sapiente
sapiènte agg. e s. m. e f. [dal lat. sapiens -entis, propr. part. pres. di sapĕre «aver sapore; esser saggio»]. – 1. a. Detto di persona, che è ricco di sapienza, che ha molte e profonde cognizioni, [...] s. (o dei savî), v. savio, n. 4 b. 2. agg. non com. Che è fatto, detto, eseguito in modo da rivelare esperienza, cultura, abilità e capacità: una s. risposta; una medicazione s.; uno studio profondo e s.; tutta l’operazione è stata condotta con mano ...
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scottare
v. tr. e intr. [lat. *excoctare, der. di excŏctus, part. pass. di excŏquĕre «cuocere, bruciare»] (io scòtto, ecc.). – 1. tr. a. Causare a un corpo vivente, in un suo punto o parte, ustioni e [...] de’ fatti suoi (Manzoni). d. Come intr. pron., fig., offendersi, aversi a male di qualcosa o, più com., fare un’esperienza spiacevole e mortificante, subire un’amara delusione: si è scottato più di una volta partecipando a giochi d’azzardo; con il ...
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prolessi
prolèssi (meno com. prolèpsi) s. f. [dal lat. tardo prolepsis, gr. πρόληψις «anticipazione», der. di προλαμβάνω «anticipare, prendere prima»]. – 1. Figura retorica consistente nel prevenire, [...] o interpretandolo (come nell’epicureismo) quale semplice schema mnemonico dell’esperienza passata, capace di «anticipare» nella mente l’esperienza futura. 4. Col sign. etimologico (e più spesso nella forma prolepsi), in botanica, sviluppo anticipato ...
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filosofia
filoṡofìa s. f. [dal lat. philosophĭa, gr. ϕιλοσοϕία, comp. di ϕιλο- «filo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Nella tradizione occidentale, termine che, a partire da un primo sign. di desiderio di [...] al di là del variare dei fenomeni, al fine di definire le strutture permanenti delle realtà di cui l’uomo ha esperienza e di indicare norme universali di comportamento. Più in partic., con Aristotele, è specificamente la ricerca dei principî e delle ...
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immagine
immàgine (letter. imàgine) s. f. [dal lat. imago -gĭnis]. – 1. a. Forma esteriore degli oggetti corporei, in quanto viene percepita attraverso il senso della vista, o si riflette – come realmente [...] , di diavoli, dell’inferno; letter., rendere l’i., comunicare in modo chiaro ad altri il proprio pensiero, il contenuto della propria esperienza o della propria fantasia: non so se ho reso bene l’i. (più com. rendere l’idea). In partic., visione ...
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mistico1
mìstico1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mystĭcus, gr. μυστικός «relativo ai misteri (pagani)», der. di μύστης «iniziato ai misteri» (v. miste)] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che ha attinenza con [...] un’intima unione con una realtà superiore, diversa, assoluta, fuori delle forme ordinarie di conoscenza e di esperienza. Talora contrapposto a razionale, per qualificare atteggiamenti non razionalmente costruiti o motivati. Teologia m., nella storia ...
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conoscere
conóscere (ant. cognóscere) v. tr. [lat. cognoscĕre, comp. di co- e (g)noscĕre «conoscere»] (io conósco, tu conósci, ecc.; pass. rem. conóbbi, conoscésti, ecc.; part. pass. conosciuto). – Nel [...] le qualità, i modi di essere di una cosa: conosco bene il sapore di quella medicina; fig., c. il mondo, avere esperienza degli uomini; è una regione in cui non si conosce l’inverno. c. Con senso più concr., avere pratica, soprattutto di meccanismi ...
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numinoso
numinóso agg. e s. m. [dal ted. numinos, der. del lat. numen -mĭnis «nume»]. – Termine coniato dal teologo ted. Rudolf Otto (nella sua opera Das Heilige «Il Sacro», 1917) e da lui introdotto [...] peculiare, extra-razionale, di una presenza invisibile, maestosa, potente, che ispira terrore ed attira: tale esperienza costituirebbe l’elemento essenziale del «sacro» e la fonte di ogni atteggiamento religioso dell’umanità. Con sign. simile ...
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innatismo
s. m. [der. di innato]. – Nel linguaggio filos., dottrina gnoseologica, opposta all’empirismo e al sensismo, secondo cui determinate idee o principî conoscitivi sono presenti nella mente dell’uomo [...] non già ad idee determinate (i. contenutistico), bensì a certe categorie di pensiero o forme di organizzazione dei dati dell’esperienza: i. platonico, cartesiano; analogam., i. pratico, che afferma il carattere innato di certi principî etici. ...
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scoperta
scopèrta (ant. o poet. o region. scovèrta) s. f. [femm. sostantivato di scoperto, part. pass. di scoprire]. – 1. Lo scoprire, l’essere scoperto. In partic.: a. Acquisizione alla conoscenza e [...] , di nuovi testi, di un gruppo di papiri; con sign. concr., ciò che viene acquisito alla conoscenza e all’esperienza umana: una s. di notevole importanza, una s. rivoluzionaria nel campo della biologia, della medicina; lo scienziato ha illustrato ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...