quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] ha due figlie, Laura e Francesca, quella già sposata, questa ancora nubile. Con valori o funzioni partic.: a. In alcune espressioni caratteristiche o ellittiche allude, con sign. pregnante, a una certa cosa o a una certa persona, designandola in modo ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] lui, qualcosa di vero ci dev’essere; non c’è nulla di vero, non c’è neanche una parola di vero in ciò che dice. L’espressione dire il v. è frequente in senso fig.: se la memoria, se gli occhi mi dicono il v., se non m’ingannano; i sogni spesso dicono ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] e in esclamazioni: pensare che potevi vincere tu: peccato! 5. ant. Sentimento di pena, di compassione per qualcuno o qualche cosa, in espressioni come avere peccato di, prendere peccato di o che ..., e sim.: Poi madonna l’ha visto, Megli’è ch’eo mora ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] ), come materiale scrittorio usato in Roma antica, v. tavoletta (n. 1 b) che è la forma più comune: ma tavola è esclusiva nell’espressione t. rasa, in senso proprio e fig., per cui v. tabula rasa che è la forma latina più usuale. Per le t. iliache ...
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tensione
tensióne s. f. [dal lat. tensio -onis, der. di tendĕre «tendere», part. pass. tensus]. – 1. L’azione del tendere e lo stato di ciò che è teso: sottoporre un cavo a forte t.; regolare la t. della [...] o comunque di giungere a una condizione di appagamento che ristabilisca l’equilibrio e la distensione psichica: t. nervosa (cfr. l’espressione avere i nervi tesi), t. dell’animo, t. psichica, e con l’uno o con l’altro senso anche semplicem. tensione ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] è vita per lui; la poesia, la musica, lo studio, ecc., è la sua v.; quella donna è tutta la sua v.; vita mia!, espressione di affetto che si rivolge a persona amata; la fede è v. dell’anima; e con riferimento a cose inanimate: il credito è la v. del ...
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ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, [...] lavoro o genere di lavoro. Analogam., i f. del chirurgo o chirurgici, gli strumenti necessarî per gli interventi chirurgici; anche assol., nelle espressioni andare, essere, morire sotto i f., e sim.; Forse ricorda i f. da cui è nata E il cui segno mi ...
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via1
via1 avv. [dal sost. lat. via «via», che ha preso sign. avverbiale in locuz. come ire viam o ire via «andare per la (propria) strada»; la connessione etimologica del n. 4 con gli altri sign. non [...] spaccio di droga, furto, rapina e così via, o anche e così via di questo passo, e via discorrendo, e via dicendo. 3. L’espressione via via nell’uso moderno ha valore distributivo, a mano a mano, di volta in volta: ti rinvierò le lettere al tuo nuovo ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] di donna!, che razza d’imbecille! 5. Ha funzione quasi pleonastica, pur esprimendo un rapporto molto vicino a quello del di partitivo, nelle espressioni: dire di sì, dir di no; non c’è nulla di vero; non chiedo niente di meglio; che c’è di nuovo?; ne ...
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vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] angeli, del quale Vivesi qui ma non sen vien satollo (Dante). e. Con valore non diverso da essere o stare, in espressioni come: vivi tranquillo, vivi sicuro, che ... e sim.: vivi tranquillo, che tanto le cose continueranno ad andare come sono sempre ...
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Espressioni anaforiche sono quelle forme linguistiche con cui «il parlante fa riferimento ad un referente al quale egli, nel suo discorso, ha già fatto riferimento con un’espressione antecedente» (Conte 1999: 19). Tra antecedente e espressione...
Sono espressioni cataforiche in senso stretto quelle espressioni che possono essere interpretate solo attraverso il rinvio a uno specifico elemento presente nel co-testo successivo (➔ contesto), detto elemento susseguente o sorgente. Esse creano...