demenza
demènza s. f. [dal lat. dementia, der. di demens -entis «demente»]. – Nel linguaggio medico, deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Più in partic., in psichiatria, il [...] d. precoce, d. presenile, d. senile (che ha inizio in tarda età ed è caratterizzata da disturbi della memoria e da progressiva compromissione dell’intelligenza propriamente detta), d. arteriosclerotica. Nel linguaggio com., pazzia, stato di infermità ...
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immortalare
v. tr. [der. di immortale]. – Rendere immortale; solo in senso fig. (per lo più enfatico), dare fama imperitura, perpetuare nella memoria degli uomini: i. un eroe in un poema, nel marmo; [...] è stato immortalato da Omero; i. il proprio nome con una grande impresa; rifl. immortalarsi, rendere eterna la propria memoria (iron., con questa tua frase ti sei immortalato!). In usi scherz., fotografare, raffigurare: il fotografo lo ha immortalato ...
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rinfrescare
v. tr. e intr. [der. dell’agg. fresco1, col pref. rin-] (io rinfrésco, tu rinfréschi, ecc.). – 1. tr. a. Rendere di nuovo fresco o più fresco: mise il vino nel frigo per rinfrescarlo; r. [...] battaglia, la lite, riattaccarla. È com. solo nell’espressione, usata spesso ironicam., r. la memoria (se non si ricorda di pagarmi, penserò io a rinfrescargli la memoria, a rammentarglielo). 2. intr. (aus. essere e avere) a. Con riferimento al tempo ...
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labile
làbile agg. [dal lat. tardo labĭlis, der. di labi «scivolare, cadere, scorrere»]. – 1. a. letter. Che scorre giù, che scivola: al sussurro canoro Del l. rivo (Pascoli). b. In chimica, lo stesso [...] tutte l. (Boccaccio). b. Che va via facilmente, che sfugge presto: avere una memoria l., debole; ricordi, sentimenti, impressioni l.; cominciaron canti Da mia memoria labili e caduci (Dante). c. Più com., passeggero, fugace: i beni mondani sono ...
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ritenere
ritenére v. tr. [dal lat. retinere, comp. di re- e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. non com. Tenere di nuovo. 2. a. non com. Trattenere, rattenere, contenere: r. il passo, il respiro, [...] così debole, così labile che non ritiene i nomi, che ritiene poco o nulla; coll’aiuto di una memoria non infelice, ritenni in mente le parole (Goldoni); sostantivato, quasi prov.: non fa scienza, Sanza lo ritenere, avere inteso (Dante). 3. a. Non ...
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oscilloscopio
oscilloscòpio s. m. [comp. di oscill(azione) e -scopio]. – Strumento che permette la visualizzazione e la misura di fenomeni oscillatorî (o comunque variabili nel tempo). Nel passato a [...] asse dei tempi»). In partic.: o. a due, a più tracce, che consentono la visualizzazione di due o più fenomeni distinti contemporaneamente; o. a memoria, nei quali i fosfòri dello schermo rendono persistente la traccia di un fenomeno transitorio; o. a ...
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reminiscenza
reminiscènza s. f. [dal lat. tardo reminiscentia, der. di reminisci «ricordare»]. – 1. Il ricordarsi in modo vago e impreciso di una cosa quasi dimenticata: se si desta ancora in te qualche [...] come corrispondente del gr. ἀνάμνησις, che nella terminologia platonica si distingue da μνήμη «memoria» indicando un momento della conoscenza delle idee che, presenti nella memoria (l’anima le ha conosciute prima di scendere nel corpo), vengono come ...
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salvare
v. tr. [lat. tardo salvare, der. di salvus «salvo»]. – 1. a. Mettere in salvo, sottrarre a un pericolo, liberare da un danno grave e il più delle volte sicuro; in partic., sottrarre alla morte, [...] Mettere in serbo, serbare, conservare: ho salvato un po’ di formaggio per la cena; questa distanza misurerai rettamente, salvando in memoria il numero che essa conterrà (Galilei); fig., s. la pancia per i fichi (v. fico2, n. 2). ◆ Part. pass. salvato ...
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venerare
v. tr. [dal lat. venerari (e anche, raram., venerare attivo), termine del linguaggio religioso, connesso con Venus -nĕris, Venere] (io vènero, ecc.). – Fare oggetto di devozione religiosa, di [...] : v. Dio, la Vergine; v. le reliquie di un santo; la miracolosa immagine che si venera nel nostro santuario; v. la memoria di un defunto; visse fino a tardissima età, amato e venerato da tutti. Si usa talvolta con valore attenuato, per introdurre una ...
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mnemocidio
s. m. L’annientamento della memoria storico-culturale di un popolo, base e fondamento della sua stessa esistenza, attraverso la rimozione dei segnali spazio-temporali rappresentati da monumenti, [...] della popolazione, tanto che spesso, insegna la Storia, «il genocidio si coniuga con lo mnemocidio», lo sterminio della memoria collettiva. (Stampa.it, 5 maggio 2018, Opinioni).
Composto mediante la giustapposizione dei confissi mnemo- e -cidio ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso di ulteriori occasioni. In particolare,...
memorizzazióne In informatica e in elettronica, registrazione di dati in un dispositivo di memoria. Qualunque dispositivo di m. informatica è organizzato in una serie finita di celle (che possono essere basate su diversi principi tecnici), ciascuna...