. In particolare,...
memorizzazióne In informatica e in elettronica, registrazione di dati in un dispositivo di memoria. Qualunque dispositivo di m. informatica è organizzato in una serie finita di celle (che possono essere basate su diversi principi tecnici), ciascuna...