precarizzare
precariżżare v. tr. [der. di precario1, n. 3]. – Rendere precario un lavoro o un lavoratore. Come rifl. e intr. pron., precarizzarsi, diventare precario, restare precario, cioè non disporre [...] di un’occupazione stabile ...
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anergate
anèrgate s. m. [lat. scient. Anergates, comp. di an- priv. e del gr. ἐργάτης «lavoratore»]. – Genere di formiche in cui manca la casta delle operaie e che perciò vivono parassite in formicai [...] di altre specie ...
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cottimo
còttimo s. m. [prob. dal lat. quotŭmus «quale?, di qual numero?»]. – 1. Forma di retribuzione per la quale il lavoratore è rimunerato in base al risultato ottenuto anziché in base alla durata [...] , pagare a c.; dare, affidare, assegnare, assumere un lavoro a c.; fare un c., prendere o dare un lavoro a cottimo. Anche il lavoro retribuito con tale sistema. 2. Antico tributo a carattere di dazio che i consoli veneti in Levante, a Londra e ...
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bergamino
s. m. [dal nome della città di Bergamo; cfr. bergamina]. – 1. Imprenditore zootecnico della pianura lombarda, proprietario di una mandria di bovini da latte ma non conduttore dell’azienda agricola, [...] che esercita di solito la transumanza stagionale del bestiame. 2. estens. Lavoratore addetto all’allevamento di bovini da latte. ...
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stivatore
stivatóre s. m. (f. -trice) [der. di stivare]. – Lavoratore portuale o aeroportuale che esegue le operazioni di stivaggio delle merci sulle navi o sugli aerei. ...
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garzone
garżóne s. m. [dal fr. garçon, che è dal franco *wrakjo]. – 1. ant. e poet. Giovane, giovinetto: fanciullo è infino a’ sette anni, e g. infino a’ quattordici (Buti); obliano I g. le danze (Foscolo). [...] : il g. dell’oste, del lattaio, del fornaio; g. di stalla. Nelle campagne, in Toscana, uomo assunto per aiuto nel lavoro dei campi. In queste accezioni, è usato anche il femm. garzóna. b. Nel linguaggio marin., g. o g. di bordo, sinon. non più in ...
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sindacare
(ant. sindicare) v. tr. [der. di sindaco] (io sìndaco, tu sìndachi, ecc.). – 1. Controllare individui, enti, amministrazioni e il loro operato, spec. per quanto riguarda lo svolgimento delle [...] di qualcuno; non voglio s. su nulla e su nessuno; immagina che tutti vogliano s. sulla sua condizione di lavoratore clandestino (Dacia Maraini). ◆ Part. pass. sindacato, anche come agg., nel linguaggio econ. e finanz.: società sindacata, sottoposta a ...
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partitante1
partitante1 s. m. [der. di partita1, nel sign. generico di «parte»]. – Sinon. region. di compartecipante, cioè la parte rappresentata dal lavoratore nei contratti di compartecipazione agraria. ...
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demiurgo
s. m. [dal lat. demiurgus, gr. δημιουργός «artefice, ordinatore», propr. «lavoratore pubblico», comp. di δήμιος «del popolo» e ἔργον «opera»] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Nell’antica Grecia: [...] a. Nome con cui venivano designati gli artigiani liberi, in contrapposizione agli schiavi. b. Magistratura cittadina o federale, per lo più collegiale, che trattava questioni d’interesse pubblico. 2. a. ...
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agricoltore
agricoltóre s. m. (f., non com., -trice) [dal lat. agricultor -oris, comp. di ager agri «campo» e cultor «coltivatore»]. – Chi esercita un’attività agricola, sia come responsabile della conduzione [...] del fondo (proprietario, enfiteuta, usufruttuario, affittuario) sia come prestatore d’opera o lavoratore. Con sign. più limitato, nel linguaggio giur., l’imprenditore agricolo. ...
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In senso giuridico-sociale, soggetto del contratto di lavoro che si obbliga mediante retribuzione a prestare le proprie energie di lavoro, fisiche o intellettuali, alle dipendenze dell’imprenditore (l. subordinato). Anche la persona che nel...
indipendente, lavoratore
Laura Pagani
Tipologia di lavoratore che si distingue dal lavoratore dipendente (➔ dipendente, lavoratore) per il grado di autonomia decisionale e per l’assunzione di responsabilità. Il lavoratore i. coordina gli...