stricninismo
s. m. [der. di stricnina]. – Intossicazione acuta da stricnina, decorrente con contrazioni toniche e cloniche della muscolatura della faccia e della nuca, seguite da contrazione tetanica [...] , arresto temporaneo o definitivo del respiro: viene curata con la somministrazione di farmaci ad azione anticonvulsivante ma non depressiva (benzodiazepine) associata a lavanda gastrica e ricorrendo, se necessario, alla respirazione artificiale. ...
Leggi Tutto
spermicida
agg. e s. m. [comp. di sperma e -cida] (pl. m. -i). – Che provoca la morte degli spermatozoi, a scopo antifecondativo: crema, lavanda s.; e come sost.: un potente spermicida. ...
Leggi Tutto
spica
s. f. – 1. Variante ant. o poet. di spiga. Fasciatura a spica (o a spiga), tipo di bendaggio praticato con fasce di garza incrociate (fasciatura a 8) ed embricate così da ricordare una spiga di [...] grano. 2. Nome tosc. di una delle specie di lavanda (cfr. spigo). ...
Leggi Tutto
baia2
bàia2 s. f. [dal fr. baille, che è il lat. *baiula (aquae) «portatrice (d’acqua)»]. – Tinozza di doghe di legno, cerchiate di ottone, usata in passato a bordo delle navi per la lavanda dell’equipaggio. ...
Leggi Tutto
spigonardo
(o spigo-nardo) s. m. (meno com. spiganardo e spicanardo m. o f., e spicanardi f.) [dal lat. spica nardi «spiga del nardo»]. – Nome di una lavanda coltivata per profumeria e raramente inselvatichita [...] in Sicilia e Gargano (Lavandula dentata). Con sign. più ampio, sinon. di spigo ...
Leggi Tutto
acquamanile
s. m. [dal lat. mediev. aquamanile]. – Vaso di metallo o maiolica, in uso nel medioevo, destinato a contenere acqua per lavarsi le mani prima e dopo i pasti, fornito di un’ansa per versare [...] e di un piede su cui era poggiato, abitualmente su un piatto o su una conca; era spesso foggiato a forma di figura umana o animale. La chiesa si serve tuttora dell’acquamanile in alcune cerimonie come la lavanda dei piedi il giovedì santo, ecc.TAV. ...
Leggi Tutto
olio
òlio (region. òglio) s. m. [lat. ŏleum, dal gr. ἔλαιον]. – Nome generico di numerose sostanze di origine vegetale, animale o minerale, liquide a temperatura ordinaria, diverse per composizione e [...] le materie coloranti un olio vegetale (di lino, papavero, noce, canapa), cui si associano essenze (trementina, essenza di lavanda, di spigo, di rosmarino, di petrolio) per rendere più fluidi i colori, e vernici per aumentare la vivezza dei ...
Leggi Tutto
proctoclisi
proctocliṡi s. f. [comp. di procto- e gr. κλύσις «lavanda»]. – In terapia, modalità (ormai raramente adottata) di somministrazione per via rettale, per mezzo di una sonda molle di gomma o [...] plastica, di liquidi (soluzione fisiologica, soluzioni glicosate, ecc.) destinati a essere assorbiti dalla mucosa e a passare nel circolo sanguigno, per combattere stati di disidratazione dell’organismo. ...
Leggi Tutto
colonia2
colònia2 s. f. – Denominazione ellittica, assai frequente nell’uso, dell’acqua di Colonia (traduz. del ted. Kölnischwasser e del fr. eau de Cologne), profumo molto noto, costituito in genere [...] da una soluzione alcolica di olî essenziali (di bergamotto, limone, arancio, lavanda, rosmarino), in proporzione varia secondo i tipi, di caratteristica volatilità e freschezza, che prende il nome dalla città ted. di Colonia dove il detentore della ...
Leggi Tutto
profumare
v. tr. e intr. [der. di profumo]. – 1. tr. Rendere odoroso cospargendo o impregnando di profumo: p. la biancheria; p. la camicetta, la giacca, il fazzoletto; profumarsi le mani, i polsi, i [...] sostanze odorose. Nel rifl., cospargersi i vestiti o parti del corpo di profumo: si profuma troppo; profumarsi di violetta, di lavanda. 2. intr. (aus. avere) Emanare un buon odore, sia naturalmente, sia per essere stato o essersi cosparso di profumo ...
Leggi Tutto
Nome comune di alcune specie del genere Lavandula (v. fig.), famiglia Lamiacee, originarie del Mediterraneo, Etiopia, India, e comunemente coltivate per le proprietà aromatiche. Tra queste, la più diffusa è Lavandula officinalis, spontanea in...
Medicina
Pratica terapeutica di irrigazione e lavaggio di cavità, mediante acqua sterile o soluzioni medicate, per la detersione di prodotti patologici, l’asportazione di corpi estranei, la neutralizzazione e la rimozione di veleni introdotti...