cre¿pe2
creˆpe2 〈krèep〉 s. f., fr. [lo stesso etimo della voce prec.]. – Leggera sfoglia di pasta (in ital. crespella), fatta con farina, uova, latte o crema di latte, sale o zucchero e liquori, secondo [...] gli usi cui è destinata, e cotta in padellino imburrato o su piastra rovente; può essere servita così com’è, oppure con ripieno, dolce (crema, marmellata) o rustico (formaggio, besciamella, ecc.). ...
Leggi Tutto
fonduta
(o fondùa) s. f. [adattam. di voce piem., che è dal fr. fondue (v.)]. – Pietanza piemontese costituita da una densa crema ottenuta per fusione a bagnomaria del formaggio fontina, amalgamata con [...] panna e tuorli d’uovo; si serve caldissima, spesso ricoperta da fettine di tartufo bianco ...
Leggi Tutto
crescenza
crescènza s. f. [der. di crescere; cfr. lat. crescentia]. – 1. Il crescere, crescita: era di salute molto cagionevole nel periodo della c.; a c., detto soprattutto di abiti per bambini confezionati [...] .). 2. ant. Il crescere delle acque di un fiume, straripamento a causa di piena o d’altro. 3. Specie di formaggio a pasta molle, prodotto in Lombardia con latte di vacca non scremato, a maturazione rapidissima, analogo allo stracchino o al raveggiolo ...
Leggi Tutto
quartirolo
quartiròlo s. m. [der. di quarto]. – 1. In agraria, il fieno che si ottiene dal quarto taglio dei prati: falciare il q.; anche in funzione di agg.: fieno q. (e analogam. erba quartirola, ecc.). [...] 2. Formaggio lombardo di tipo crudo, a pasta molle e a maturazione rapida, prodotto in forme parallelepipede di 1-2 kg. Il nome deriva prob. dal fatto che è ottenuto da latte di vacche nutrite con fieno quartirolo. 3. Antica unità di misura bolognese ...
Leggi Tutto
pasticciato
agg. [der. di pasticcio]. – In gastronomia, di vivanda condita con burro, formaggio, sugo, talora anche carne tritata, e passata poi in forno: maccheroni p.; lasagne p.; polenta pasticciata. ...
Leggi Tutto
trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] altro: e ci furon fin quelli che la trovarono brutta affatto (Manzoni); trovi buono questo vino?; ho assaggiato il formaggio e l’ho trovato eccellente; ho trovato il conto piuttosto caro; trovi divertente questa commedia?; trovo lo scherzo di pessimo ...
Leggi Tutto
pasto2
pasto2 s. m. [lat. pastus -us, der. di pascĕre «pascere», part. pass. pastus]. – 1. a. L’atto del mangiare, soprattutto in quanto si compie ogni giorno e a ore determinate, per il proprio sostentamento, [...] un p. sostanzioso, abbondante, luculliano; un p. leggero, frugale; il suo p. serale è in genere costituito da verdura, formaggio e frutta. Con accezione più generica: dopo morti, siamo tutti destinati a divenire pasto dei vermi; La bocca sollevò dal ...
Leggi Tutto
punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia [...] minima, quella che può essere presa con la punta di un coltello o di un cucchiaio o d’altro: assaggerò un pezzettino di formaggio, ma solo una p.; bisogna aggiungere all’acqua una p. di sale; ravviverei il colore con una p. di rosso. Frequente in ...
Leggi Tutto
fontina
s. f. [voce piem., di origine sconosciuta]. – Formaggio grasso a pasta morbida, tipico di alcune zone piemontesi, e spec. della Val d’Aosta, prodotto con latte intero di mucca. ...
Leggi Tutto
spannarola
spannaròla s. f. [der. di spannare1]. – Nella fabbricazione del formaggio grana, attrezzo di alluminio, di forma simile a un piatto, con il quale si rompe e si rivolta, dagli strati superficiali [...] a quelli più bassi, il coagulo (cagliata), allo scopo di uguagliarne la temperatura ...
Leggi Tutto
Prodotto alimentare ottenuto dalla coagulazione del latte o della crema.
Fabbricazione
I f. sono prodotti con latte di vacca, di capra, di pecora, di bufala, o anche misto e vengono smerciati in forme varie (cilindrica, quadrata, sferoidale,...
Filosofo italiano (Milano 1914 - Illasi, Verona, 2008). Allievo di A. Banfi, si laureò in filosofia all’Università Statale di Milano con una tesi sul concetto di «Tecnica artistica», argomento che sarà poi materia di approfondimento scientifico...