imparare v. tr. [lat. ✻imparare, propr. "procacciarsi una nozione"]. - 1. [acquistare cognizioni per mezzo dello studio, dell'esercizio e sim., anche assol.: i. una lingua straniera; i. a memoria] ≈ apprendere, [...] (di), impossessarsi (di). ‖ ricordare, sapere, studiare. ↔ dimenticare, disimparare, scordare. ‖ *insegnare. 2. (estens.) [acquisire qualcosa per mezzo dell'esperienza, con la prep. a e l'inf. o assol.: i. a guidare l'automobile] ≈ [con uso assol ...
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attraversare v. tr. [der. di attraverso] (io attravèrso, ecc.). - 1. [percorrere passando da una parte all'altra: a. un confine] ≈ oltrepassare, passare, superare, traversare, valicare, varcare, [di corso [...] i suoi disegni] ≈ impedire, intralciare, ostacolare. ↑ osteggiare. ↔ agevolare, assecondare, facilitare, favorire. 4. [con riferimento a periodi di tempo, fare esperienza di: a. un momento difficile] ≈ passare, sperimentare, trascorrere, vivere. ...
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deduttivo agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre "dedurre"]. - (filos., psicol.) [che procede usando soltanto il ragionamento senza far ricorso all'esperienza: metodo d.] ≈ inferenziale. ⇓ a [...] priori, sillogistico. ↔ induttivo. ⇓ a posteriori ...
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statista s. m. e f. [der. di stato] (pl. m. -i). - (polit.) [chi ha una profonda esperienza, teorica e pratica, dell'arte di governare uno stato: un insigne s.] ≈ (non com.) governante, uomo di stato. [...] ⇑ politico ...
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stato s. m. [lat. status -us "condizione, posizione, stabilità"]. - 1. [modo di essere temporaneo o permanente di cosa o persona: in buono, cattivo s.; s. di benessere] ≈ condizione, situazione. ● Espressioni: [...] i cui interessi sono sovraordinati agli interessi dei singoli cittadini] ≈ dittatura; uomo di stato [chi ha una profonda esperienza, teorica e pratica, dell'arte di governare uno stato] ≈ [→ STATISTA]. 7. (gramm.) [lo stare fermo, come nozione ...
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noto¹ /'nɔto/ [dal lat. notus, part. pass. di noscĕre "conoscere"]. - ■ agg. 1. [che è riconducibile alla comune esperienza e conoscenza: una circostanza n.; è n. la sua avversione al regime] ≈ (lett.) [...] cognito, conosciuto, di pubblico dominio, notorio, palese, (non com.) patente, risaputo, (lett.) vulgato. ↔ ignoto, (lett.) incognito, sconosciuto. ‖ segreto, top secret. ● Espressioni: rendere noto 1. ...
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notorietà s. f. [der. di notorio]. - 1. [l'essere riconducibile alla comune esperienza e conoscenza: n. di una situazione] ≈ ‖ pubblicità. ↔ ‖ segretezza. ● Espressioni: atto di notorietà [dichiarazione [...] giurata resa davanti a pubblico ufficiale con cui si attesta di essere a conoscenza di un determinato fatto] ≈ atto notorio. 2. (estens.) [l'essere conosciuto da un vasto pubblico: godere di grande n.; ...
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notorio /no'tɔrjo/ agg. [dal lat. tardo notorius "che rende noto", der. di notus "noto"]. - 1. [che è riconducibile alla comune esperienza e conoscenza: è n. la sua avversione al regime] ≈ e ↔ [→ NOTO¹ [...] agg. (1)]. ● Espressioni: atto notorio [dichiarazione giurata resa davanti a pubblico ufficiale con cui si attesta di essere a conoscenza di un determinato fatto] ≈ atto di notorietà. 2. (estens., non ...
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imperizia /impe'ritsja/ s. f. [dal lat. imperitia]. - [mancanza di abilità, spec. nella propria professione: l'i. di un medico] ≈ impreparazione, incapacità, incompetenza, inidoneità. ↔ abilità, bravura, [...] competenza, esperienza, perizia, professionalità. ...
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novellino [dim. di novello]. - ■ agg. 1. [nato da poco] ≈ [→ NOVELLO (1)]. 2. (estens., fam.) [che si è avviato da poco all'esercizio di un mestiere o ha appena iniziato un'attività e manca perciò di pratica [...] e di esperienza, anche iron.] ≈ acerbo, dilettante, (iron.) di primo pelo, inesperto, novello, novizio, nuovo, principiante. ‖ esordiente. ↔ consumato, esperto, navigato, provetto. ■ s. m. (f. -a) [chi si è avviato da poco all'esercizio di un ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...