posata3
posata3 s. f. [der. di posare, nel sign. di «deporre, mettere giù»]. – 1. Ciascuno degli utensili, generalm. di metallo, usati per preparare e per servire a tavola le vivande, tagliarle e portare [...] il cibo alla bocca (in partic., cucchiaio, forchetta e coltello); per lo più al plur., con valore collettivo: posate d’argento, d’acciaio inossidabile; un servizio di posate per dodici; posate da cucina, da tavola, da portata; posate da pesce, da ...
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schifare
v. tr. e intr. [der. di schifo1]. – 1. ant. a. tr. Evitare: giammai schermidor non fu sì accorto A schifar colpo (Petrarca); arebbono facilmente schifata questa tempesta (Guicciardini); fu cagione [...] ; mi sono schifato dei suoi maneggi; ci siamo schifati di questa situazione; se non ti schifi, userò la tua forchetta. b. Provocare schifo; nauseare, disgustare: il suo contegno mi ha schifato; assistere a queste porcherie mi schifa profondamente; ha ...
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rebbio
rébbio s. m. [dal franco ripil «pettine con denti di ferro»]. – 1. Ciascuna delle punte della forca, del forcone e del tridente, del forchettone o della forchetta e sim.: questo forcone ha i r. [...] spuntati; il tridente ha tre r.; le forchette da tavola hanno in genere quattro denti o rebbî. 2. estens. a. Ciascuno dei due bracci del diapason. b. Ciascuno dei due bracci delle manette usate per il trasferimento dei detenuti. ...
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pirone1
piróne1 s. m. [der. di piro], ant. o region. – 1. Cavicchio, piolo, e quindi anche bischero di uno strumento musicale a corde. 2. region. Forchetta; con questo sign., è voce d’uso in gran parte [...] del Veneto (da dove si è diffusa anche nel croato della costa adriatica e nel greco moderno). 3. In marina, sinon. di tarozzo ...
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pesce
pésce s. m. [lat. pĭscis]. – 1. a. Nome dei vertebrati acquatici inferiori con scheletro interno cartilagineo o osseo (v. pesci1); nel linguaggio com. si comprendono erroneamente sotto questo nome [...] ; frittura di p.; zuppa di p.; p. crudo alla giapponese; spinare, pulire, friggere, arrostire il p.; posate da p., forchetta e coltello di forma speciale, particolarmente adatta per questo tipo di vivanda; spesso in contrapp. a carne: preferire il p ...
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oro
òro s. m. [lat. aurum]. – 1. Elemento chimico, metallo nobile (simbolo Au, numero atomico 79, peso atomico 196,97), di colore giallo lucente, resistente agli agenti atmosferici e a quasi tutti i [...] finisce per aumentare considerevolmente il costo finale sopportato dalla collettività: lo scandalo delle carceri d’o., ecc.); penna d’o., forchetta d’o., bacchetta d’o., e sim., titoli attribuiti talvolta in gare nazionali (e per lo più concretamente ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] , all’ambiente e sim.); p. in modo corretto, scorretto; p. con garbo, con eleganza, in modo forbito; p. in punta di forchetta, con parole affettatamente scelte; p. in grammatica, pop., correttamente; parla come un libro stampato (v. libro, n. 1 c); p ...
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reggiposata
s. m. [comp. di reggere e posata2], invar. – Piccolo arnese da tavola, di cristallo, di metallo o di altro materiale, su cui si appoggia l’estremità della forchetta o del coltello, per non [...] insudiciare la tovaglia ...
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brandire
v. tr. e intr. [der. di brando1, propr. «afferrare un’arma»] (io brandisco, tu brandisci, ecc.). – 1. tr. Impugnare con forza ed energia un’arma o altro oggetto alzandolo o agitandolo in atto [...] estens., con sign. generico: brandì il foglio e glielo mise sotto gli occhi con rabbia; tenendo brandita in aria la forchetta (Manzoni). 2. intr. (aus. avere), tosc. Vibrare, tremare, scuotersi: il palco brandisce sotto i passi della gente; il ponte ...
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inforcatura
s. f. [der. di inforcare]. – 1. L’atto, il modo d’inforcare. 2. Il punto in cui qualche cosa si divide come la forca nei due rebbî: nell’i. del ramo. In partic., la zona del corpo umano compresa [...] tra le radici degli arti inferiori. 3. Nel gioco degli scacchi, lo stesso che forchetta. ...
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FORCHETTA (dimin. dal lat. furca; fr. fourchette; sp. tenedor; ted. Gabel; ingl. fork)
Luigi Suttina
Risale a età remota l'usanza di recare i cibi alla bocca mediante un arnese adatto, con punte, che poté prendere modello da quelli adoperati...
forchetta
Struttura anatomica a forma di forcella: f. sternale, l’incisura mediana dell’estremo superiore dello sterno; f. della vulva, la commessura posteriore delle grandi labbra.