famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] ambito di due e anche tre generazioni: padri, figli, figlideifigli; per f. allargata, v. allargato; f. singola. In senso fig.: zephiro torna, e ’ l bel tempo rimena, E i fiori e l’erbe, sua dolce f. (Petrarca), cioè il suo seguito, la sua compagnia ...
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figlio
1. MAPPA È un FIGLIO qualsiasi persona considerata dal punto di vista dei genitori che lo hanno concepito e messo al mondo o che lo hanno adottato (f. maggiore, minore; f. adottivo; f. unico; [...] , espressioni e modi di dire
auguri e figli maschi
figlio d’arte
figliodeifiorifiglio della serva
figlio del peccato
figlio di Dio
figlio di nessuno
figlio di papà
figlio di primo letto
figlio di secondo letto
figlio di un cane, di buona donna, di ...
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corso2
córso2 s. m. [lat. cŭrsus -us, der. di cŭrrĕre «correre»]. – 1. a. ant. L’atto, l’esercizio del correre: In picciol c. mi parieno stanchi Lo padre e’ figli (Dante); alla lotta e al corso Io t’educai [...] , il corteo di persone mascherate, carri, ecc., per le vie di alcune città durante il carnevale, e c. deifiori, giro di carri e carrozze ornati di fiori, e spesso con ragazze in costume. b. Per estens., nome di vie che, per antica tradizione o per ...
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carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] rilievo dell’occhio. In senso collettivo, il complesso dei caratteri necessarî per la composizione di un testo a quelli esprimibili con numeri (peso, altezza, ecc., oppure numero di figli, di fiori, di uova, ecc.); c. sessuali primarî e secondarî, v ...
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cura
s. f. [lat. cūra]. – 1. a. Interessamento solerte e premuroso per un oggetto, che impegna sia il nostro animo sia la nostra attività: dedicare ogni c. alla famiglia, all’educazione deifigli, ai [...] avere c. della propria persona, dei proprî oggetti; avere c. del bestiame, deifiori, dell’orto; non darsi c pazienti, assidue, affettuose, materne, filiali; raddoppiare le c.; affidare i figli alle c. di un buon maestro. c. Impegno, zelo, diligenza: ...
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cohousing
s. m. inv. Condivisione di spazi e servizi da parte di chi vive in unità abitative indipendenti, ma situate in uno stesso complesso. ◆ Il modello è anglosassone e da decenni funziona molto [...] in italiano. Per chiarire il concetto ci vogliono quattro parole: abitazioni private, servizi condivisi. Non è una comune stile figlideifiori e neanche un condominio anonimo e spersonalizzante, ma un luogo (fisico e dell’anima) a mezza via tra l ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] visto uno dei tuoi figli, una delle tue nipoti; uno dei più facinorosi rimase ferito; è uno dei migliori alunni; è uno dei tanti, di accadevano; c’era una volta, cominciando una fiaba; Vissero i fiori e l’erbe, Vissero i boschi un dì (Leopardi); in ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] : t. in mano un libro, una borsa, un mazzo di fiori; t. in braccio, in collo un bambino, un cagnolino; t in gabbia; t. un figlio in collegio; nel passato c’era l’abitudine di t. i figli a balia; t. un nonostante gli assalti dei nemici: il caposaldo ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] ’uscio di casa; mi lasciò per salutare uno dei suoi ospiti; mi dispiace, ma debbo lasciarti; ci ha lasciati; lascia la moglie e tre figli; riferito anche a cose, concrete o astratte: toccarla: lascia stare quei fiori!; lasciar vivere, non molestare ...
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generare
v. tr. [dal lat. generare, der. di genus -nĕris «stirpe, nascita»] (io gènero, ecc.). – 1. Dare vita a un essere della stessa specie, detto di uomini, di animali, e per estens. anche di piante: [...] genere: un paese che ha generato molti illustri figli; la terra genera grande varietà di fiori; con senso più ampio, produrre: l’umidità il suo cammino Simil farebbe sempre a’ generanti (Dante), i figli avrebbero le stesse inclinazioni dei genitori. ...
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hippy
Margherita Zizi
I figli dei fiori
Nato in California alla fine degli anni Sessanta come movimento di contestazione giovanile, il movimento hippy si è poi propagato in tutto il mondo diventando essenzialmente un fenomeno di costume....
Moda
Tra la fine degli anni Novanta e il principio del Duemila, nel contesto della globalizzazione, la dimensione mitica dell'e. inteso come 'altro' è andata definitivamente scomparendo. L'e. è divenuto così una ricerca esistenziale individuale...