disorrevole
diṡorrévole agg. [variante di disonorevole, per sincope e assimilazione; cfr. orrevole], ant. – Che rende indegno d’onore, quindi spregevole, abietto, o di aspetto tale da togliere decoro [...] e rispettabilità: messer Forese, cavalcando e ascoltando Giotto, ... cominciò a considerarlo e da lato e da capo e per tutto, e veggendo ogni cosa così disorrevole ... cominciò a ridere (Boccaccio). ◆ Anticam. furono in uso anche l’avv. ...
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principato
s. m. [dal lat. principatus -us «primato, sovranità», der. di princeps -cĭpis: v. principe]. – 1. ant. o letter. Primato, come condizione o situazione di preminenza: Giotto ... teneva fra [...] i pittori in Italia il p. (Vasari); dirigo a voi la signora perché tenete il p. della bellezza e delle arti (Foscolo); nessuna ragione si troverà che le tolga [alla nostra specie] quel p. che l’antichissimo ...
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richiedere
richièdere (ant. richièrere o richèrere) v. tr. [lat. pop. requaerĕre (per il class. requirĕre), comp. di re- e quaerĕre «chiedere»] (coniug. come chiedere; part. pass. richièsto, ant. richèsto). [...] molta cura. 4. ant. Chiamare in tribunale, citare in giudizio: accusata la donna, la fece richiedere (Boccaccio); Giotto comparì, e fa richieder lui, addomandando fiorini dua della dipintura (Sacchetti). ◆ Part. pres. richiedènte, frequente anche ...
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sublimita
sublimità s. f. [dal lat. sublimĭtas -atis]. – L’essere sublime, qualità di sublime; altissimo grado di bellezza, o di spiritualità, o di nobiltà d’animo e di sentimenti: la s. di un’opera [...] d’arte, della natura; la s. della Bibbia, la s. della poesia di Omero, della pittura di Giotto; la s. di un concetto, di un gesto; i premi tutti ... che Gloria e gloriosi non siano, macchiano sempre e minorano la s. d’ogni impresa (Alfieri); questa ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] specifico, deve essere accompagnato da un agg.: v. decorativi, illustrativi, di movimento, ecc.; così, per es., si dice che Giotto ha realizzato nella sua pittura v. spaziali (v. spazialità); che nella pittura di Simone Martini o nella scultura di ...
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antologia
antologìa s. f. [dal gr. ἀνϑολογία, propr. «raccolta di fiori», comp. di ἄνϑος «fiore» e -λογία dal tema di λέγω «scegliere»]. – Raccolta di passi in prosa o in versi di varî autori (solitamente [...] di una scelta di pitture, sculture, ecc. di uno o più artisti (a. della pittura senese; a. degli affreschi di Giotto); anche, scelta dei film particolarm. significativi di un periodo della storia del cinema o della produzione di un solo regista ...
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trasfigurazione
trasfigurazióne (ant. transfigurazióne) s. f. [dal lat. transfiguratio -onis]. – L’atto, il fatto di trasfigurare, di trasfigurarsi; mutamento di figura o di aspetto o di espressione: [...] l’episodio e che si celebra il 6 agosto; con uso per lo più assol., rappresentazione pittorica o plastica della scena della trasfigurazione: la T. di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni di Padova; la T. di Raffaello, nella Pinacoteca Vaticana. ...
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konya
kònya s. m., invar. – Nome (propr. tappeto di Konya) di un tipo pregiato di tappeti lavorati nella omonima città della Turchia asiatica, importante centro dell’arte medievale turca: hanno ordito [...] generalmente rosso, con disegni azzurri e gialli di vasi, fiori e foglie fortemente stilizzati, come appare da alcuni esemplari conservati nel museo di Ístanbul e da altri rappresentati in opere figurative (per es., in affreschi di Giotto a Padova). ...
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scuro1
scuro1 agg. e s. m. [lat. obscūrus, con aferesi della sillaba iniziale]. – 1. agg. a. Oscuro, poco illuminato; che è privo, parzialmente o del tutto, di luce: un luogo s.; un antro s. e tenebroso; [...] , caduto in dimenticanza, non apprezzato (cfr. il molto più com. oscuro): Credette Cimabue ne la pittura Tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, Sì che la fama di colui è scura (Dante). c. Triste, funesto: tempi s.; gli anni s. della guerra; ant ...
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provvisionare
provviṡionare (anche proviṡionare, provvigionare, provigionare) v. tr. [der. di provvisione] (io provviṡióno, ecc.), ant. – Provvedere di stipendio, tenere alle proprie dipendenze mediante [...] corresponsione di stipendio, paga o salario: fu Giotto ... provvisionato di cento fiorini d’oro l’anno dal Comune di Firenze (Vasari); i marinari ... son provvisionati come i soldati a cavallo, avendo circa a trenta scudi l’anno (Magalotti). Più ...
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Pittore, architetto e scultore (Colle di Vespignano in Mugello probabilmente 1267 - Firenze 1337). Massimo protagonista della civiltà artistica gotica italiana, rinnovò radicalmente il linguaggio figurativo. A partire dagli anni Novanta del...