matematicamatemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, [...] intesa come scienza della quantità discreta) e delle misure (geometria, intesa come scienza dell’estensione, cioè della quantità tecniche di calcolo, hanno esteso il campo d’indagine della matematica al di là di ciò che è certo in senso ...
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discretodiscréto agg. [dal lat. discretus, part. pass. di discernĕre «discernere»]. – 1. letter. ant. a. Che ha discrezione, cioè capacità di discernimento: appo coloro che d. erano (Boccaccio); anni [...] in qualche caso, sinon. di digitale2 o numerico). In partic.: in matematica, di un insieme di punti (di una retta, di un piano, «localizzato» (e in contrapp. a esteso, diffuso): sorgente discreta. 7. s. m. Delegato eletto dal capitolo provinciale dei ...
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somma
sómma s. f. [lat. sŭmma, propr. «il punto più alto», femm. sostantivato dell’agg. sŭmmus «sommo»]. – 1. a. In matematica, il risultato dell’operazione di addizione e, nell’uso corrente ma meno [...] ., somma di denaro, o assol. somma, una determinata quantità di denaro: depositare una s. in banca; aveva nel portafoglio una discreta s.; mi è costato una bella s.; si può acquistare per una piccola s.; perdere forti s. al gioco; arrischiare grosse ...
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insieme
insième (ant. insème) avv. e s. m. [lat. ĭnsĕmul, rifatto nel lat. volg. in *insĕmel per sostituzione di semel «una volta» a simul «insieme»]. – 1. avv. Esprime in genere i seguenti rapporti: [...] , arruolare); mettere i. un bel gruzzolo, una discreta sommetta, una immensa fortuna (raggranellare, costituire a poco di raffinatezza; è tutto l’i. che non va. b. In matematica (dove è anche usato il plur. insiemi), il termine esprime un’idea ...
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divergere
divèrgere v. intr. [dal lat. mod. (Keplero, 1611) divergere, foggiato in contrapp. a convergere; cfr. il lat. tardo devergĕre «tendere in basso»] (io divèrgo, tu divèrgi, ecc.; non usato al [...] divergevano dai suoi. Non com., scostarsi dall’argomento principale del discorso o sim. 2. In matematica, tendere all’infinito, detto, per es., di una variabile (continua o discreta). ◆ Part. pres. divergènte, anche come agg. e s. m. (v. la voce ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] un uso che in quei due secoli 16° e 17° ebbe una discreta diffusione: e fu scelta la prima soluzione. L’ortografia di compromesso sancita due catene polinucleotidiche è sinistrorsa e non destrorsa. In matematica, z, senza punto e per lo più minuscola, ...
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matematica discreta
matematica discreta settore di studi della matematica che tratta oggetti che possono assumere solo valori discreti (in pratica numeri interi). La maggior parte di questi oggetti, se non sono in numero finito, appartengono...
Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla m. applicata compete l’elaborazione di...