specializzazione
specialiżżazióne s. f. [der. di specializzare]. – 1. a. Lo specializzare e lo specializzarsi; l’essere specializzato; in partic., l’acquisire una particolare esperienza e capacità in [...] un determinato settore di studio, di lavoro, di attività: la s. della produzione agricola, della produzione di un’industria; in tutti i campi bisogna ormai orientarsi verso la s.; non è facile trovare ...
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frutto
s. m. [lat. frūctus -us, der. di frui «godere»]. – 1. a. In botanica, in senso stretto, è l’ovario delle angiosperme, più o meno modificato e accresciuto, che contiene i semi maturi (derivati [...] proprie fatiche; vivere con i f. del proprio lavoro, del proprio ingegno; trarre frutto da uno studio, da una lettura, dall’esperienza. d. Nel linguaggio giur. ed econ., qualsiasi bene prodotto, con o senza l’intervento dell’uomo, da altri beni: f ...
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dato
agg. e s. m. [part. pass. di dare]. – 1. agg. a. Dedito: essere d. ai bagordi; un uomo d. alla vita contemplativa. b. Determinato: entro un d. tempo; in d. casi. 2. s. m. a. Ciò che è immediatamente [...] alla conoscenza, prima di ogni forma di elaborazione: d. della sensazione; d. sperimentali, i risultati di una determinata esperienza scientifica; dati di un problema, i valori noti (o presunti noti) di talune grandezze, mediante i quali, sulla ...
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filosofale
filoṡofale agg. [der. di filosofo]. – 1. a. ant. Filosofico. b. scherz. o iron. Da filosofo: gravità f.; ostentare una barba filosofale. 2. Pietra f. (o pietra dei filosofi), pietra che avrebbe [...] era lo scopo supremo degli alchimisti; secondo altra interpretazione di testi alchimistici, la ricerca della pietra filosofale non sarebbe opera materiale, ma simbolo di un’esperienza interiore, ricercata e vissuta per fini di sviluppo spirituale. ...
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oblio
oblìo (non com. obblìo) s. m. [der. di obliare], letter. – 1. a. Dimenticanza (non come fatto momentaneo, per distrazione o per difetto di memoria, ma come stato più o meno duraturo, come scomparsa [...] dei ricordi per attenuazione, modificazione o cancellazione delle tracce mnemoniche causato, genericamente, dal passare del tempo tra l’esperienza vissuta e l’atto del ricordo, e, più specificamente, da ciò che ha avuto luogo psichicamente in tale ...
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filtro1
filtro1 (ant. féltro) s. m. [dal fr. filtre, a sua volta dal lat. mediev. filtrum, che ha la stessa origine di feltro]. – 1. Nome che designa, in genere, un corpo di materiale opportuno (panno [...] e sim.: ristabilire la realtà dei fatti mediante il f. della ragione; giudicare il mondo attraverso il f. dell’esperienza; episodî di gioventù rivissuti attraverso il f. della memoria; sottoporre i dati di una questione al f. di una minuta ...
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mielismo
s. m. Il modo di fare e di concepire il giornalismo, lo stile giornalistico di Paolo Mieli. ◆ «Questioni di confine» […] Si direbbe un’autobiografia di un singolare protagonista della società [...] è piaciuta la presa di posizione nei confronti del Palazzo e un’autocritica sul cosidetto «mielismo», neologismo coniato durante la precedente esperienza: «Questa volta di tv ne guarderò un po’ meno e ci andrò anche di meno». (Arena, 21 dicembre 2004 ...
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mieloleso
s. m. e agg. Chi o che ha subito lesioni al midollo spinale. ◆ C’è persino una motocicletta enduro, accanto al bordo di quella piscina destinata alla riabilitazione dei malati mielolesi e ora [...] un tossicomane in overdose? Certo, un buon medico può imparare abbastanza presto, ma ha bisogno di corsi specifici e di esperienza sul campo. C’è bisogno di tempo e di risorse da investire. (Vincenzo Borruso, Repubblica, 2 settembre 2006, Palermo, p ...
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trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un [...] i soggetti dei quali si predica. Con sign. diverso usa il termine Kant per indicare ciò che è indipendente dall’esperienza e in partic. le condizioni generali sotto le quali le cose possono divenire oggetto della nostra conoscenza, quindi le forme ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di [...] conoscitive dell’uomo, o di una realtà data e definita, concetto che si precisa in Kant come ciò che sorpassa ogni possibile esperienza. Con uso sostantivato e valore neutro, il principio divino o l’essere che è al di là delle categorie (quindi anche ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...