zerovirgola
zero virgola s. m. inv. (iron.) Valore numerico di consistenza minima, inferiore all’unità. ◆ Al limite si è disposti a rinunciare alla ricchezza, ma solo in cambio della visibilità, alla [...] , p. 1, Prima pagina) • C’è qualcuno che ci spiega per quale motivo signori con fatturati da migliaia di miliardi di euro e con migliaia di dipendenti facciano le notti per spartirsi uno zero virgola della società che edita il «Corriere della Sera ...
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mole1
mòle1 s. f. [dal lat. moles]. – 1. a. Edificio, costruzione monumentale di grosse proporzioni e di aspetto piuttosto massiccio; spesso determinato da aggettivi: la solenne m. del tempio; la superba [...] di Torino (progettato come sinagoga e successivamente sede del Museo del Cinema, la cui effigie figura sulle monete da 2 centesimi di euro, di conio italiano), così detto dal nome dell’architetto A. Antonelli che la iniziò nel 1863. b. Con senso più ...
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conto2
cónto2 s. m. [lat. tardo compŭtus]. – 1. Nome generico per indicare ogni calcolo aritmetico: fare un c. o i c.; sbagliare un c.; il c. non torna; fam., saper fare di conto, conoscere l’aritmetica [...] insieme un bel pezzo allegramente, a c. del gran patire che abbiamo fatto (Manzoni); in conto di, a titolo di: gli ho dato dieci euro in c. di mancia; per conto di qualcuno, a suo nome, da parte sua, a suo carico: salutalo per c. mio; ho fatto ...
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sforare
v. intr. [der. di fóro, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sfóro, ecc.; aus. avere). – 1. Genericam., ma poco com., passare attraverso un foro o altro passaggio, o anche attraverso un ostacolo. [...] essere l’obiettivo finale da raggiungere; andare oltre il limite prefissato: nel preventivo abbiamo sforato di cinquemila euro; in partic., spec. nel linguaggio tecn. della radiotelevisione, prolungare una trasmissione oltre il tempo stabilito: lo ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; [...] cose: tra tutti quanti, non siete stati capaci d’indovinare!; tra una cosa e l’altra, il viaggio c’è costato quasi mille euro. Con questa accezione, cui si aggiunge talora un valore causale (tra il lavoro e la casa e altri piccoli impegni, non ha mai ...
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franco3
franco3 s. m. [dal fr. franc, tratto dalla leggenda Franc(orum) rex «re dei Franchi» ch’era impressa su queste monete nel sec. 14°] (pl. -chi). – In origine, la moneta d’oro coniata per la prima [...] indica anche l’unità monetaria di altri paesi, come per es. la Svizzera (f. svizzero) e, fino all’introduzione dell’euro, la Francia (f. francese), il Belgio (f. belga), il Lussemburgo (f. lussemburghese). Nel linguaggio fam., o region. è stato usato ...
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incassare
v. tr. [der. di cassa]. – 1. a. Mettere, sistemare in una o più casse, per conservare o per trasportare altrove: i. i libri, gli arnesi; i. la merce per la spedizione; i. un defunto, metterlo [...] somma, avere come entrata; più genericam. (nell’uso fam.), riscuotere: oggi i clienti sono stati pochi e abbiamo incassato soltanto 75 euro; sono debiti che non riusciamo a i.; i. un assegno, ottenerne il pagamento in contanti. b. fig. Di pugile o ...
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rubacchiare
v. tr. [der. di rubare] (io rubàcchio, ecc.). – Rubare ogni tanto e poca roba per volta: si arrangia rubacchiando poche decine di euro qua e là; quando riusciva a rubacchiargli abbastanza [...] danaro, spariva per mesi (Elena Ferrante); anche assol.: la cuoca rubacchiava sulla spesa. ◆ Part. pass. rubacchiato, anche come agg., anche in senso fig.: immagini, idee rubacchiate ...
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mollare1
mollare1 v. tr. e intr. [der. dell’agg. molle] (io mòllo, ecc.). – 1. tr. a. Allentare, lasciar andare o far scorrere lentamente, una fune, un cavo, una catena e sim., cessando di tirare, liberando [...] . e fam., lasciar andare, assestare, appioppare: gli mollò un potente ceffone; con sign. più generico, dare, regalare: ho mollato dieci euro all’usciere e mi ha fatto subito entrare. 2. intr. (aus. avere) Desistere da un’azione o da un proposito ...
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rubare
v. tr. [dal germ. *raubôn]. – 1. a. Appropriarsi, impadronirsi con mezzi e in modi illeciti, di oggetti, valori e beni che appartengono ad altri; indica di norma un’azione compiuta senza ricorrere [...] rubarono il portafoglio; i ladri hanno rubato tutti i gioielli e l’argenteria; il cassiere, in pochi mesi, ha rubato quasi 50.000 euro; i ragazzi, sorpresi dal contadino a r. l’uva nella vigna, scapparono a gambe levate; è la seconda volta che a quel ...
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Dal 1° gennaio 1999, è la moneta ufficiale degli Stati membri dell’Unione Europea (UE). Il suo simbolo è €. Il nome, deciso nel corso del Consiglio europeo di Madrid nel 1995, corrisponde alla radice del nome del continente europeo in tutte...
È il più antico nome greco del vento di est; presso Omero figura appunto come uno dei quattro venti cardinali (Od., V, 295 seg. e 331 seg.). Nella mitologia ha minore importanza di Borea, Zefiro e Noto. Omero si limita a mettere in rilievo che...