incompetenza /inkompe'tɛntsa/ s. f. [der. di incompetente]. - 1. (giur.) [mancanza di competenza, cioè del potere necessario, da parte di un organo, a svolgere una determinata funzione] ↔ competenza, giurisdizione, [...] , impreparazione, inabilità, incapacità, inesperienza, inettitudine, inidoneità, (non com.) profanità, sprovvedutezza. ↔ abilità, bravura, capacità, competenza, conoscenza, esperienza, (pop.) mestiere, (lett.) perizia, preparazione, professionalità. ...
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dilettantismo s. m. [der. di dilettante]. - 1. [svolgimento di un'attività con spirito da dilettante] ↔ professionismo. 2. (spreg.) [svolgimento di un'attività con scarse capacità e preparazione: dare [...] prova di d.] ≈ approssimazione, faciloneria, improvvisazione, incompetenza, pressappochismo. ↔ competenza, esperienza, perizia, professionalità. ...
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dimestichezza /dimesti'kets:a/ s. f. [der. di dimestico] (con la prep. con). - 1. [sicuro controllo di una materia, un'attività, ecc.: dimostrare scarsa d. con la matematica] ≈ abilità (in), conoscenza [...] (di), esperienza (di), familiarità, pratica (di). 2. [abitudine a trattare con qualcuno: avere d. con i vicini] ≈ (lett.) commercio, confidenza, consuetudine, familiarità, intimità, (non com.) intrinsechezza. ↑ amicizia. ↔ estraneità, freddezza. [⍈ ...
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inesperto /ine'spɛrto/ agg. [dal lat. inexpertus]. - 1. [che non ha esperienza e cognizione, con la prep. di: essere i. del mare] ≈ digiuno, impreparato (in), incompetente, profano. ↔ competente, esperto, [...] padrone, pratico. ↑ rotto (a). 2. [assol., che manca di pratica e abilità in un'arte, in una professione e sim.] ≈ alle prime armi, digiuno, di primo pelo, (lett.) imperito, (scherz.) in erba, (scherz.) ...
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orma /'orma/ s. f. [der. di ormare]. - 1. [segno lasciato sul terreno dal piede dell'uomo o dalla zampa di un animale] ≈ impronta, pesta, traccia, [di uomo] pedata, [di animale] zampata. 2. (fig.) [al [...] cammino, esempio, indirizzo, insegnamento, modello, strada, via. 3. (fig.) [ciò che rimane di un avvenimento storico, di un'esperienza, ecc.: le o. di un'antica civiltà; vicenda che lascia nell'animo un'o. profonda] ≈ impronta, resti, ricordo, segno ...
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inferocire [der. di feroce, col pref. in-¹] (io inferocisco, tu inferocisci, ecc.). - ■ v. tr., non com. [rendere feroce: l'amara esperienza l'ha inferocito] ≈ esacerbare, esasperare, inasprire, incrudelire. [...] ↓ irritare. ↔ addolcire, rabbonire. ■ v. intr. (aus. avere), non com. [commettere atti di ferocia: i. sui vinti] ≈ [→ INFIERIRE (1)]. ■ inferocirsi v. intr. pron. [diventare feroce e furibondo: a tali ...
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disingannare /dizinga'n:are/ [der. di ingannare, col pref. dis-¹]. - ■ v. tr. [togliere da inganno o da illusione: l'esperienza lo ha disingannato] ≈ e ↔ [→ DISILLUDERE]. ■ disingannarsi v. intr. pron. [...] [perdere l'illusione] ≈ e ↔ [→ DISILLUDERSI] ...
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ingenuità s. f. [dal lat. ingenuĭtas -atis]. - 1. a. [l'essere ingenuo, riferito a persona, sentimento, espressione e sim.: dare prova d'i.; l'i. di una affermazione] ≈ candore, innocenza, purezza. ‖ schiettezza, [...] 'i. altrui] ≈ buonafede. ↑ credulità, dabbenaggine, semplicioneria, sprovvedutezza. ‖ imperizia, inesperienza. ↔ accortezza, avvedutezza, oculatezza. ‖ esperienza, maturità. 2. (estens.) [atto, comportamento, parole di persona ingenua: dire delle i ...
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innocente /in:o'tʃɛnte/ [dal lat. innŏcens -entis, der. di nocens "nocivo", part. pres. di nocēre "nuocere", col pref. in- "in-²"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha commesso alcun reato: riconoscere i. un imputato] [...] .) [esente da colpe in genere: unapopolazione i.] ≈ incolpevole. ↔ colpevole. 2. (estens.) a. [che non ha ancora esperienza del male, che non ha nessuna malizia: un bambino i.] ≈ candido, ingenuo. ↑ sprovveduto. ‖ indifeso. ↔ malizioso, smaliziato ...
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tagliare [dal fr. ant. tailler, lat. tardo taliare, der. di talea "talea"] (io tàglio, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [interrompere del tutto la continuità di un corpo operandovi una o più divisioni con uno strumento [...] inserire, [riferito a luoghi] collegare. □ tagliare i ponti (con qualcuno) [allontanarsi nettamente da qualcuno, da una precedente esperienza, ecc.: t. i ponti con il passato] ≈ chiudere, rompere, troncare. □ tagliare la corda [andarsene in fretta e ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...