profanità s. f. [dal lat. tardo profanĭtas -atis]. - 1. (relig.) a. [carattere di estraneità a ciò che è religioso] ≈ laicità, mondanità. ↔ sacralità. b. (estens.) [ciò che compromette il carattere sacro [...] giornali] ≈ laicità, mondanità. ‖ secolarità, temporalità. 3. (non com.) [assenza di competenza e preparazione in una disciplina o un determinato settore di attività] ≈ ignoranza, impreparazione, incompetenza. ↔ competenza, esperienza, preparazione. ...
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Fabio Rossi
nuovo. Finestra di approfondimento
Accaduto da poco - Al generico n. vengono spesso preferiti sinon. più specifici, secondo le diverse sfumature. Se ci si riferisce a un evento verificatosi [...] vecchio, che però non può contrapporsi a n. in tutti gli usi. Per es., nel sign. di «privo di esperienza» (detto di persone; ovvero inesperto,novellino,novizio,principiante) i contr. saranno esperto, pratico, provetto, veterano, ma raramente vecchio ...
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meraviglioso /meravi'ʎoso/ (tosc. o lett. maraviglioso) agg. [der. di meraviglia, maraviglia]. - 1. [che suscita meraviglia o stupore, per lo più in senso positivo: esperienza m.] ≈ eccezionale, emozionante, [...] entusiasmante, formidabile, incomparabile, incredibile, magnifico, (lett.) mirifico, sbalorditivo, sorprendente, strabiliante, straordinario, stupefacente. 2. [detto di ciò che, oltre a suscitare meraviglia, ...
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zen /'dzɛn/ agg. [dal giapp. zen, propr. "meditazione", dal pali jhāna, attrav. il cinese ch'an]. - (relig.) [che è proprio della filosofia buddista, originaria della Cina, e poi diffusasi in Giappone, [...] che tende a cogliere, attraverso una pratica meditativa, l'identità dell'essere in ogni cosa ed esperienza: il pensiero z.] ≈ (non com.) zenista. ...
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zenista /'dzenista/ agg. [der. dal giapp. zen, propr. "meditazione", dal pali jhāna, attrav. il cinese ch'an], non com. - [che è proprio della filosofia buddista, originaria della Cina, e poi diffusasi [...] in Giappone, che tende a cogliere, attraverso una pratica meditativa, l'identità dell'essere in ogni cosa ed esperienza: la pittura z.] ≈ zen. ...
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mestiere /me'stjɛre/ (ant. mestieri) s. m. [lat. mĭnĭstĕrium "funzione di ministro, aiuto; servizio", incrociatosi con mysterium "mistero"]. - 1. [esercizio continuato di un'attività manuale a scopo di [...] di m.] ≈ abituale. ↔ occasionale. 2. (estens.) [complesso delle abilità acquisite: avere, non avere m.] ≈ competenza, esperienza, maestria, perizia, pratica. □ ferri del mestiere [strumenti, anche non metallici, necessari per un dato lavoro, anche ...
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metafisica /meta'fizika/ s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, dal gr. metà tà physiká "(trattazioni che vengono) dopo quelle sulla natura"]. - 1. (filos.) [parte della filosofia che si occupa degli aspetti [...] teorici e dei valori assoluti della realtà, prescindendo dai dati dell'esperienza] ≈ ‖ ontologia. 2. (fig., spreg.) [ciò che non è legato alla realtà e che risulta quindi astratto e astruso] ≈ astrattezza, astruseria, astrusità, filosofame. ...
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prova /'prɔva/ s. f. [der. di provare]. - 1. a. [il verificare le qualità, le caratteristiche, ecc., di qualcosa, la veridicità di un'informazione, la probabilità di un fatto, ecc.: sottoporre a una p.] [...] , stampone. 3. [conoscenza di cosa acquisita per averla sperimentata direttamente: ho fatto spesso la p. del suo egoismo] ≈ esperienza. 4. [il tentare di conseguire un fine: riuscire alla prima p.; fare una p.] ≈ tentativo. ↑ (lett.) conato, sforzo ...
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provare [lat. prŏbare "provare, approvare", der. di probus "buono, onesto"; propr. "riconoscere una cosa come buona"] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [sottoporre un oggetto, un materiale, [...] non ci sono riuscito; se vuoi, prova pure] ≈ cercare (di), tentare (di). ↑ sforzarsi (di). 3. a. [avere una personale esperienza di qualcosa, spec. di negativo: p. la fame] ≈ conoscere, (non com.) esperire, sperimentare. ↑ patire, soffrire, subire. b ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...