pelo
pélo s. m. [lat. pĭlus, di origine sconosciuta]. – 1. a. Produzione epidermica filiforme e flessibile, costituita da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprende uno scapo o porzione [...] il gatto per il verso del p. o contro pelo; animali che in certe stagioni perdono il p.; il lupo perde il p. ma non il vizio, prov. (v. lupo); cane da pelo, per la caccia alla selvaggina costituita da mammiferi (in contrapp. a cane da penna per la ...
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gola
góla s. f. [lat. gŭla]. – 1. a. Termine generico con cui si designa soprattutto la faringe orale e la parte alta del tubo laringo-tracheale e dell’esofago: malattie della g., le affezioni morbose [...] parallelo più piccolo (circonferenza di gola). 5. In falegnameria, incastro a gola (detto anche a gola di lupo, e meno propriam. a bocca di lupo), particolare forma ad arco di cerchio della battuta verticale delle ante apribili di un infisso o di un ...
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lupetto
lupétto s. m. [dim. di lupo]. – 1. a. Il piccolo del lupo, o anche il cucciolo del cane lupo. b. Vezzeggiativo di bambino che mangia molto e mostra buon appetito. 2. Nome dato nel Lazio alle [...] specie di pesci del genere blennio; anche al femm., lupetta. 3. Nome con cui sono indicati i più piccoli fra i giovani esploratori, dai 7 agli 11 anni. 4. Nella locuz. collo a l., tipo di maglione dal ...
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capra
s. f. [lat. capra]. – 1. a. Ruminante appartenente alla famiglia bovidi, sottofamiglia caprini, il cui addomesticamento risale al periodo preistorico. Nell’uso com. il nome è riferito in partic. [...] un partito che soddisfi a opposte esigenze, con allusione alla storiella-indovinello del barcaiolo che, dovendo traghettare oltre il fiume un lupo, una capra e dei cavoli, portando una cosa per volta, seppe evitare che la capra restasse insieme al ...
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vescia
véscia s. f. [der. del lat. tardo vissire (in glosse), sinon. di pedĕre «far peti»] (pl. -sce). – 1. a. Peto che non fa rumore, scoreggia silenziosa (sinon. di loffa). b. fig., tosc. ant. o raro. [...] spore in forma di polvere bruna; alcune vesce sono mangerecce da giovani e sono note col nome di vesce di lupo o peti di lupo. V. di terra, nome dei funghi del genere bovista; v. stellate, nome delle varie specie del genere geastro. ◆ Accr. vescióna ...
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licantropo
licàntropo s. m. [dal gr. λυκάνϑρωπος, comp. di λύκος «lupo» e ἄνϑρωπος «uomo»]. – Persona affetta da licantropia; è termine usato in letteratura e nella novellistica più che nel linguaggio [...] scient., corrispondente all’immagine del lupo mannaro nella superstizione pop., soprattutto ottocentesca. ...
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licaone2
licàone2 (o licaóne) s. m. [lat. scient. Lycāon, nome di genere, dal nome di Licaone (lat. Lycāon -ŏnis, gr. Λυκάων -ονος), mitico re degli Arcadi, che fu da Giove trasformato in lupo]. – Carnivoro [...] famiglia canidi (lat. scient. Lycaon pictus) che vive nelle savane africane a sud del Sahara: ha la statura di un lupo, pelo biancastro o arancione macchiato di nero, orecchi grandi e zampe molto lunghe; vive in branchi composti da una ventina di ...
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lico-
[dal gr. λύκος «lupo»; lat. scient. lyco-]. – Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, derivate dal greco o formate modernamente, che significa «lupo». ...
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alsaziano
agg. e s. m. (f. -a). – Dell’Alsazia, regione compresa tra i Vosgi e il Reno, nella Francia di nord-est: la pianura a., la popolazione a.; abitante o nativo dell’Alsazia. Polli a., razza di [...] polli dell’Alsazia e della Renania; lupo a., o lupo d’Alsazia, o anche, sostantivato, un alsaziano, altro nome del cane da pastore tedesco. ...
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mannaro
agg. [voce di origine merid., continuazione di un lat. pop. (lupus) *hominarius, der. di homo -mĭnis «uomo»]. – Nell’espressione lupo m.: v. lupo e cfr. licantropo. ...
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Duca di Guascogna (sec. 8º). Succeduto (768) al cugino Waifar, appoggiò e accolse presso di sé il duca Hunald di Aquitania nella sua ribellione contro Carlo Magno. Questi però avanzò con le sue truppe costringendo L. a sottomettersi e a cedere...
Zoologia
Specie (Canis lupus) di Mammifero Carnivoro Canide (alla quale appartengono anche le razze canine).
È il più grande dei Canidi, con dimensioni variabili regionalmente (nei maschi al massimo 90 cm di altezza al garrese, 170 cm di lunghezza,...