arbustaceo
arbustàceo agg. [der. di arbusto]. – Che si riferisce a un arbusto, o che è costituito di arbusti: specie arbustacee; strato a., il complesso degli arbusti che crescono, in una cenosi forestale, [...] fra lo strato arboreo e quello erbaceo. ...
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lussuria
lussùria s. f. [dal lat. luxuria «rigoglio, eccesso, lascivia, sfrenatezza», der. di luxus -us «lusso»]. – 1. Abbandono ai piaceri del sesso; desiderio ossessivo e smodato di soddisfare tali [...] della parola latina (rigoglio, grande vigore produttivo, e sim.), si dice, in agraria, l. vegetativa l’eccessivo sviluppo erbaceo di alcune colture, come quella del frumento, che può predisporre le piante all’allettamento. Con altra accezione, l. del ...
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tabacco
s. m. [dall’arabo ṭabbāq, o ṭubbāq, che prima della scoperta dell’America era nome, passato anche nello spagnolo, della pianta Inula viscosa (v. inula), da cui si estraeva una bevanda medicinale; [...] ricava rispettivamente il tabacco da fumo e da masticare, e il tabacco da fiuto: sono piante annuali, con fusto erbaceo, foglie sessili di forma variabile a seconda della varietà, fiori bianchi, rosei o rossi, disposti in pannocchie apicali, frutto ...
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Agraria
L. vegetativa Eccessivo sviluppo erbaceo di alcune colture, che può predisporre le piante all’allettamento; si può in tali casi deprimere il rigoglio con le rullature, con la cimatura o anche con un sollecito pascolo di pecore che determina...
Il caule delle Poacee e di altre Monocotiledoni, erbaceo o legnoso, di solito cavo negli internodi (tranne che nel mais e nella canna da zucchero), per la scomparsa del midollo, al cui posto si trova un canale interrotto da diaframmi in corrispondenza...