uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] vestire all’u. inglese; a uso, a somiglianza di: io non vorrei, per questo fatto, essere abbruciato vivo, a u. della fenice (Leopardi); senza la prep. di, come forma pop. tosc.: mi contenterò, invece, di portarvi domani all’oste del vicino paese, il ...
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cavalchina
s. f. [der. di cavalcare], venez. – Veglione mascherato; in partic., quello che veniva organizzato al teatro La Fenice di Venezia l’ultimo venerdì di carnevale. ...
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amomo
amòmo s. m. [dal lat. amomum, gr. ἄμωμον]. – 1. Pianta aromatica, oggi più nota con il nome di cardamomo, appartenente al genere Amomum delle zingiberacee che comprende una novantina di specie [...] dell’Asia tropicale, costituite da erbe rizomatose con spighe fiorali dense, multiflore. È pianta spesso menzionata dagli autori classici: la fenice ... Erba né biado in sua vita non pasce, Ma sol d’incenso lagrime e d’a. (Dante). 2. Pianta della ...
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appressare
v. tr. [der. di presso] (io apprèsso, ecc.). – Avvicinare, accostare: appressami la lampada. Più com. il rifl. appressarsi, avvicinarsi, in senso spaziale o temporale: m’appressai a lui per [...] parlargli; già s’appressava la sera; anticam., con questo sign., anche intr.: la fenice more e poi rinasce, Quando al cinquecentesimo anno appressa (Dante). ...
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post fata resurgam
〈... resùrgam〉. – Motto latino (propr. «risorgerò dopo la morte»), che allude alla leggenda della fenice, mitico uccello sacro agli antichi Egiziani: si usa per esprimere fiducia nella [...] propria capacità di risollevarsi dalle disavventure e di vincere le avversità del destino. Nella forma post fata resurgo («... risorgo») compare come divisa nello stemma di alcune località (Arsoli, Castellammare ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani [...] Persiani), con i caratteri dell’alfabeto a. e con lettura da destra a sinistra; cifre a., numeri a., v. arabico; araba fenice, v. fenice1. 2. s. m. La lingua parlata dagli Arabi, appartenente al gruppo meridionale delle lingue semitiche. In senso fig ...
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nardo
s. m. [dal lat. nardus o nardum, gr. νάρδος o νάρδον, voce di origine orientale]. – 1. Sostanza profumata, di origine orientale, forse ottenuta dall’olio della lavanda, in uso tra gli antichi: [...] non pasce, Ma sol d’incenso lagrime e d’amomo, E nardo e mirra son l’ultime fasce (Dante, con riferimento alla fenice, sul fondamento di Ovidio, Met. XV, 395 e segg.). 2. a. In botanica, genere di piante graminacee comprendente la sola specie Nardus ...
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simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; [...] precedente), linguaggio che fa uso di metafore, che nomina cioè una realtà per significare un’altra (come quando nella fenice viene adombrato Cristo); lingua s., o sia per metafore, o immagini, o simiglianze (Vico). 3. In partic., nelle diverse ...
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abbruciare
(ant. abbrugiare) v. tr. e intr. [der. di bruciare] (io abbrùcio, ecc.). – Forma ant. o letter. per bruciare: non vorrei, per questo fatto, essere abbruciato vivo, a uso della fenice (Leopardi); [...] ivi si abbrugiano ogni anno, nel giorno della solennità stabilito, le opere di Bacone, di Galileo (P. Verri); anche col sign. di riardere, scottare, bruciacchiare: sì che ’l viso abbrusciato non difese ...
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immortalita
immortalità s. f. [dal lat. immortalĭtas -atis]. – 1. L’essere immortale, condizione di chi, o di ciò che, è immortale: l’i. degli dèi; l’i. dell’anima. Anche in senso estens., fama durevole, [...] imperitura: aspirare all’i.; acquistare l’i. con una grande opera; consacrare all’i. un eroe. 2. In araldica, il rogo su cui è posta la fenice. ...
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Mitologia
Uccello sacro e favoloso degli Egiziani, di cui parlano poeti, scrittori e astrologi. Erodoto lo descrive simile a una grossa aquila, con piumaggio dai colori vividi e vari. La f. era originaria dell’Etiopia; qui viveva un lunghissimo...
(gr. Φοῖνιξ) Eroe eponimo dei Fenici; mandato dal padre Agenore a cercare la sorella Europa, giunse nella terra che da lui prese nome. Secondo altra tradizione egli stesso è il padre di Europa.