segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] il segno; con uso fig., lasciare il s., rimanere impresso nella memoria, avere conseguenze ed effetti duraturi: la tragica esperienza ha lasciato il s. nella sua psiche; mi ha detto delle cose crudeli, che di sicuro lasceranno il segno. Anche ...
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figurare
v. tr. e intr. [dal lat. figurare, der. di figura «figura»]. – 1. tr. a. letter. Plasmare, modellare, dando una forma, una figura: mi messi a fare un modelletto, ... figurando quel Perseo che [...] del pensiero o dell’immaginazione, persone, cose, situazioni, reali o ipotetiche (di cui non si abbia, comunque, una preesistente esperienza), in un modo che può o no essere corrispondente alla realtà: me lo figuravo diverso; mi figuravo che l’esame ...
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Paese cerniera
loc. s.le m. Nazione che costituisce un elemento di collegamento e dialogo tra realtà o blocchi politici divisi o contrapposti. ◆ Un Paese «cerniera, tra la solidità mitteleuropea e la [...] annuale – ha definito l’Italia. (Stampa, 16 giugno 1999, p. 38, Cronaca di Torino) • Ci vogliono sensibilità ed esperienza per rivolgersi in modo credibile all’amministrazione americana e allo stesso tempo per essere ascoltati dagli alleati europei ...
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giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora [...] , e sim.; analogam.: avere un cuore g., lo spirito giovane. b. In senso relativo, che non ha ancora l’età richiesta, o l’esperienza necessaria a determinati fini: è ancora g. per votare; sei troppo g. per decidere; è g. del mestiere. c. Con sign. più ...
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scafare
v. tr. [der. del roman. scafa «baccello»], region. – 1. a. Propriam., togliere dal baccello: s. le fave. b. In senso fig., fam., rendere meno rozzo e impacciato, conferire spigliatezza e sicurezza [...] di sé: questa nuova esperienza servirà a scafarlo; nell’intr. pron., diventare più spigliato, acquisire sicurezza e disinvoltura: da quando è venuta in città si è molto scafata. 2. Nel rifl., scafarsi, con riferimento a uccelli, spec. gallinacei, ...
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empiricita
empiricità s. f. [der. di empirico]. – L’essere empirico, sia in senso oggettivo, cioè fondato sull’esperienza o dedotto da essa, sia in senso peggiorativo, non fondato su principî scientificamente [...] validi: e. di un rimedio, di una cura ...
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patobiografia
s. f. Biografia che illustra le devianze patologiche delle persone delle quali ricostruisce la vita. ◆ Psichiatri e psicoanalisti negli ultimi decenni si sono ripetutamente confrontati [...] tratta il libro di un noto medico e psicoanalista italoargentino che mette a frutto una più che ventennale esperienza, «nata da una postazione molto particolare», quella di uno psicoterapeuta che ha sistematicamente raccolto e studiato migliaia di ...
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empiriocriticismo
s. m. [comp. di empiri(smo) e criticismo]. – Indirizzo filosofico affermatosi, soprattutto in Germania, nella seconda metà del sec. 19° per opera di R. Avenarius (1843-1896) e di E. [...] il carattere di empirismo radicale, mirante cioè a cogliere i fatti nella loro immediatezza attraverso le sensazioni (elementi dell’esperienza pura e che, in quanto tali, non sono né entità fisiche né entità psichiche), e nello stesso tempo «critico ...
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giudice-ragazzino
(giudice ragazzino), loc. s.le m. Magistrato di giovane età, all’inizio della carriera, particolarmente impegnato nel proprio lavoro. ◆ si punta a un congruo allargamento dei posti [...] sono al collasso: a parte i «giudici ragazzini» spediti sui fronti più caldi senza avere la statura e l’esperienza per annusare gli ambienti spesso infidi, sottrarsi alle pressioni, affrontare temi più esplosivi del tritolo, nessuno vuole andarsi a ...
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giovinetto
giovinétto (o giovanétto) s. m. (f. -a) [dim. di giovine, giovane]. – Giovane, di età compresa tra i 12 e i 18 anni; ragazzo, adolescente: un g. imberbe, scherz. un g. di primo pelo; una g. [...] molto carina; la sua antica esperienza gli sarebbe gran vantaggio sur un giovanetto ignorante (Manzoni). Nel linguaggio letter. e poet., anche in funzione di agg., in senso proprio ed estens.: M’era compagno il figlio giovinetto D’un di que’ capi un ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...