natura non facit saltus
(lat. «la natura non fa salti»). – Sentenza con la quale si intendeva affermare che ogni cosa in natura avviene secondo leggi fisse e per gradi; la formula, di origine scolastica, [...] si trova nella forma tradizionale in C. Linneo, Philosophia botanica (1751) cap. 27, ma già era presente in G. W. Leibniz, Nouveaux essais (1704) IV, 16, 12, nella forma Tout va par degrés dans la nature, et rien par saut, propr. «tutto va per gradi ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] assoluto, lo scenario metafisico di ogni evento naturale (definito come Sensorium Dei); concezione alla quale si contrappone Leibniz, che afferma la relatività dello spazio, considerandolo, analogam. al tempo (ordine delle successioni), come l’ordine ...
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necessario
necessàrio agg. e s. m. [dal lat. necessarius, der. di necesse, agg. neutro, comp. di ne e cedĕre, propr. «da cui non c’è modo di ritirarsi»]. – 1. agg. a. Che è per necessità; raro con uso [...] (in opposizione a possibile e contingente): Ente n., Dio; conseguenza, premessa n., in logica; verità necessarie (o di ragione), in Leibniz, quelle la cui negazione è non solo falsa ma assurda (in contrapp. alle verità contingenti o di fatto); nel ...
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ottimismo
s. m. [dal fr. optimisme, der. del lat. optĭmus «ottimo»]. – 1. Nel linguaggio com., la disposizione psicologica che induce a scegliere e considerare prevalentemente i lati migliori della realtà, [...] cauto ottimismo. 2. Nel linguaggio filos., termine con cui ci si riferisce generalmente alla dottrina esposta da G. W. Leibniz (1646-1716) nella Teodicea (propriam. o. assoluto), secondo la quale Dio, tra tutti gli infiniti mondi possibili conosciuti ...
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isocrona
iṡòcrona s. f. [uso sostantivato dell’agg. isocrono]. – In matematica, curva piana, detta anche i. paracentrica, che risolve il problema, proposto da G. W. Leibniz, di trovare la curva, giacente [...] nel piano verticale, tale che un punto pesante, cadendo lungo essa senza attrito, percorra archi di curva uguali in tempi uguali ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] (m. di Pascal, 1642) o anche operazioni più complesse realizzate come sequenze di operazioni semplici (m. di Leibniz, 1671), si giunge alla progettazione di sistemi meccanici programmabili basati sull’impiego di schede perforate per la trattazione di ...
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continuita
continuità s. f. [dal lat. continuĭtas -atis]. – 1. Qualità d’esser continuo, estensione non interrotta nel tempo, o anche nello spazio: c. d’un moto; impiego che ha carattere di c.; c. di [...] l’intero plasma germinale agli individui delle generazioni successive. b. In filosofia, principio (o legge) di c., secondo Leibniz, affermazione del fatto che, nell’universo, ogni mutamento e ogni differenza possono essere ridotti a una graduazione ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] l’uomo ha di sé in quanto pensiero, ed è, pertanto, contrapposto alla materia (sostanza estesa); analogam., nella filosofia di Leibniz, lo spirito è la forma più alta assunta dalla monade, è l’anima ragionevole che, distinguendo l’uomo dal semplice ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] di qui il modo prov. il m. non fu fatto in un giorno, che si usa ripetere a chi si mostra troppo impaziente); Leibniz riteneva che il m. presente fosse il migliore di tutti i m. possibili; la macchina del m., letter., l’universo considerato nella sua ...
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sufficiente
sufficiènte (o sufficènte; ant. sofficiènte) agg. [dal lat. sufficiens -entis, part. pres. di sufficĕre «bastare», comp. di sub- e facĕre «fare»; il sign. 2 ricalca il fr. suffisant]. – 1. [...] A è verificata, deve esserlo anche B (cioè che A implica B; v. anche necessario). Per il principio di ragione s., in Leibniz, v. ragione, n. 1 b. Come s. m., con valore neutro, quanto basta, quanto è sufficiente: ha appena il sufficiente per vivere ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di Boineburg: gli incarichi che ebbe da questo...
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scienziato e filosofo, Leibniz ha esercitato (e continua a esercitare) un’influenza profonda sulla cultura occidentale. Scopritore,...