intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere [...] dall’infanzia e in cui è accompagnata dalla consapevolezza e dall’autoconsapevolezza, è riconosciuta anche, entro certi limiti (memoria associativa, capacità di reagire a stimoli interni ed esterni, di comunicare in modo anche complesso, ecc.), agli ...
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rado1
rado1 agg. [lat. rarus (cfr. raro), con dissimilazione]. – 1. a. Di oggetto o di insieme le cui parti componenti non sono fra loro strettamente congiunte, sicché ne deriva mancanza di compattezza, [...] . il semplice rado, invar., con valore avv.: Parlavan rado, con voci soavi (Dante); Oimè, perché sì rado Mi date quel dond’io mai non son sazio? (Petrarca). 3. ant. Raro, singolare: ha voluto cosa rada e da comendare a memoria narrarci (G. Gherardi). ...
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ricondurre
v. tr. [dal lat. reconducĕre, comp. di re- e conducĕre «condurre»] (coniug. come condurre). – 1. Condurre di nuovo: m’invita spesso a cena, ma mi riconduce sempre alla solita trattoria; m’aveva [...] di r. l’ordine in un ufficio, e di r. all’ordine i dipendenti insubordinati; r. un popolo all’osservanza delle leggi; r. alla memoria i fatti passati; r. un peccatore a Dio. b. letter. Ridurre: [il Tempo] mai si posa né s’arresta o torna, Fin che v ...
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traccia
tràccia s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). – 1. Segno lasciato nel terreno, su una superficie o in altro ambiente, da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, che vi poggia con forza: le t. [...] ancora alcune t. dell’antica grandezza; in psicanalisi, t. mnesica (o mnestica), il modo con cui un evento viene registrato nella memoria; in senso fig. e generico: è scomparso (o se n’è andato dal paese, ha lasciato la famiglia, ecc.) senza lasciar ...
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riconoscente
riconoscènte agg. [part. pres. di riconoscere]. – 1. ant. Che riconosce, che ha consapevolezza di qualche cosa. 2. Che riconosce il beneficio ricevuto e ne conserva memoria, mostrando di [...] apprezzarlo e di volerlo, all’occasione, ricambiare: essere, mostrarsi r.; gli era profondamente grato, ma la timidezza gli impediva di mostrarsi r. come avrebbe voluto; ti sono veramente r. del tuo aiuto; ...
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bambino
s. m. (f. -a) [da una radice onomatopeica *bamb-]. – 1. L’essere umano nell’età compresa tra la nascita e l’inizio della fanciullezza. Nell’uso com., spec. al plur. o con l’articolo indet., bambino [...] ), bambino o anche ragazzino che dimostra grande precocità di sviluppo intellettuale ed eccezionali doti di apprendimento, di memoria, o straordinarie capacità artistiche, musicali, ecc. Spesso si usa come sinon. fam. di figlio, figliolo, e può ...
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oltraggio
oltràggio s. m. [dal fr. ant. oltrage, ultrage (mod. outrage), der. di oltra, ultra (mod. outre) «oltre»: propr. «cosa che va oltre il tollerabile»]. – 1. ant. Il fatto di superare un limite; [...] eccesso: Da quinci innanzi il mio veder fu maggio Che ’l parlar mostra, ch’a tal vista cede, E cede la memoria a tanto oltraggio (Dante); mangiare, bere a o., fuor di misura, smoderatamente. 2. a. Offesa grave all’onore, alla dignità, al prestigio di ...
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rafforzare
v. tr. [der. di forza, col pref. ra-] (io raffòrzo, ecc.). – 1. Accrescere le forze di qualcuno o di qualche cosa, rendere più forte o più resistente; meno com. di rinforzare, fuorché in alcune [...] locuz., come r. i posti di guardia; r. un suono; r. un’opinione, un convincimento; la memoria è rafforzata dall’esercizio; nell’intr. pron.: il bambino, in montagna, si è rafforzato; la linea difensiva si rafforzò con l’arrivo di truppe fresche; con ...
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ruga1
ruga1 s. f. [lat. rūga «grinza, piega»]. – 1. a. Ciascuno dei solchi cutanei che si formano sulla pelle, spec. in corrispondenza di alcune regioni, come la fronte. Compaiono sia nella vecchiaia, [...] ruga (Ariosto). 3. ant. Strada nell’abitato: e vassene per la r. della città cavalcando, come uomo che fusse fuori di memoria (Novellino); su per una via chiamata la Ruga Catalana si mise (Boccaccio); a Venezia si chiama tuttora ruga (e dim. rughetta ...
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repellere
repèllere v. tr. e intr. [dal lat. repellĕre «respingere», comp. di re- e pellĕre «urtare, respingere»] (io repèllo, tu repèlli, ecc.; part. pass. repulso e ripulso; come intr., aus. avere). [...] dal Re, ch’in grande stato Maritar disegnava la figliuola (Ariosto); il tempio ... ch’ella [Bologna] innalzò a memoria della tirannia domestica dei Visconti repulsa (Carducci). 2. intr. Ripugnare: quel tipo mi repelle. ◆ Part. pres. repellènte, anche ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso di ulteriori occasioni. In particolare,...
memorizzazióne In informatica e in elettronica, registrazione di dati in un dispositivo di memoria. Qualunque dispositivo di m. informatica è organizzato in una serie finita di celle (che possono essere basate su diversi principi tecnici), ciascuna...