allora
allóra (tronc. allór) avv. [lat. *ad illam hōram]. – 1. In quel momento, in quell’istante: Allor fu la paura un poco queta (Dante); a. non compresi subito; per estens., in quel tempo: a. usavano [...] le gonne corte; anche riferito al futuro: quando avrai la mia esperienza, soltanto a. potrai parlare. Rafforzato, fu a. che..., a. sì che...: fu a. che io mi arrabbiai; a. sì che mi vidi perduto. In locuzioni: di a., d’a., di quel tempo: la moda di ...
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processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); [...] formalizzato e legalizzato la dinamica del processo fino a farne il momento emblematico e riassuntivo dell’intera esperienza giuridica: p. civile, penale, amministrativo, secondo la natura della controversia; p. di cognizione, di esecuzione; fare ...
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assaggiare
v. tr. [der. di saggio2] (io assàggio, ecc.). – 1. Gustare un cibo o una bevanda tanto da sentirne e giudicarne il sapore, la cottura, ecc.: a. un vino, a. la minestra. Per estens., mangiare [...] le legna de’ miei boschi (Manzoni). 2. Sottoporre a saggio, a prova (più com. saggiare): a. l’oro, l’argento; a. un terreno. Piu genericam., provare, fare esperienza di qualche cosa: rimirando intorno Come colui che nove cose assaggia (Dante). ...
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neoempirismo
s. m. [comp. di neo- e empirismo]. – Termine con il quale sono designate correnti filosofiche ed epistemologiche di fine Ottocento e del Novecento (pragmatismo, neopositivismo, operazionismo, [...] filosofia analitica), le quali ravvisano nell’esperienza, comune e scientifica, l’unica fonte da cui pensiero e linguaggio, conoscenza e comunicazione, desumono i proprî contenuti: strutture e strumenti formali – logica, matematica – sarebbero ...
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historia magistra vitae
〈istòria ... vite〉 (lat. «la storia [è] maestra di vita»). – Parole di Cicerone (De Oratore II, 9), spesso citate per affermare la funzione ammaestratrice dell’esperienza storica [...] (la frase intera è: Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis «la storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della ...
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antinomia
antinomìa s. f. [dal lat. antinomĭa, gr. ἀντινομία, comp. di ἀντί «contro» e νόμος «legge»]. – Contraddizione, reale o apparente, fra due leggi o disposizioni di legge, fra due concetti, fra [...] come cose in sé, derogando dalla norma fondamentale della limitazione dell’uso delle categorie alla sfera dell’esperienza possibile; le antinomie, che insorgono propriamente nel campo della cosmologia razionale, cioè della dottrina che ha per ...
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intellettuale
intellettüale agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo intellectualis; nel sign. 2, sul modello del fr. intellectuel]. – 1. agg. a. Dell’intelletto, che concerne l’intelletto e la sua attività, [...] (comunem. distinte in intelletto, scienza, sapienza); cognizioni i., che s’acquistano con la mente, senza aiuto dell’esperienza o della percezione sensoriale; piacere, godimento i.; fatica intellettuale. b. Con riferimento all’intelletto, inteso come ...
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sfottere
sfóttere v. tr. [voce di origine roman., der. di fottere, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. a. Prendere in giro, canzonare: qui tutti mi sfottono per la mia pronuncia dialettale; non voglio [...] che gli altri, la notte, di pattuglia (Panzini). 2. Deteriorare, rovinare un oggetto, spec. un meccanismo, per scarsa esperienza o per poco riguardo nell’uso: accelerando così bruscamente, sfotti il motore; come intr. pron., sfottersi: a tenerlo ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere [...] e della musica moderna esige una certa iniziazione; avere i. d’una lingua, capirla, saperla parlare. b. non com. Competenza, esperienza in qualche campo del sapere o anche nella professione o in cose pratiche: avere, acquistare i. di una scienza, di ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] »: «Ci andiamo insieme?» «S’intende!». f. Come intr. pron., intendersi (di qualche cosa), avere cognizione diretta, esperienza e competenza in una disciplina, una tecnica, un’arte, una professione, ecc.: intendersi di letteratura, di storia, di ...
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Filosofia
In generale, conoscenza diretta, personalmente acquisita, di una sfera particolare della realtà.
J. Locke e l’empirismo distinguono l’ e. esterna, o percezione dei fatti a noi esterni (sensazioni), e l’ e. interna, o percezione dei...
esperienza
Alessandro Niccoli
Il vocabolo ricorre 16 volte nel Convivio e 10 nella Commedia.
Nella sua accezione più generale, D. lo usa con il significato di " conoscenza diretta ", personalmente acquisita mediante l'osservazione, la consuetudine...